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AUDIO KISS KISS - Verdi: "A gennaio non fu un rifiuto al Napoli ma un sì al Bologna, mi piace girare per Napoli con la mia compagna, qui stiamo bene, Ancelotti arricchisce il bagaglio tecnico, mi ha sorpreso il gruppo, fatto di campioni dalla grande umiltà, abbiamo ampi margini di crescita, la vittoria col Liverpool un'emozione che porterò dentro per tutta la vita"
11.10.2018 13:26 di Napoli Magazine

NAPOLI - Simone Verdi, esterno del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “E’ stata una settimana bellissima, venivamo dalla sconfitta con la Juve, poi ci siamo rialzati subito col Liverpool, è stata un’emozione indimenticabile davanti al nostro pubblico, un’emozione che mi porterò dentro per tutta la vita. Poi è proseguita perfettamente con la vittoria col Sassuolo, gara complicata contro una squadra organizzata, non era facile, siamo stati bravi a non sottovalutarla ed a rimanere concentrati. L’abbiamo vinta col gran gol di Insigne, segno che anche chi entra a gara in corso dà il suo supporto positivo. Ancelotti tiene tutti sulle spine, il fatto che faccia giocare tutti è positivo, fa sentire tutti importanti allo stesso modo, bisogna saper sfruttare le occasioni e finora tutti sono riusciti a sfruttarle. Il mio primo gol in Serie A al San Paolo è una cosa che ricordo bene. Totò? E’ il cane di amici di famiglia, ci hanno ospitato a casa loro e abbiamo avuto la fortuna di conoscere il loro cane, è molto affettuoso, ieri è stata una bella serata. Con la mia compagna siamo una coppia a cui piace vivere la città, anche a Bologna eravamo partecipi, nonostante lei sia bolognese. Napoli per entrambi era una città nuova, quando abbiamo del tempo ci piace girarla, anche vedere quello che può offrire, siamo stati al Museo di Capodimonte, ci piace arricchirci. Statuina del presepe? Ce l’hanno già regalata, è una cosa nuova per entrambi, quello che vivo io riguarda anche la mia compagna, siamo una cosa unica, è una cosa nuova, la stiamo vivendo in modo positivo. Il mio primo gol con la maglia azzurra davanti al pubblico del Torino, mia ex squadra, sarà un gol che ricorderò tutta la vita, l’azione è venuta in modo naturale e questa è una cosa bella. Com’è lavorare con Ancelotti? Arricchisce il bagaglio tecnico, come persona e come calciatore, senza togliere nulla agli altri allenatori che ho avuto e che pure mi hanno lasciato qualcosa. Al mio arrivo già conoscevo Hysaj, Zielinski, Mario Rui. Il gruppo è stato una sorpresa, non mi aspettavo un gruppo così semplice fatto di ragazzi umili, sono campioni ma hanno un’umiltà impressionante. Salire su una sedia e cantare davanti a tutti è la cosa più difficile! Non so cantare, c’è più timidezza. Sarà un momento importante dopo la sosta, l’Udinese i n casa non è da sottovalutare, ha un allenatore nuovo che propone un calcio propositivo, poi c’è la gara di Champions importantissima, importante non perdere, sarà un test importante per noi per vedere quanto siamo cresciuti. Ad inizio stagione avevamo giocato un’amichevole contro il Liverpool e avevamo perso 5-0. Dopo la vittoria abbiamo capito di aver fatto un grandissimo salto in avanti e penso che abbiamo ancora ampi margini di crescita. Se la Nazionale è tra i miei obiettivi? Sarei ipocrita a dire che non penso alla Nazionale, ma al momento la cosa principale è lavorare per cercare di fare bene per il Napoli. Se fai bene col club poi la nazionale è la conseguenza. Il mio piede preferito è il mancino. Il ruolo? Ho la fortuna di poter interpretare più ruoli, in questo momento sto giocando più a sinistra, in questo momento va bene tutto e cercare di farlo al meglio possibile, poi vedremo in futuro il mister dove mi vorrà mettere in campo. A gennaio scorso la scelta di restare a Bologna? Non fu un rifiuto a Napoli ma un sì al Bologna, società che mi aveva dato fiducia quando negli anni precedenti non avevo fatto benissimo, mi sembrava doveroso dare fiducia alla società che me ne me aveva data un anno e mezzo prima. Poi ho scelto Napoli nonostante avessi altre offerte. Ci sta accogliendo bene, abbiamo avuto qualche problema di adattamento all’inizio, la mia compagna ha vissuto a Milano e prima a Londra, Napoli è una città differente dalle altre, ora ci stiamo bene, siamo riusciti a trovare un equilibrio, riusciamo a vivere la città in modo bello e spensierato”.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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AUDIO KISS KISS - Verdi: "A gennaio non fu un rifiuto al Napoli ma un sì al Bologna, mi piace girare per Napoli con la mia compagna, qui stiamo bene, Ancelotti arricchisce il bagaglio tecnico, mi ha sorpreso il gruppo, fatto di campioni dalla grande umiltà, abbiamo ampi margini di crescita, la vittoria col Liverpool un'emozione che porterò dentro per tutta la vita"

