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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, un Natale da incubo: così non si va davvero da nessuna parte!"
24.12.2023 23:59 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Un Natale da incubo per il Napoli! Duole dirlo, ma così non si va davvero da nessuna parte! I campioni d'Italia si sono dissolti nel nulla, ed a questo punto della stagione sarebbe difficile individuarli in campo se non fosse per quello scudetto cucito sulle maglie e che - ad onor del vero - si sta facendo di tutto per farselo strappare. Le responsabilità, chiaramente, sono profonde. Inutile puntare il dito verso un singolo. Al centro del gioco, come ben sappiamo da anni, non c'è più il pallone, ma ci sono i soldi. E sono i soldi che fanno felici i calciatori, diventati delle vere e proprie aziende, oltre a far felici i proprietari dei club. I risultati del campo possono far piacere solo se portano introiti, altrimenti gia' da qualche gara avremmo assistito a qualche sussulto di dignità personale, vedi il 4-0 contro il Frosinone in Coppa Italia oltre che il 2-0 dei giallorossi all'Olimpico. Se poi, a questo quadro da svariati milioni di euro, ci aggiungiamo una mancanza di idee tattiche di gioco, mista ad una preparazione atletica scadente, ecco che quanto di assolutamente triste ed insensato stiamo vedendo oggi, ovvero un Napoli settimo in classifica e fuori da qualsiasi posizione valida per una qualificazione in una delle prossime competizioni europee, si materializza in maniera netta ed inequivocabile. In una situazione del genere, è chiaro che Mazzarri può avere delle responsabilità relative: al mister, al massimo, gli si può chiedere come mai preferisce Juan Jesus e non Ostigard, piuttosto che per quale motivo non coinvolge nelle rotazioni Simeone. Tutto qui, dato che, dal suo battesimo di fuoco fino a Natale, non ha avuto occasione di poter allenare la rosa, districandosi tra profonde scoppole e tre sussulti contro Atalanta, Braga e Cagliari. Certo anche per lui, da metà gennaio, questo concetto di benevolenza sarà destinato a svanire se continueranno a mancare i risultati e, soprattutto, se dal mercato non dovessero arrivare i 4-5 innesti necessari per provare a cambiare volto ad una stagione ormai abbastanza segnata. A questo punto, il primo obiettivo da perseguire nel 2024 è il quarto posto, considerando che ci sono formazioni come Bologna e Fiorentina, senza dimenticare Milan, Roma e Atalanta, che possono continuare a creare delle insidie seppur concedendo qualche giornata storta. A Roma non si è visto un gioco, il tamburello del possesso palla, pari al 68% nel primo tempo, non ha prodotto conclusioni. E questo e' l'aspetto che più deve preoccupare, al di là dell'inesperienza dell'arbitro Colombo, evidentemente alle prime armi ed incapace pertanto di gestire la partita: manca un secondo giallo a Cristante, come pure possiamo discutere a lungo delle espulsioni di Politano ed Osimhen a dir poco generose, i ragazzi devono avere i nervi saldi e non possono concedere regali del genere nè agli avversari e nè ai direttori di gara! Ma non è questo il punto su cui voglio soffermarmi, anche perchè nel finale l'azzoppato Natan ha lasciato la squadra in otto, bensì sul calo vistoso di Di Lorenzo e Rrahmani, che di sicuro non ha aiutato nemmeno Juan Jesus, oltre alla poca verve dei compassati Anguissa, Lobotka e Zielinski. Il tutto mentre Kvara veniva riempito di falli (a proposito, caro Mou, ma non è che sogni di allenarli tu Khvicha e Victor? Ho visto troppo affetto nei loro confronti...), Osimhen faticava a trovare i varchi giusti e Politano veniva sistematicamente limitato. Mi auguro che si tratti solo di un calo mentale e fisico, e non di una questione meramente economica. Altrimenti solo ADL può sbloccare una depressione del genere, come ha fatto con Osimhen, anche se i piu' cattivi ci vedono un rinnovo ponte per arrivare ad una cessione estiva a 130 milioni di euro: se qualcuno dovesse metterli nel piatto questi bruscolini, il nigeriano andrà via, a patto che arrivi un bomber degno di nota... In questa situazione confusionaria, in tutta sincerità, fatico a comprendere la cessione di Elmas, un jolly che poteva tornare utile in qualsiasi posizione del campo. Confido invece, conoscendo la volontà di Zielinski di restare a Napoli, in un suo rinnovo: vederlo con la maglia dell'Inter sarebbe un colpo al cuore! E poi Kvara: adeguamento sarà se il campo dirà che l'avrà meritato. Intanto Buon Natale a tutti, anche se per i tifosi azzurri sarà un bel pò amaro per i dispiaceri che la squadra continua a regalargli di settimana in settimana. Questo terzo scudetto, purtroppo, ci è uscito da tutti i pori, speriamo che il 2024 porti una ventata d'aria fresca!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, un Natale da incubo: così non si va davvero da nessuna parte!"

