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AUDIO KISS KISS - De Laurentiis: "Le date dei campionati e del mercato andrebbero armonizzate, il Var? La decisione della camera di verifica dovrebbe essere inappellabile, San Paolo senza pista d'atletica? Sono disposto a investire per costruirla altrove, mi indicassero la location! Il Napoli è vicino a David Ospina per il grave lutto che lo ha colpito"
13.07.2019 15:48 di Napoli Magazine

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli nella rubrica “Il calcio che vorrei”. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Alla Fifa e alla Uefa evidentemente non hanno mai interessato i campionati nazionali, pensano solo ai loro interessi. Se il campionato italiano come gli altri sono terminati entro il 26 maggio, non capisco perché poi si debba ritardare così tanto l’inizio delle competizioni internazionali e penalizzare un allenatore nel non fargli allenare giocatori nuovi che devono inserirsi o giocatori che già sono inseriti ma che devono fare quelle quattro settimane annue di riposo. E’ tutto sbagliato. Si dovrebbe gestire tutto in maniera totale a livello europeo, altrimenti dovremmo tutti confrontarci e decidere di partire tutti lo stesso giorno. Il mercato perché non può partire al termine dei campionati? Perché aspettare il 1° luglio? Facciamo finta tutti di non trattare quando poi lo facciamo e dobbiamo ufficializzare il 1° luglio. Ma chi sono questi geni che inventano queste stupidaggini? Poi a un certo punto è corretto interrompere il mercato a una certa data, se lo protraiamo a dismisura a inizio settembre, i campionati iniziano coi mal di pancia con calciatori che non renderanno il massimo, che sono in procinto di essere venduti. Sarebbe opportuno aprire il mercato il 1° giugno e chiuderlo il 10° agosto, dovremmo tutti armonizzare le date. Ha preso sempre più piede fare partite internazionalmente valide con viaggi importanti, faticosi, durante il mese di agosto. A chi conviene fare questi tornei durante l’estate? A tutti? Ok, allora diciamo che partiamo tutti da dopo il 10 agosto e il mercato si deve concludere una settimana prima. Il Var? E’ stato creato per far sì che i club non debbano lamentarsi, nascondersi dietro a dietrologie, che a un certo punto, attraverso una camera di verifica inappellabile, l’arbitro viene richiamato e gli va detto cosa deve fare. Mi fa impazzire che l’arbitro a volte vada a rivedere e poi debba decidere lui, dobbiamo perdere tempo quando altri hanno già verificato su più schermi da varie angolazioni. Poi se fa parte dello spettacolo, dove tutti rimangono in attesa di cosa deciderà l’arbitro, ormai è diventato un godimento da parte del pubblico, ma se vogliamo essere regolari, dobbiamo capire il Var quando deve scattare e ancora lo stanno decidendo, non è chiaro, ma soprattutto lo deve decidere la camera di verifica che credo che ora vogliano spostare unificandola a Coverciano anche per ragioni di economia di costi. Mi sembra giusto, parto dall’assoluta correttezza della classe arbitrale, non ho paura che sia la camera arbitrale a decidere e non l’arbitro. Se dev'essere di supporto all'arbitro, l’arbitro deve essere solo informato via radio se quello sia rigore oppure no. Gli stadi sono il centro d’interesse della comunità calcistica, è dove si svolge la gara, devono essere ultra moderni, ultra confortevoli, concepiti all’altezza di una grande squadra di calcio e anche per le squadre minori. E’ un concetto moderno, ma bisogna modificare ulteriormente la legge che esiste e trovare diponibilità economiche che potrebbe mettere a disposizione lo Stato in due modi. Primo: non si pagano sui profitti le tasse se uno quei soldi li destina a migliorare i propri impianti sportivi. Secondo: introdurrei di nuovo le scommesse sul calcio dicendo che tutti i soldi introitati da chi gestisce le scommesse vadano per il 