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L'ACQUISTO - Verdi: "Il 9 me lo tengo stretto, telefonata indimenticabile di Ancelotti, vivrò in centro e visiterò Napoli, tutti dicono sia meravigliosa"
25.07.2018 10:48 di Napoli Magazine

Il neo acquisto azzurro Simone Verdi ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Il 9 me lo tengo stretto. Da Savoldi a Giordano a Higuain: so bene cosa ha rappresentato questa maglia per la storia del club, ma sono convinto di poterla onorare al meglio. Ci credo. La  telefonata con Ancelotti? Una telefonata che difficilmente dimenticherò. A partire dallo squillo e al suo: ciao, sono Carlo Ancelotti [...] Non sapevo cosa dire, ero intimorito. Lui fu perfetto. Si svelò subito come la persona che poi ho conosciuto a Dimaro: semplice, simpatica, autorevole ma umile nell’approccio [...] rispetto a Sarri ha una mentalità più aperta, più espansiva. Il mio no al Napoli a gennaio? Resterò per sempre legato ai tifosi del Bologna, dovevo finire un percorso. Donadoni mi disse: sei uno stupido a non andarci. Ma con la mia fidanzata decidemmo di rinviare. Inter? Sono qui, e questo conta. Da gennaio a giugno sono stato sempre in contatto con il d.s. Cristiano Giuntoli. Vivrò in centro, tutti dicono sia una città meravigliosa, con la mia fidanzata la visiteremo. Sinceramente non me l’aspettavo. Da fuori non hai questa percezione di Napoli, sono rimasto sorpreso. Napoli è bellissima, noi puntiamo in alto e ora sono pronto a farmi perdonare dai napoletani".

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di Napoli Magazine

25/07/2024 - 10:48

Il neo acquisto azzurro Simone Verdi ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera: "Il 9 me lo tengo stretto. Da Savoldi a Giordano a Higuain: so bene cosa ha rappresentato questa maglia per la storia del club, ma sono convinto di poterla onorare al meglio. Ci credo. La  telefonata con Ancelotti? Una telefonata che difficilmente dimenticherò. A partire dallo squillo e al suo: ciao, sono Carlo Ancelotti [...] Non sapevo cosa dire, ero intimorito. Lui fu perfetto. Si svelò subito come la persona che poi ho conosciuto a Dimaro: semplice, simpatica, autorevole ma umile nell’approccio [...] rispetto a Sarri ha una mentalità più aperta, più espansiva. Il mio no al Napoli a gennaio? Resterò per sempre legato ai tifosi del Bologna, dovevo finire un percorso. Donadoni mi disse: sei uno stupido a non andarci. Ma con la mia fidanzata decidemmo di rinviare. Inter? Sono qui, e questo conta. Da gennaio a giugno sono stato sempre in contatto con il d.s. Cristiano Giuntoli. Vivrò in centro, tutti dicono sia una città meravigliosa, con la mia fidanzata la visiteremo. Sinceramente non me l’aspettavo. Da fuori non hai questa percezione di Napoli, sono rimasto sorpreso. Napoli è bellissima, noi puntiamo in alto e ora sono pronto a farmi perdonare dai napoletani".