di Napoli Magazine

24/12/2023 - 23:59

NAPOLI - Un Natale da incubo per il Napoli! Duole dirlo, ma così non si va davvero da nessuna parte! I campioni d'Italia si sono dissolti nel nulla, ed a questo punto della stagione sarebbe difficile individuarli in campo se non fosse per quello scudetto cucito sulle maglie e che - ad onor del vero - si sta facendo di tutto per farselo strappare. Le responsabilità, chiaramente, sono profonde. Inutile puntare il dito verso un singolo. Al centro del gioco, come ben sappiamo da anni, non c'è più il pallone, ma ci sono i soldi. E sono i soldi che fanno felici i calciatori, diventati delle vere e proprie aziende, oltre a far felici i proprietari dei club. I risultati del campo possono far piacere solo se portano introiti, altrimenti gia' da qualche gara avremmo assistito a qualche sussulto di dignità personale, vedi il 4-0 contro il Frosinone in Coppa Italia oltre che il 2-0 dei giallorossi all'Olimpico. Se poi, a questo quadro da svariati milioni di euro, ci aggiungiamo una mancanza di idee tattiche di gioco, mista ad una preparazione atletica scadente, ecco che quanto di assolutamente triste ed insensato stiamo vedendo oggi, ovvero un Napoli settimo in classifica e fuori da qualsiasi posizione valida per una qualificazione in una delle prossime competizioni europee, si materializza in maniera netta ed inequivocabile. In una situazione del genere, è chiaro che Mazzarri può avere delle responsabilità relative: al mister, al massimo, gli si può chiedere come mai preferisce Juan Jesus e non Ostigard, piuttosto che per quale motivo non coinvolge nelle rotazioni Simeone. Tutto qui, dato che, dal suo battesimo di fuoco fino a Natale, non ha avuto occasione di poter allenare la rosa, districandosi tra profonde scoppole e tre sussulti contro Atalanta, Braga e Cagliari. Certo anche per lui, da metà gennaio, questo concetto di benevolenza sarà destinato a svanire se continueranno a mancare i risultati e, soprattutto, se dal mercato non dovessero arrivare i 4-5 innesti necessari per provare a cambiare volto ad una stagione ormai abbastanza segnata. A questo punto, il primo obiettivo da perseguire nel 2024 è il quarto posto, considerando che ci sono formazioni come Bologna e Fiorentina, senza dimenticare Milan, Roma e Atalanta, che possono continuare a creare delle insidie seppur concedendo qualche giornata storta. A Roma non si è visto un gioco, il tamburello del possesso palla, pari al 68% nel primo tempo, non ha prodotto conclusioni. E questo e' l'aspetto che più deve preoccupare, al di là dell'inesperienza dell'arbitro Colombo, evidentemente alle prime armi ed incapace pertanto di gestire la partita: manca un secondo giallo a Cristante, come pure possiamo discutere a lungo delle espulsioni di Politano ed Osimhen a dir poco generose, i ragazzi devono avere i nervi saldi e non possono concedere regali del genere nè agli avversari e nè ai direttori di gara! Ma non è questo il punto su cui voglio soffermarmi, anche perchè nel finale l'azzoppato Natan ha lasciato la squadra in otto, bensì sul calo vistoso di Di Lorenzo e Rrahmani, che di sicuro non ha aiutato nemmeno Juan Jesus, oltre alla poca verve dei compassati Anguissa, Lobotka e Zielinski. Il tutto mentre Kvara veniva riempito di falli (a proposito, caro Mou, ma non è che sogni di allenarli tu Khvicha e Victor? Ho visto troppo affetto nei loro confronti...), Osimhen faticava a trovare i varchi giusti e Politano veniva sistematicamente limitato. Mi auguro che si tratti solo di un calo mentale e fisico, e non di una questione meramente economica. Altrimenti solo ADL può sbloccare una depressione del genere, come ha fatto con Osimhen, anche se i piu' cattivi ci vedono un rinnovo ponte per arrivare ad una cessione estiva a 130 milioni di euro: se qualcuno dovesse metterli nel piatto questi bruscolini, il nigeriano andrà via, a patto che arrivi un bomber degno di nota... In questa situazione confusionaria, in tutta sincerità, fatico a comprendere la cessione di Elmas, un jolly che poteva tornare utile in qualsiasi posizione del campo. Confido invece, conoscendo la volontà di Zielinski di restare a Napoli, in un suo rinnovo: vederlo con la maglia dell'Inter sarebbe un colpo al cuore! E poi Kvara: adeguamento sarà se il campo dirà che l'avrà meritato. Intanto Buon Natale a tutti, anche se per i tifosi azzurri sarà un bel pò amaro per i dispiaceri che la squadra continua a regalargli di settimana in settimana. Questo terzo scudetto, purtroppo, ci è uscito da tutti i pori, speriamo che il 2024 porti una ventata d'aria fresca!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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