50% degli utili alla Federcalcio da destinare alle varie Leghe per ricostruire i vari impianti sportivi. Questo fa uno Stato inelligente, non dice aboliamo le scommesse. Le scommesse ci sono in tutti gli altri Stati europei. Questo è il mio suggerimento. Il San Paolo senza la pista d’atletica? Se ascoltiamo il populismo imperante del Comune diventa un sogno irrealizzabile. Si parla sempre di San Paolo bolgia, San Paolo straordinario, che il tifo incute rispetto e soggezione. Pensate cosa sarebbe il San Paolo se il pubblico potesse partecipare alla gare restando attaccati al recinto di gioco. Legge su La Stampa che l’atletica ha pochissimi spettatori anche per il caldo assurdo di questi giorni, tutti hanno detto che la pista del San Paolo è straordinaria, una delle migliori del mondo. Complimenti ai rappresentanti delle Universiadi, del Comune e della Regione, però poi ci sono pochissimi spettatori a differenza della piscina Scandone, del PallaBarbuto. L’atletica di per sé non è così spettacolare, non c’è competitività, tranne che nella corsa,. Ad esempio, nel giavellotto è un singolo che cerca di fare la prestazione. Io dico: è possibile buttare via i soldi per fare cose che poi non vengono utilizzate? Il San Paolo è il tempio del calcio napoletano o non lo è? Mi sembra che il Comune creda che non lo sia, al Comune gli serve per fare un discorso sociale, per lanciare anatemi politici, ingraziarsi i voti, ma non possono nemmeno essere rieletti, forse potrebbero essere eletti alla Regione e fanno già campagna in tal senso? Non lo so. E’ un San Paolo vibrante che riesce a vincere partite in più di quelle che già vince attraverso il proprio rappresentante che è il Napoli, come si può ignorare di avere un pubblico così partecipativo ed affettuoso attorno al campo di gioco? San Siro ha la pista d’atletica? Non mi risulta, nello stadio di Genova c’è la pista d’atletica? Nemmeno. In Inghilterra quasi tutti gli stadi sono senza pista. Vogliamo scimmiottare il calcio inglese, poi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua perché vogliamo raccogliere voti e diciamo ‘il San Paolo deve essere frequentato per le gare di atletica, ci deve essere la piscina, deve essere multiuso’, ma i multiuso non funzionano mai, la specificità fa grande un’impresa, chi vuol far tutto alla fine fa male tutto. Bisogna fare dei sacrifici. Abbiamo un sindaco intelligente, suoi collaboratori molto intelligenti, ma politicamente forse devono fare qualcosa in cui magari nemmeno credono. Son disposto anche a investire del denaro del Calcio Napoli per costruirgli la pista tale e quale da un’altra parte, mi indicassero la location e la ricostruiamo da un’altra parte. Amichevole col Benevento? Sono impaurito, noi siamo all’inizio, il Benevento invece arriva in maniera più smagliante, c’è anche la grande motivazione di Inzaghi nei confronti di Ancelotti, può esse che l’allievo voglia superare il maestro, questo mi mette un po’ di ansia. Sarà un super allenamento divertente per i nostri 70mila napoletani che girano qui in Trentino, so che gli spalti sono tutti esauriti, saranno anche fuori a spingere sulle reti, sarà un bel vedere. La scomparsa del papà di Ospina? Caro David, siamo tutti molto dispiaciuti e affranti di questo grave lutto che ha colpito te e la tua famiglia, ti siamo fortemente vicini, sappiamo che sei oltre che un grande portiere anche un grande uomo, la tua abituale serenità sicuramente ti aiuterà a superare questo momento terribile dove probabilmente, come in una moviola cinematografica, ripercorrerai tutti i tuoi momenti della tua infanzia, anche slegati tra di loro, come fotogrammi che si susseguono in un martellante episodico ritornare indietrocon la mente, però sono anche quella panacea che riuscirà a lenire questo tuo grande dolore. Noi ti siamo vicino e ti abbracciamo”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

