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IL FLASH - Rosa Petrazzuolo su "NM": "Napoli, il vento del cambiamento"
18.12.2023 12:00 di Napoli Magazine
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NAPOLI – E’ soffiato forte, gelido, inusuale sulla città di Napoli un vento sferzante nel giorno di Napoli-Cagliari, ha divelto alcuni tegolini della copertura del settore Distinti dello stadio Maradona intralciando l’organizzazione pregara, impedendo ai tifosi di accedere all’impianto alla prevista apertura dei tornelli alle ore 15:30, ha creato disagi, lunghe file, il posticipo di mezz’ora del fischio d’inizio della gara e non ha smesso di soffiare un solo attimo durante tutta la difficile sfida casalinga della squadra di Mazzarri. Eppure, è stato anche simbolo della forza del cambiamento, per l’atteggiamento in campo avuto dai Campioni d’Italia che seppur a tratti protagonisti di manovre un po’ lente e macchinose, con un possesso palla da record ma senza riuscire a finalizzare affatto nel primo tempo, nella ripresa ci hanno continuato a credere, anche quando appena 3 minuti dopo la rete di Osimhen gli avversari hanno segnato il gol del pareggio con Pavoletti. Maggiore brillantezza, più velocità, più imprevedibilità, più cattiveria nell’aggredire l’area avversaria sono coincise con l’ingresso in campo a gara in corso di Mario Rui, che è stato tra l'altro artefice dell'assist al gol di Osimhen e la cui assenza per infortunio si è fatta sentire tanto in un modulo di gioco quale il 4-3-3 in cui l’apporto di un terzino sinistro come lui, grande lottatore, agevola e crea spunti su quella fascia per le manovre d’incursione di Kvaratskhelia, finalmente tornato al gol in una azione spettacolare su assist fornito da Osimhen dopo sei velocissimi tocchi del bomber nigeriano. Soddisfatto a fine partita mister Mazzarri e dalle sue parole si deduce quanto il suo arrivo sia stato un toccasana a livello psicologico per la squadra. L’allenatore azzurro ha sottolineato come sia importante parlare con i ragazzi e stargli dietro per non fargli perdere le giuste motivazioni, soprattutto dopo aver vinto lo scudetto nella scorsa stagione e sentendo ora addosso maggiori pressioni. Non a caso, hanno segnato Osimhen e Kvaratskhelia dopo aver ritrovato maggiore serenità, condizione fondamentale per un attaccante per restare lucido sotto porta evitando di commettere errori anche in presenza di facili occasioni da gol. Fondamentale trovare la continuità di risultati per riabituarsi a vincere con costanza, inutile ora soffermarsi troppo sulla classifica: tanti obiettivi sono ancora alla portata di un Napoli forte che comincia a riconoscersi guardandosi allo specchio. Questione di mentalità, di condizione fisica, di coesione. E se c’è alla guida un allenatore paterno che sa indicarti la strada, tutto diventa di nuovo possibile.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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IL FLASH - Rosa Petrazzuolo su "NM": "Napoli, il vento del cambiamento"

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18/12/2023 - 12:00

NAPOLI – E’ soffiato forte, gelido, inusuale sulla città di Napoli un vento sferzante nel giorno di Napoli-Cagliari, ha divelto alcuni tegolini della copertura del settore Distinti dello stadio Maradona intralciando l’organizzazione pregara, impedendo ai tifosi di accedere all’impianto alla prevista apertura dei tornelli alle ore 15:30, ha creato disagi, lunghe file, il posticipo di mezz’ora del fischio d’inizio della gara e non ha smesso di soffiare un solo attimo durante tutta la difficile sfida casalinga della squadra di Mazzarri. Eppure, è stato anche simbolo della forza del cambiamento, per l’atteggiamento in campo avuto dai Campioni d’Italia che seppur a tratti protagonisti di manovre un po’ lente e macchinose, con un possesso palla da record ma senza riuscire a finalizzare affatto nel primo tempo, nella ripresa ci hanno continuato a credere, anche quando appena 3 minuti dopo la rete di Osimhen gli avversari hanno segnato il gol del pareggio con Pavoletti. Maggiore brillantezza, più velocità, più imprevedibilità, più cattiveria nell’aggredire l’area avversaria sono coincise con l’ingresso in campo a gara in corso di Mario Rui, che è stato tra l'altro artefice dell'assist al gol di Osimhen e la cui assenza per infortunio si è fatta sentire tanto in un modulo di gioco quale il 4-3-3 in cui l’apporto di un terzino sinistro come lui, grande lottatore, agevola e crea spunti su quella fascia per le manovre d’incursione di Kvaratskhelia, finalmente tornato al gol in una azione spettacolare su assist fornito da Osimhen dopo sei velocissimi tocchi del bomber nigeriano. Soddisfatto a fine partita mister Mazzarri e dalle sue parole si deduce quanto il suo arrivo sia stato un toccasana a livello psicologico per la squadra. L’allenatore azzurro ha sottolineato come sia importante parlare con i ragazzi e stargli dietro per non fargli perdere le giuste motivazioni, soprattutto dopo aver vinto lo scudetto nella scorsa stagione e sentendo ora addosso maggiori pressioni. Non a caso, hanno segnato Osimhen e Kvaratskhelia dopo aver ritrovato maggiore serenità, condizione fondamentale per un attaccante per restare lucido sotto porta evitando di commettere errori anche in presenza di facili occasioni da gol. Fondamentale trovare la continuità di risultati per riabituarsi a vincere con costanza, inutile ora soffermarsi troppo sulla classifica: tanti obiettivi sono ancora alla portata di un Napoli forte che comincia a riconoscersi guardandosi allo specchio. Questione di mentalità, di condizione fisica, di coesione. E se c’è alla guida un allenatore paterno che sa indicarti la strada, tutto diventa di nuovo possibile.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

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