NAPOLI - Prima sconfitta in campionato per il Napoli che dopo la sosta per I Mondiali non è riuscito ad espugnare San Siro ed a battere l'Inter. Si tratta di una battuta d'arresto che non può e non deve preoccupare dopo l'entusiasmante percorso degli azzurri negli ultimi mesi. La partita è stata molto combattuta, di occasioni ce ne sono state davvero poche e si è lottato su ogni pallone. Simbolo di tenacia e di resistenza è stato Kvaratskhelia, vero gladiatore, bersaglio di innumerevoli falli da parte degli avversari che hanno provato in ogni modo a fermarlo. La sensazione è che gli azzurri debbano solo rodare meglio, acquisendo più leggerezza nelle gambe ed agendo con maggiore velocità, perché il piglio combattivo e la voglia di fare bene in campo non sono mancati. Ciò che è mancata è stata la zampata finale dell'attacco partenopeo, non si è visto il guizzo risolutivo con la giocata del singolo, a cui eravamo stati abituati soprattutto nella fase dei cambi a gara in corso, ma non c'è motivo di dubitare della forza del gruppo di Spalletti in cui va riposta massima fiducia. E' importante che il supporto non venga a mancare per consentire al Napoli di lavorare con serenità, una sconfitta per quanto amara ci può stare, soprattutto se avviene in trasferta e contro una squadra forte come l'Inter. Ora si prosegue spediti e determinati verso il prossimo impegno di domenica in trasferta contro la Sampdoria, il Napoli capolista conserva un margine di vantaggio di 5 punti sulle inseguitrici e saprà focalizzarsi sulle sue capacità rimboccandosi le maniche e facendo di tutto per tornare a vincere e continuare a coltivare il suo sogno, partita dopo partita.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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