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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, ora sì che ti riconosco!"
26.10.2025 09:00 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Una vittoria da prima della classe. Spazzate via le nubi di Eindhoven, gli uomini di Conte si sono ritrovati, battendo la presuntuosa Inter e rimettendo al centro del progetto l'unità del gruppo. Prima De Bruyne su rigore, poi lo straordinario diagonale di McTominay ed infine l'incursione eccellente di Anguissa. I tre schiaffi rifilati ai nerazzurri hanno lanciato un messaggio chiaro al campionato e alle inseguitrici. La squadra con il tricolore cucito sul petto è e resta il Napoli che, nell'estrema difficoltà, fatta di continui infortuni snervanti, sa come trovare soluzioni e gol all'interno dello spogliatoio. In due-tre giorni l'opera di Oriali, dietro le quinte, così come quella di Conte che non le manda mai a dire, ha sortito effetti sinceramente insperati per l'importanza del risultato conseguito, visto il trend negativo delle ultime due partite. Ed invece la reazione, forte e veemente, è arrivata. Di carattere, forza, ma anche di qualità. Evitando a Lucca di rimanere incastrato tra Acerbi e Bastoni, la scelta di Neres falso nueve si è rivelata super azzeccata. Il brasiliano, imprendibile in rapidità, ha dato profondità alla squadra, un pò come quando ai tempi dell'Ajax veniva schierato all'occorrenza con compiti offensivi più o meno simili. In attesa di ritrovare Hojlund, ed anche Lukaku, il brasiliano ha risposto presente, sfiorando anche il gol a tu per tu con Sommer. Con Lautaro sostanzialmente impegnato a "chiacchierare" a distanza con Conte, per vecchie ruggini rimaste irrisolte, le incursioni dalle parti di Milinkovic-Savic sono state controllate bene da Di Lorenzo, Juan Jesus (nell'inedito ruolo di centrale a destra) e Spinazzola (lancio al bacio per il gol di Scott). Non ancora al top della condizione, per sua stessa ammissione, Buongiorno, che involontariamente con un tocco di braccio ha propiziato il rigore trasformato da Calhanoglu per la rete della bandiera dell'Inter. Chi deve ancora trovare i giri giusti è Gilmour, ancora in balia delle onde, mentre Politano il suo contributo lo garantisce sempre. In tal senso può risultare certamente positivo l'apporto di Elmas, da coinvolgere maggiormente nelle rotazioni. Non entusiasmante Lang nel finale al posto di Neres, con 15 minuti di brevi movimenti e poco più. Polemiche, a mio avviso sterili, sul rigore concesso agli azzurri per l'atterramento di Di Lorenzo, visto e rivisto alla moviola, nulla da dire con l'evidente incrocio di gambe. Manco a dirlo, dagli undici metri glaciale e spietato Kevin De Bruyne, anche se non ha avuto nemmeno il tempo di esultare per lo strappo che lo ha costretto al cambio proprio nel momento del tiro. Senza KDB, il centrocampo si è ridisposto in vecchio stile. Il subentrato Olivera si è subito calato nel match, Spinazzola alto a sinistra si conferma una soluzione da non sottovalutare, ed il Napoli ha continuato a viaggiare, proponendo anche un calcio godibile e divertente. Bellissimo il diagonale di McTominay, da cineteca il gol di Anguissa. Entrambe le reti, dal mio punto di vista, vanno inserite nel prossimo film a tinte azzurre prodotto dalla FilmAuro. Tre punti d'oro, non solo per il morale e per la classifica, soprattutto perchè hanno fatto capire a chi aveva già etichettato il Napoli come una vecchia stella in parabola discendente che si stava sbagliando di grosso. Ora serve continuità, restando uniti a questi ragazzi e con l'auspicio che si possano placare gli infortuni. Davvero non se ne può più, ma intanto si sorride con la testa già rivolta ai prossimi impegni contro Lecce, Como, Eintracht e Bologna, dall'alto di una classifica che parla chiaro. "Ci avrebbero potuto ammazzare, ma non abbiamo voluto morire", la sintesi del pensiero di Conte. E' proprio così. Bravo anche Chivu nella sua personale battaglia volta a spegnere ogni tipo di discussione tipicamente italiana. Intanto ripenso allo stadio illuminato dalle lucine dei telefonini con il 3-1 in tasca. Con questa mentalità, sognare si può. 

Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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NAPOLI - Una vittoria da prima della classe. Spazzate via le nubi di Eindhoven, gli uomini di Conte si sono ritrovati, battendo la presuntuosa Inter e rimettendo al centro del progetto l'unità del gruppo. Prima De Bruyne su rigore, poi lo straordinario diagonale di McTominay ed infine l'incursione eccellente di Anguissa. I tre schiaffi rifilati ai nerazzurri hanno lanciato un messaggio chiaro al campionato e alle inseguitrici. La squadra con il tricolore cucito sul petto è e resta il Napoli che, nell'estrema difficoltà, fatta di continui infortuni snervanti, sa come trovare soluzioni e gol all'interno dello spogliatoio. In due-tre giorni l'opera di Oriali, dietro le quinte, così come quella di Conte che non le manda mai a dire, ha sortito effetti sinceramente insperati per l'importanza del risultato conseguito, visto il trend negativo delle ultime due partite. Ed invece la reazione, forte e veemente, è arrivata. Di carattere, forza, ma anche di qualità. Evitando a Lucca di rimanere incastrato tra Acerbi e Bastoni, la scelta di Neres falso nueve si è rivelata super azzeccata. Il brasiliano, imprendibile in rapidità, ha dato profondità alla squadra, un pò come quando ai tempi dell'Ajax veniva schierato all'occorrenza con compiti offensivi più o meno simili. In attesa di ritrovare Hojlund, ed anche Lukaku, il brasiliano ha risposto presente, sfiorando anche il gol a tu per tu con Sommer. Con Lautaro sostanzialmente impegnato a "chiacchierare" a distanza con Conte, per vecchie ruggini rimaste irrisolte, le incursioni dalle parti di Milinkovic-Savic sono state controllate bene da Di Lorenzo, Juan Jesus (nell'inedito ruolo di centrale a destra) e Spinazzola (lancio al bacio per il gol di Scott). Non ancora al top della condizione, per sua stessa ammissione, Buongiorno, che involontariamente con un tocco di braccio ha propiziato il rigore trasformato da Calhanoglu per la rete della bandiera dell'Inter. Chi deve ancora trovare i giri giusti è Gilmour, ancora in balia delle onde, mentre Politano il suo contributo lo garantisce sempre. In tal senso può risultare certamente positivo l'apporto di Elmas, da coinvolgere maggiormente nelle rotazioni. Non entusiasmante Lang nel finale al posto di Neres, con 15 minuti di brevi movimenti e poco più. Polemiche, a mio avviso sterili, sul rigore concesso agli azzurri per l'atterramento di Di Lorenzo, visto e rivisto alla moviola, nulla da dire con l'evidente incrocio di gambe. Manco a dirlo, dagli undici metri glaciale e spietato Kevin De Bruyne, anche se non ha avuto nemmeno il tempo di esultare per lo strappo che lo ha costretto al cambio proprio nel momento del tiro. Senza KDB, il centrocampo si è ridisposto in vecchio stile. Il subentrato Olivera si è subito calato nel match, Spinazzola alto a sinistra si conferma una soluzione da non sottovalutare, ed il Napoli ha continuato a viaggiare, proponendo anche un calcio godibile e divertente. Bellissimo il diagonale di McTominay, da cineteca il gol di Anguissa. Entrambe le reti, dal mio punto di vista, vanno inserite nel prossimo film a tinte azzurre prodotto dalla FilmAuro. Tre punti d'oro, non solo per il morale e per la classifica, soprattutto perchè hanno fatto capire a chi aveva già etichettato il Napoli come una vecchia stella in parabola discendente che si stava sbagliando di grosso. Ora serve continuità, restando uniti a questi ragazzi e con l'auspicio che si possano placare gli infortuni. Davvero non se ne può più, ma intanto si sorride con la testa già rivolta ai prossimi impegni contro Lecce, Como, Eintracht e Bologna, dall'alto di una classifica che parla chiaro. "Ci avrebbero potuto ammazzare, ma non abbiamo voluto morire", la sintesi del pensiero di Conte. E' proprio così. Bravo anche Chivu nella sua personale battaglia volta a spegnere ogni tipo di discussione tipicamente italiana. Intanto ripenso allo stadio illuminato dalle lucine dei telefonini con il 3-1 in tasca. Con questa mentalità, sognare si può. 

Antonio Petrazzuolo
 
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