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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Atalanta da prendere a modello"
23.05.2024 23:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ora, si è messo contro anche la seconda creatura - si fa per dire - cioè il Bari. A dire il vero, si è messo contro un'intera città, con quella dichiarazione (durante l'audizione al Senato) quanto meno incauta: senza la Filmauro, il Bari fallirebbe. Senza nemici, Aurelio Primo non sa vivere. E' una sorta di malattia. Si è messo contro anche le cosiddette "piccole": appesantiscono i conti, le squadre del campionato vanno ridotte. Ah! dimenticavo, bastonate anche ai procuratori ed al sistema contrattuale. E qui, proprio non mi sento di dare torto ad Aurelio Primo. Una regolamentazione seria andrebbe fatta. Intanto, si chiuderà ospitando il Lecce (una delle piccole), l'orribile campionato degli azzurri con lo scudetto sul petto. In una posizione indecorosa, dopo i fasti del terzo titolo conquistato quasi maramaldeggiando. Sarà una chiusura senza gioia, l'occasione per salutare Osimhen il bomber dei gol impossibili ed il polacchino che s'è promesso da tempo all'Inter che non è più cinese bensì americana. Dalle scatole cinesi al fondo statunitense e qui le autorithy potrebbero chiedere un po' di chiarezza, almeno, e va bene che la Beneamata ha sempre goduto di favoritismi e di assurde prescrizioni. Il trionfo dell'Atalanta nella magica Dublino è il giusto premio per una società modello: stadio, centro sportivo tra i più moderni, seconda squadra, vivaio da sempre florido. Fossi in Aurelio Primo, prenderei ad esempio la società orobica che coniuga conti a posto ed ora la definitiva consacrazione in campo internazionale: il Bayer Leverkusen, imbattuto da 51 partite, s'è dovuto inchinare alla superiorità dei ragazzi di Gasperini tra i quali ha brillato in particolare il nigeriano-americano Lookman autore di una strepitosa tripletta. A proposito, che cosa farà ora il Gasp? Si sa che piace a tanti, Napoli incluso. Carattere un po' così, ma è un fior di tecnico che sa "modellare" e migliorare i giocatori che ha a disposizione. Da sempre, da quando con la Primavera della Juve trionfò nel torneo di Viareggio che a quell'epoca era un autentico mundialito di giovani di belle speranze. Vedremo. Intanto, s'è liberato Stefano Pioli, un altro dei tecnici nella mente di De Laurentiis. Anche l'ex milanista ci sa fare con le nuove leve. Sarà importante decidere che cosa si vorrà fare nel prossimo futuro: una squadra competitiva (che rischia di perdere anche Kvara) o gettare le basi per una ricostruzione seria.

Adolfo Mollichelli

Napoli Magazine

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Atalanta da prendere a modello"

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23/05/2024 - 23:00

NAPOLI - Ora, si è messo contro anche la seconda creatura - si fa per dire - cioè il Bari. A dire il vero, si è messo contro un'intera città, con quella dichiarazione (durante l'audizione al Senato) quanto meno incauta: senza la Filmauro, il Bari fallirebbe. Senza nemici, Aurelio Primo non sa vivere. E' una sorta di malattia. Si è messo contro anche le cosiddette "piccole": appesantiscono i conti, le squadre del campionato vanno ridotte. Ah! dimenticavo, bastonate anche ai procuratori ed al sistema contrattuale. E qui, proprio non mi sento di dare torto ad Aurelio Primo. Una regolamentazione seria andrebbe fatta. Intanto, si chiuderà ospitando il Lecce (una delle piccole), l'orribile campionato degli azzurri con lo scudetto sul petto. In una posizione indecorosa, dopo i fasti del terzo titolo conquistato quasi maramaldeggiando. Sarà una chiusura senza gioia, l'occasione per salutare Osimhen il bomber dei gol impossibili ed il polacchino che s'è promesso da tempo all'Inter che non è più cinese bensì americana. Dalle scatole cinesi al fondo statunitense e qui le autorithy potrebbero chiedere un po' di chiarezza, almeno, e va bene che la Beneamata ha sempre goduto di favoritismi e di assurde prescrizioni. Il trionfo dell'Atalanta nella magica Dublino è il giusto premio per una società modello: stadio, centro sportivo tra i più moderni, seconda squadra, vivaio da sempre florido. Fossi in Aurelio Primo, prenderei ad esempio la società orobica che coniuga conti a posto ed ora la definitiva consacrazione in campo internazionale: il Bayer Leverkusen, imbattuto da 51 partite, s'è dovuto inchinare alla superiorità dei ragazzi di Gasperini tra i quali ha brillato in particolare il nigeriano-americano Lookman autore di una strepitosa tripletta. A proposito, che cosa farà ora il Gasp? Si sa che piace a tanti, Napoli incluso. Carattere un po' così, ma è un fior di tecnico che sa "modellare" e migliorare i giocatori che ha a disposizione. Da sempre, da quando con la Primavera della Juve trionfò nel torneo di Viareggio che a quell'epoca era un autentico mundialito di giovani di belle speranze. Vedremo. Intanto, s'è liberato Stefano Pioli, un altro dei tecnici nella mente di De Laurentiis. Anche l'ex milanista ci sa fare con le nuove leve. Sarà importante decidere che cosa si vorrà fare nel prossimo futuro: una squadra competitiva (che rischia di perdere anche Kvara) o gettare le basi per una ricostruzione seria.

Adolfo Mollichelli

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