 

 

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di Napoli Magazine

13/07/2024 - 15:48

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli nella rubrica “Il calcio che vorrei”. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “Alla Fifa e alla Uefa evidentemente non hanno mai interessato i campionati nazionali, pensano solo ai loro interessi. Se il campionato italiano come gli altri sono terminati entro il 26 maggio, non capisco perché poi si debba ritardare così tanto l’inizio delle competizioni internazionali e penalizzare un allenatore nel non fargli allenare giocatori nuovi che devono inserirsi o giocatori che già sono inseriti ma che devono fare quelle quattro settimane annue di riposo. E’ tutto sbagliato. Si dovrebbe gestire tutto in maniera totale a livello europeo, altrimenti dovremmo tutti confrontarci e decidere di partire tutti lo stesso giorno. Il mercato perché non può partire al termine dei campionati? Perché aspettare il 1° luglio? Facciamo finta tutti di non trattare quando poi lo facciamo e dobbiamo ufficializzare il 1° luglio. Ma chi sono questi geni che inventano queste stupidaggini? Poi a un certo punto è corretto interrompere il mercato a una certa data, se lo protraiamo a dismisura a inizio settembre, i campionati iniziano coi mal di pancia con calciatori che non renderanno il massimo, che sono in procinto di essere venduti. Sarebbe opportuno aprire il mercato il 1° giugno e chiuderlo il 10° agosto, dovremmo tutti armonizzare le date. Ha preso sempre più piede fare partite internazionalmente valide con viaggi importanti, faticosi, durante il mese di agosto. A chi conviene fare questi tornei durante l’estate? A tutti? Ok, allora diciamo che partiamo tutti da dopo il 10 agosto e il mercato si deve concludere una settimana prima. Il Var? E’ stato creato per far sì che i club non debbano lamentarsi, nascondersi dietro a dietrologie, che a un certo punto, attraverso una camera di verifica inappellabile, l’arbitro viene richiamato e gli va detto cosa deve fare. Mi fa impazzire che l’arbitro a volte vada a rivedere e poi debba decidere lui, dobbiamo perdere tempo quando altri hanno già verificato su più schermi da varie angolazioni. Poi se fa parte dello spettacolo, dove tutti rimangono in attesa di cosa deciderà l’arbitro, ormai è diventato un godimento da parte del pubblico, ma se vogliamo essere regolari, dobbiamo capire il Var quando deve scattare e ancora lo stanno decidendo, non è chiaro, ma soprattutto lo deve decidere la camera di verifica che credo che ora vogliano spostare unificandola a Coverciano anche per ragioni di economia di costi. Mi sembra giusto, parto dall’assoluta correttezza della classe arbitrale, non ho paura che sia la camera arbitrale a decidere e non l’arbitro. Se dev'essere di supporto all'arbitro, l’arbitro deve essere solo informato via radio se quello sia rigore oppure no. Gli stadi sono il centro d’interesse della comunità calcistica, è dove si svolge la gara, devono essere ultra moderni, ultra confortevoli, concepiti all’altezza di una grande squadra di calcio e anche per le squadre minori. E’ un concetto moderno, ma bisogna modificare ulteriormente la legge che esiste e trovare diponibilità economiche che potrebbe mettere a disposizione lo Stato in due modi. Primo: non si pagano sui profitti le tasse se uno quei soldi li destina a migliorare i propri impianti sportivi. Secondo: introdurrei di nuovo le scommesse sul calcio dicendo che tutti i soldi introitati da chi gestisce le scommesse vadano per il 50% degli utili alla Federcalcio da destinare alle varie Leghe per ricostruire i vari impianti sportivi. Questo fa uno Stato inelligente, non dice aboliamo le scommesse. Le scommesse ci sono in tutti gli altri Stati europei. Questo è il mio suggerimento. Il San Paolo senza la pista d’atletica? Se ascoltiamo il populismo imperante del Comune diventa un sogno irrealizzabile. Si parla sempre di San Paolo bolgia, San Paolo straordinario, che il tifo incute rispetto e soggezione. Pensate cosa sarebbe il San Paolo se il pubblico potesse partecipare alla gare restando attaccati al recinto di gioco. Legge su La Stampa che l’atletica ha pochissimi spettatori anche per il caldo assurdo di questi giorni, tutti hanno detto che la pista del San Paolo è straordinaria, una delle migliori del mondo. Complimenti ai rappresentanti delle Universiadi, del Comune e della Regione, però poi ci sono pochissimi spettatori a differenza della piscina Scandone, del PallaBarbuto. L’atletica di per sé non è così spettacolare, non c’è competitività, tranne che nella corsa,. Ad esempio, nel giavellotto è un singolo che cerca di fare la prestazione. Io dico: è possibile buttare via i soldi per fare cose che poi non vengono utilizzate? Il San Paolo è il tempio del calcio napoletano o non lo è? Mi sembra che il Comune creda che non lo sia, al Comune gli serve per fare un discorso sociale, per lanciare anatemi politici, ingraziarsi i voti, ma non possono nemmeno essere rieletti, forse potrebbero essere eletti alla Regione e fanno già campagna in tal senso? Non lo so. E’ un San Paolo vibrante che riesce a vincere partite in più di quelle che già vince attraverso il proprio rappresentante che è il Napoli, come si può ignorare di avere un pubblico così partecipativo ed affettuoso attorno al campo di gioco? San Siro ha la pista d’atletica? Non mi risulta, nello stadio di Genova c’è la pista d’atletica? Nemmeno. In Inghilterra quasi tutti gli stadi sono senza pista. Vogliamo scimmiottare il calcio inglese, poi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua perché vogliamo raccogliere voti e diciamo ‘il San Paolo deve essere frequentato per le gare di atletica, ci deve essere la piscina, deve essere multiuso’, ma i multiuso non funzionano mai, la specificità fa grande un’impresa, chi vuol far tutto alla fine fa male tutto. Bisogna fare dei sacrifici. Abbiamo un sindaco intelligente, suoi collaboratori molto intelligenti, ma politicamente forse devono fare qualcosa in cui magari nemmeno credono. Son disposto anche a investire del denaro del Calcio Napoli per costruirgli la pista tale e quale da un’altra parte, mi indicassero la location e la ricostruiamo da un’altra parte. Amichevole col Benevento? Sono impaurito, noi siamo all’inizio, il Benevento invece arriva in maniera più smagliante, c’è anche la grande motivazione di Inzaghi nei confronti di Ancelotti, può esse che l’allievo voglia superare il maestro, questo mi mette un po’ di ansia. Sarà un super allenamento divertente per i nostri 70mila napoletani che girano qui in Trentino, so che gli spalti sono tutti esauriti, saranno anche fuori a spingere sulle reti, sarà un bel vedere. La scomparsa del papà di Ospina? Caro David, siamo tutti molto dispiaciuti e affranti di questo grave lutto che ha colpito te e la tua famiglia, ti siamo fortemente vicini, sappiamo che sei oltre che un grande portiere anche un grande uomo, la tua abituale serenità sicuramente ti aiuterà a superare questo momento terribile dove probabilmente, come in una moviola cinematografica, ripercorrerai tutti i tuoi momenti della tua infanzia, anche slegati tra di loro, come fotogrammi che si susseguono in un martellante episodico ritornare indietrocon la mente, però sono anche quella panacea che riuscirà a lenire questo tuo grande dolore. Noi ti siamo vicino e ti abbracciamo”.

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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