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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Frank Anguissa e Kvara riempiono gli occhi e il cuore di Napoli"
02.10.2022 23:40 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli continua a marciare, primo in classifica, a suon di gol e vittorie. Contro un Torino tutt'altro che domo, gli uomini di Spalletti sono stati principalmente bravi ad indirizzare subito la partita. Sin dalle prime battute, infatti, e per 43 minuti la squadra ha giostrato il match, come meglio non poteva fare. La strapotenza fisica di Anguissa, ma anche le giocate da fuoriclasse di Kvaratskhelia, unite alla sagacia di Zielinski e all'intelligenza tattica di Lobotka hanno fatto il resto, facendo capire subito ai piemontesi che per loro non c'erano spiragli. Anche se in tutta sincerità va ricordato che al termine del primo tempo il Toro ha suonato vigorosamente al campanello di Meret, con il gol fortunato di Sanabria (nato da un tiro ribattuto di Singo) e sempre con lo stesso attaccante granata vicino al raddoppio personale con uno stacco di testa piu' che interessante. Sul 3-2 al 45° probabilmente l'inerzia della partita sarebbe cambiata, ma cosi' non e' stato per merito (ed un pizzico di fortuna che non guasta mai) del Napoli. Pensiamo alle tre reti partenopee: i sigilli di Anguissa, per la forza inaudita dimostrata, e il fendente di Kvaratskhelia hanno riempito gli occhi e il cuore dei tifosi che hanno seguito il match sugli spalti e davanti alla tv. Il Napoli piace, diverte ed entusiasma. Ed anche nel momento di difficolta' da' l'impressione che difficilmente puo' perdere la partita. Se n'e' accorto pure Juric, che ha incredibilmente perso le staffe con il quarto uomo, facendosi espellere per proteste dopo un fallo subìto da Mario Rui. Nonostante cio', pur amministrando ottimamente la gara, il Napoli non si e' disunito, gestendo il possesso palla alla perfezione nel secondo tempo senza correre grossi rischi dinanzi ad un Toro che non e' rimasto a guardare. Ha ragione Spalletti quando sottolinea che ormai non ha piu' senso parlare di titolari e riserve. Si gioca troppo, ci sono 5 sostituzioni e c'e' spazio per tutti. Il calcio e' cambiato e ce ne siamo accorti. Come pure e' giusto notare che se vinci passa in secondo piano tutto il resto, come la mira non delle migliori di Raspadori, qualche rinvio poco calibrato di Meret e la chiusura mancata di Mario Rui nell'azione del gol di Sanabria. Va pur detto pero' che Raspadori e' stato utilissimo per il possesso palla, che Meret un paio di parate importanti le ha fatte e che dal piede di Mario Rui e' arrivato il cross per il primo gol di Anguissa di testa. Insomma complessivamente la squadra ha girato bene, mostrando una gran forza in difesa grazie alla diga costruita da Di Lorenzo, Rrahmani e soprattutto da Kim (di li' non si passa). Senza dimenticare mai quello che a mio avviso resta il vero punto di forza della squadra: Stanislav Lobotka. Ormai sembra quasi non fare piu' notizia, ma quel movimento rotante alle spalle degli avversari resta tra le immagini piu' belle che lo slovacco manda in loop gara dopo gara. E nessuno sa come fermarlo! Anche i subentrati hanno offerto il loro contributo, da Simeone a Elmas, da Lozano a Olivera, con Ndombele che ce la sta mettendo tutta per mettersi in riga. Che dire poi del doppio passo di Kvara, come solo il miglior Luis Nazario da Lima (meglio noto come Ronaldo il Fenomeno) sapeva fare? Tanta roba! E allora Napoli, vai avanti così, lasciamo libero Spalletti di scegliere, anche perchè i risultati sono evidenti e ci sono tutti gli ingredienti giusti per sognare!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

 

 

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02/10/2024 - 23:40

NAPOLI - Il Napoli continua a marciare, primo in classifica, a suon di gol e vittorie. Contro un Torino tutt'altro che domo, gli uomini di Spalletti sono stati principalmente bravi ad indirizzare subito la partita. Sin dalle prime battute, infatti, e per 43 minuti la squadra ha giostrato il match, come meglio non poteva fare. La strapotenza fisica di Anguissa, ma anche le giocate da fuoriclasse di Kvaratskhelia, unite alla sagacia di Zielinski e all'intelligenza tattica di Lobotka hanno fatto il resto, facendo capire subito ai piemontesi che per loro non c'erano spiragli. Anche se in tutta sincerità va ricordato che al termine del primo tempo il Toro ha suonato vigorosamente al campanello di Meret, con il gol fortunato di Sanabria (nato da un tiro ribattuto di Singo) e sempre con lo stesso attaccante granata vicino al raddoppio personale con uno stacco di testa piu' che interessante. Sul 3-2 al 45° probabilmente l'inerzia della partita sarebbe cambiata, ma cosi' non e' stato per merito (ed un pizzico di fortuna che non guasta mai) del Napoli. Pensiamo alle tre reti partenopee: i sigilli di Anguissa, per la forza inaudita dimostrata, e il fendente di Kvaratskhelia hanno riempito gli occhi e il cuore dei tifosi che hanno seguito il match sugli spalti e davanti alla tv. Il Napoli piace, diverte ed entusiasma. Ed anche nel momento di difficolta' da' l'impressione che difficilmente puo' perdere la partita. Se n'e' accorto pure Juric, che ha incredibilmente perso le staffe con il quarto uomo, facendosi espellere per proteste dopo un fallo subìto da Mario Rui. Nonostante cio', pur amministrando ottimamente la gara, il Napoli non si e' disunito, gestendo il possesso palla alla perfezione nel secondo tempo senza correre grossi rischi dinanzi ad un Toro che non e' rimasto a guardare. Ha ragione Spalletti quando sottolinea che ormai non ha piu' senso parlare di titolari e riserve. Si gioca troppo, ci sono 5 sostituzioni e c'e' spazio per tutti. Il calcio e' cambiato e ce ne siamo accorti. Come pure e' giusto notare che se vinci passa in secondo piano tutto il resto, come la mira non delle migliori di Raspadori, qualche rinvio poco calibrato di Meret e la chiusura mancata di Mario Rui nell'azione del gol di Sanabria. Va pur detto pero' che Raspadori e' stato utilissimo per il possesso palla, che Meret un paio di parate importanti le ha fatte e che dal piede di Mario Rui e' arrivato il cross per il primo gol di Anguissa di testa. Insomma complessivamente la squadra ha girato bene, mostrando una gran forza in difesa grazie alla diga costruita da Di Lorenzo, Rrahmani e soprattutto da Kim (di li' non si passa). Senza dimenticare mai quello che a mio avviso resta il vero punto di forza della squadra: Stanislav Lobotka. Ormai sembra quasi non fare piu' notizia, ma quel movimento rotante alle spalle degli avversari resta tra le immagini piu' belle che lo slovacco manda in loop gara dopo gara. E nessuno sa come fermarlo! Anche i subentrati hanno offerto il loro contributo, da Simeone a Elmas, da Lozano a Olivera, con Ndombele che ce la sta mettendo tutta per mettersi in riga. Che dire poi del doppio passo di Kvara, come solo il miglior Luis Nazario da Lima (meglio noto come Ronaldo il Fenomeno) sapeva fare? Tanta roba! E allora Napoli, vai avanti così, lasciamo libero Spalletti di scegliere, anche perchè i risultati sono evidenti e ci sono tutti gli ingredienti giusti per sognare!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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