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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, il poker che serviva per riavere un briciolo di buon umore"
28.09.2023 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Diciamo la verità, non si poteva andare avanti a lungo con il malumore delle ultime settimane ed in particolare degli ultimi giorni. Era necessaria una svolta e 4 gol rappresentano una medicina straordinaria per ripartire con il sorriso sulle labbra. La sensazione che si e' avuta, sin dai primi minuti, e' stata che il Napoli che fino a qualche mese fa aveva incantato su tutti i campi d'Italia si fosse finalmente materializzato di nuovo. Squadra corta e compatta, Lobotka geometra, Anguissa pronto a frapporsi alle offensive avversarie, con Zielinski pungente tra le linee, pronto ad innescare Politano, Osimhen e Kvaratskhelia. In molti dagli spalti hanno chiesto a gran voce che fosse proprio Osimhen, il 'reuccio' dei social dopo le recentissime bizze (che perdoniamo con un sorriso), a calciare il penalty dagli undici metri. Ed invece dal dischetto si e' presentato un glaciale Zielinski, perfetto cecchino. Poi sono arrivati i gol che definirei "della liberazione", quelli di Osimhen prima e Kvara poi. A proposito, che sfortuna il georgiano con quei due pali centrati in pieno! Incredibile davvero quando la mala sorte si incastra tra i piedi e non te ne va bene una... Ma ormai lo spettro anti rete e' stato allontanato e Khvicha puo' solo sorridere, anche perche' sta giocando davvero bene. I cambi di Garcia, stavolta, sono arrivati al momento giusto. Tant'e' che c'e' stata gloria pure per il "Cholito" Simeone, sempre piu' bomber che sa come arrotondare un risultato gia' messo al sicuro dai suoi predecessori. Magari a Rudi non piacera' quello che sto per dire, ma io ci ho visto tanto del Napoli di Spalletti, per forza, carattere, convinzione e capacita' di risolvere la partita. Certi automatismi, va detto, fanno la differenza, a prescindere dalla guida tecnica, perche' valorizzano quelle che sono le caratteristiche dei singoli elementi della squadra. Se Di Lorenzo fa il Di Lorenzo, se Mario Rui copre con intelligenza come sa fare, e soprattutto se Lobotka fa da schermo davanti alla difesa, ne guadagnano anche i due centrali, infatti sia Ostigard che Natan (a mio avviso super affidabile) hanno offerto ampie garanzie (eccezion fatta per lo slalom gigante concesso a Samardzic, che contro il Napoli ci prova gusto a regalarsi perle particolarmente belle da consegnare ai posteri). Se si riparte da queste certezze, la rimonta puo' esserci. D'altronde Inter e Milan ora distano appena quattro punti. E perfino chi subentra dalla panchina, da Elmas a Lindstrom, passando per Cajuste e Raspadori, da' l'impressione di divertirsi. Proprio come accadeva qualche tempo fa. Perfetto così, ora però non cambiamo musica e orchestrali, mi raccomando!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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28/09/2023 - 23:55

NAPOLI - Diciamo la verità, non si poteva andare avanti a lungo con il malumore delle ultime settimane ed in particolare degli ultimi giorni. Era necessaria una svolta e 4 gol rappresentano una medicina straordinaria per ripartire con il sorriso sulle labbra. La sensazione che si e' avuta, sin dai primi minuti, e' stata che il Napoli che fino a qualche mese fa aveva incantato su tutti i campi d'Italia si fosse finalmente materializzato di nuovo. Squadra corta e compatta, Lobotka geometra, Anguissa pronto a frapporsi alle offensive avversarie, con Zielinski pungente tra le linee, pronto ad innescare Politano, Osimhen e Kvaratskhelia. In molti dagli spalti hanno chiesto a gran voce che fosse proprio Osimhen, il 'reuccio' dei social dopo le recentissime bizze (che perdoniamo con un sorriso), a calciare il penalty dagli undici metri. Ed invece dal dischetto si e' presentato un glaciale Zielinski, perfetto cecchino. Poi sono arrivati i gol che definirei "della liberazione", quelli di Osimhen prima e Kvara poi. A proposito, che sfortuna il georgiano con quei due pali centrati in pieno! Incredibile davvero quando la mala sorte si incastra tra i piedi e non te ne va bene una... Ma ormai lo spettro anti rete e' stato allontanato e Khvicha puo' solo sorridere, anche perche' sta giocando davvero bene. I cambi di Garcia, stavolta, sono arrivati al momento giusto. Tant'e' che c'e' stata gloria pure per il "Cholito" Simeone, sempre piu' bomber che sa come arrotondare un risultato gia' messo al sicuro dai suoi predecessori. Magari a Rudi non piacera' quello che sto per dire, ma io ci ho visto tanto del Napoli di Spalletti, per forza, carattere, convinzione e capacita' di risolvere la partita. Certi automatismi, va detto, fanno la differenza, a prescindere dalla guida tecnica, perche' valorizzano quelle che sono le caratteristiche dei singoli elementi della squadra. Se Di Lorenzo fa il Di Lorenzo, se Mario Rui copre con intelligenza come sa fare, e soprattutto se Lobotka fa da schermo davanti alla difesa, ne guadagnano anche i due centrali, infatti sia Ostigard che Natan (a mio avviso super affidabile) hanno offerto ampie garanzie (eccezion fatta per lo slalom gigante concesso a Samardzic, che contro il Napoli ci prova gusto a regalarsi perle particolarmente belle da consegnare ai posteri). Se si riparte da queste certezze, la rimonta puo' esserci. D'altronde Inter e Milan ora distano appena quattro punti. E perfino chi subentra dalla panchina, da Elmas a Lindstrom, passando per Cajuste e Raspadori, da' l'impressione di divertirsi. Proprio come accadeva qualche tempo fa. Perfetto così, ora però non cambiamo musica e orchestrali, mi raccomando!

 

 

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