di Napoli Magazine

11/10/2024 - 13:26

NAPOLI - Simone Verdi, esterno del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”: “E’ stata una settimana bellissima, venivamo dalla sconfitta con la Juve, poi ci siamo rialzati subito col Liverpool, è stata un’emozione indimenticabile davanti al nostro pubblico, un’emozione che mi porterò dentro per tutta la vita. Poi è proseguita perfettamente con la vittoria col Sassuolo, gara complicata contro una squadra organizzata, non era facile, siamo stati bravi a non sottovalutarla ed a rimanere concentrati. L’abbiamo vinta col gran gol di Insigne, segno che anche chi entra a gara in corso dà il suo supporto positivo. Ancelotti tiene tutti sulle spine, il fatto che faccia giocare tutti è positivo, fa sentire tutti importanti allo stesso modo, bisogna saper sfruttare le occasioni e finora tutti sono riusciti a sfruttarle. Il mio primo gol in Serie A al San Paolo è una cosa che ricordo bene. Totò? E’ il cane di amici di famiglia, ci hanno ospitato a casa loro e abbiamo avuto la fortuna di conoscere il loro cane, è molto affettuoso, ieri è stata una bella serata. Con la mia compagna siamo una coppia a cui piace vivere la città, anche a Bologna eravamo partecipi, nonostante lei sia bolognese. Napoli per entrambi era una città nuova, quando abbiamo del tempo ci piace girarla, anche vedere quello che può offrire, siamo stati al Museo di Capodimonte, ci piace arricchirci. Statuina del presepe? Ce l’hanno già regalata, è una cosa nuova per entrambi, quello che vivo io riguarda anche la mia compagna, siamo una cosa unica, è una cosa nuova, la stiamo vivendo in modo positivo. Il mio primo gol con la maglia azzurra davanti al pubblico del Torino, mia ex squadra, sarà un gol che ricorderò tutta la vita, l’azione è venuta in modo naturale e questa è una cosa bella. Com’è lavorare con Ancelotti? Arricchisce il bagaglio tecnico, come persona e come calciatore, senza togliere nulla agli altri allenatori che ho avuto e che pure mi hanno lasciato qualcosa. Al mio arrivo già conoscevo Hysaj, Zielinski, Mario Rui. Il gruppo è stato una sorpresa, non mi aspettavo un gruppo così semplice fatto di ragazzi umili, sono campioni ma hanno un’umiltà impressionante. Salire su una sedia e cantare davanti a tutti è la cosa più difficile! Non so cantare, c’è più timidezza. Sarà un momento importante dopo la sosta, l’Udinese i n casa non è da sottovalutare, ha un allenatore nuovo che propone un calcio propositivo, poi c’è la gara di Champions importantissima, importante non perdere, sarà un test importante per noi per vedere quanto siamo cresciuti. Ad inizio stagione avevamo giocato un’amichevole contro il Liverpool e avevamo perso 5-0. Dopo la vittoria abbiamo capito di aver fatto un grandissimo salto in avanti e penso che abbiamo ancora ampi margini di crescita. Se la Nazionale è tra i miei obiettivi? Sarei ipocrita a dire che non penso alla Nazionale, ma al momento la cosa principale è lavorare per cercare di fare bene per il Napoli. Se fai bene col club poi la nazionale è la conseguenza. Il mio piede preferito è il mancino. Il ruolo? Ho la fortuna di poter interpretare più ruoli, in questo momento sto giocando più a sinistra, in questo momento va bene tutto e cercare di farlo al meglio possibile, poi vedremo in futuro il mister dove mi vorrà mettere in campo. A gennaio scorso la scelta di restare a Bologna? Non fu un rifiuto a Napoli ma un sì al Bologna, società che mi aveva dato fiducia quando negli anni precedenti non avevo fatto benissimo, mi sembrava doveroso dare fiducia alla società che me ne me aveva data un anno e mezzo prima. Poi ho scelto Napoli nonostante avessi altre offerte. Ci sta accogliendo bene, abbiamo avuto qualche problema di adattamento all’inizio, la mia compagna ha vissuto a Milano e prima a Londra, Napoli è una città differente dalle altre, ora ci stiamo bene, siamo riusciti a trovare un equilibrio, riusciamo a vivere la città in modo bello e spensierato”.

 

 

Rosa Petrazzuolo

 

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