NAPOLI - Il 3-1 domenicale del Bentegodi inietta fiducia nelle vene dei giocatori del Napoli, in vista del match di ritorno dei Quarti di finale di Europa League contro l'Arsenal al San Paolo. Inutile girarci intorno o esaltare eccessivamente la prestazione contro l'ultima della classe. Ritmi non elevati con il Chievo, condannato aritmenticamente alla serie B dalla sconfitta patita, ma comunque tre gol, che vanno benissimo. Certo la rete di Cesar, allo scadere delle ostilità, si poteva evitare, ma in tempi in cui non tutto gira per il verso giusto la possiamo far passare in secondo piano. Tuona Carlo Ancelotti quando sente parlare di eventuali problemi fisici. Tuonano i calciatori, che hanno avuto un faccia a faccia tra di loro alla vigilia della sfida per chiarire alcuni aspetti. Per staff tecnico e giocatori sono state solo disattenzioni. Reiterate ed archiviate, in fretta. D'altronde non c'è troppo tempo per pensare, il campo è lì che incombe, a ritmo serrato. Di sicuro interessante l'esperimento scelto inizialmente dall'allenatore, con Insigne in vecchio stile Benitez, largo a sinistra, Mertens e Milik di punta, con Callejon e Ghoulam pronti a sostenere la fase offensiva. Se aumentano la velocità di manovra, una soluzione del genere potrebbe essere una bella sorpresa. Difficile dire se uno schieramento di questo tipo sarà riproposto nella gara dell'anno giovedì prossimo, ma, in tal senso, in termini di personalità potrebbe esserci la tanto sospirata svolta. Si sono guardati negli occhi i protagonisti azzurri. Hanno capito che dopo le ultime prestazioni, bisognava voltare pagina. Giocare a testa alta. E a Verona qualche timido segnale di ripresa si è visto. Certo, contro l'Arsenal, i ritmi dovranno viaggiare su ben altre frequenze. Non saranno concesse distrazioni. Di positivo la doppietta di Koulibaly, di irruenza, e il gol di Milik, anche se, ad onor del vero, Sorrentino non è apparso del tutto esente da colpe. Per il resto, torna un sorriso. Perchè vincere fa sempre bene. Ora la testa è già rivolta a giovedì. Per una notte da leoni, serve l'impresa. O almeno provarci, come in una partita a scacchi, concedendo poco agli avversari. Il pubblico non mancherà, ne sono certo, ma in campo non ci vanno i tifosi. Per cui avanti con fierezza, senza alcun tipo di paura. Solo così la remuntada può materializzarsi.
di Napoli Magazine
15/04/2024 - 18:47
NAPOLI - Il 3-1 domenicale del Bentegodi inietta fiducia nelle vene dei giocatori del Napoli, in vista del match di ritorno dei Quarti di finale di Europa League contro l'Arsenal al San Paolo. Inutile girarci intorno o esaltare eccessivamente la prestazione contro l'ultima della classe. Ritmi non elevati con il Chievo, condannato aritmenticamente alla serie B dalla sconfitta patita, ma comunque tre gol, che vanno benissimo. Certo la rete di Cesar, allo scadere delle ostilità, si poteva evitare, ma in tempi in cui non tutto gira per il verso giusto la possiamo far passare in secondo piano. Tuona Carlo Ancelotti quando sente parlare di eventuali problemi fisici. Tuonano i calciatori, che hanno avuto un faccia a faccia tra di loro alla vigilia della sfida per chiarire alcuni aspetti. Per staff tecnico e giocatori sono state solo disattenzioni. Reiterate ed archiviate, in fretta. D'altronde non c'è troppo tempo per pensare, il campo è lì che incombe, a ritmo serrato. Di sicuro interessante l'esperimento scelto inizialmente dall'allenatore, con Insigne in vecchio stile Benitez, largo a sinistra, Mertens e Milik di punta, con Callejon e Ghoulam pronti a sostenere la fase offensiva. Se aumentano la velocità di manovra, una soluzione del genere potrebbe essere una bella sorpresa. Difficile dire se uno schieramento di questo tipo sarà riproposto nella gara dell'anno giovedì prossimo, ma, in tal senso, in termini di personalità potrebbe esserci la tanto sospirata svolta. Si sono guardati negli occhi i protagonisti azzurri. Hanno capito che dopo le ultime prestazioni, bisognava voltare pagina. Giocare a testa alta. E a Verona qualche timido segnale di ripresa si è visto. Certo, contro l'Arsenal, i ritmi dovranno viaggiare su ben altre frequenze. Non saranno concesse distrazioni. Di positivo la doppietta di Koulibaly, di irruenza, e il gol di Milik, anche se, ad onor del vero, Sorrentino non è apparso del tutto esente da colpe. Per il resto, torna un sorriso. Perchè vincere fa sempre bene. Ora la testa è già rivolta a giovedì. Per una notte da leoni, serve l'impresa. O almeno provarci, come in una partita a scacchi, concedendo poco agli avversari. Il pubblico non mancherà, ne sono certo, ma in campo non ci vanno i tifosi. Per cui avanti con fierezza, senza alcun tipo di paura. Solo così la remuntada può materializzarsi.