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NM LIVE - Massimo Agostini a "NM": "Bravo Spalletti a creare sinergia tra il bel gioco e il gruppo, questo Napoli grandioso deve temere solo se stesso"
02.12.2022 23:47 di Napoli Magazine

NAPOLI - Massimo Agostini, allenatore, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Il Napoli è meritatamente primo dopo 15 giornate, ora dopo la sosta del Mondiale, con questo distacco, se riesce a gestire bene le partite che va a fare, penso che non abbia problemi per poter arrivare fino in fondo, a meno che non faccia un harakiri da solo, ma mi sembra improbabile dato che ha un margine di 8 punti sulla seconda. Osimhen è capocannoniere con 9 gol e questo gli permette di lavorare bene. I 57 gol in 21 partite tra campionato e Champions fanno capire che questa è una squadra in cui possono segnare tutti. Spalletti ha lavorato molto sull’unione della squadra, su un modulo di gioco che permette a questa squadra di andare in gol facilmente e di creare situazioni pericolose in tutti i 90 minuti, è stato bravo Spalletti a creare questa sinergia tra il gioco e il gruppo. Osimhen ha segnato tanto, è normale che Spalletti debba contare su di lui, può essere l’uomo chiave di questa squadra ma non dimentichiamo nemmeno il 'Cholito' Simeone e Raspadori; sono due giocatori che stanno dando un contributo importante per arrivare allo scudetto. Penso che gli ottavi di Champions raggiunti dal Napoli siano meritatissimi, è l’unica squadra che ha fatto tantissimi gol nel suo girone. Con l’Eintracht c’è un precedente, mi ricordo che giocammo e fummo eliminati però ero un Napoli diverso da questo che è un gruppo forte e sicuramente se continuerà a giocare a questi livelli, con questa intensità, e potrà arrivare veramente in fondo. Ciò che mi ha impressionato di Kim e di Kvaratskhelia, di Olivera, Raspadori e Simeone è la predisposizione al modulo di gioco che Spalletti sta facendo esprimere a questi giocatori. In più, Kim in difesa sta facendo cose importantissime, sta sostituendo alla grande Koulibaly che dicevano fosse insostituibile. Kvaratskhelia si è rivelato un giocatore, per l’età che ha, all’inizio sconosciuto, ma adesso lo hanno imparato a conoscere quasi tutte le squadre. E’ un giocatore importantissimo. Olivera, Raspadori e Simeone sono giovani, stanno facendo bene, sono giocatori di cui mi ha impressionato la voglia di dimostrare e di far vedere al mister che sono utili al progetto. A centrocampo Lobotka, Anguissa e Ndombele si sapeva dall’inizio che erano forti, dopo la prima partita che ha disputato Anguissa si è capito che tipo di giocatore fosse, perciò le scelte di questi giocatori sconosciuti all’inizio e conosciuti adesso sono state veramente oculate e chi le ha fatte è stato bravo ad andarli a trovare, perciò penso che questo sia un centrocampo importantissimo. Zielinski è maturato, dopo tanti anni sta dimostrando quello che sa fare sia nella fase propositiva che nella fase conclusiva. Lo sta dimostrando come negli altri anni forse con meno continuità, ma lo Zielinski di adesso è un giocatore fondamentale per Spalletti. Elmas è quel giocatore che quando lo fai entrare ti spacca la partita, è un giocatore che ultimamente ha fatto anche qualche gol importante e perciò è un elemento che quando entra in questo modulo incide tanto e perciò non fa sentire l’assenza di Kvaratskhelia. Meret? Penso che anche gli altri anni se gli fosse stata data un po’ più di fiducia sarebbe stato un portiere bravo, giocando crescerà molto, in più con la difesa che ha in questo momento ha più tranquillità e riesce anche a guidare meglio il reparto difensivo. Abbiamo scoperto un Juan Jesus in ottime condizioni che sta rilevando bene Rrahmani. Ostigard con Di Lorenzo e Mario Rui hanno garantito nella fase difensiva una solidità incredibile e questo per Spalletti è una garanzia. Non penso che gli allenatori avversari non siano obiettivi nei confronti del Napoli, non ammettendo che in questo momento il Napoli a livello di gioco e anche di classifica è superiore alle altre squadre che stanno lottando per lo scudetto. Sono tutte interviste o frasi di circostanza dopo una sconfitta o dopo una partita che tutti gli allenatori bene o male fanno, ma penso che dentro di loro sanno che in questo momento il Napoli è superiore e lo dimostrano le 11 vittorie di fila, questo gli garantisce il primato e gli 8 punti di vantaggio sul Milan. Si parla di tutte le squadre che a gennaio potrebbero iniziare un nuovo campionato dopo la sosta per il Mondiale, le squadre devono rifare una preparazione o un ritiro perché si sta fermi un mese e mezzo e questo non ti permette di avere la continuità dei 90 minuti di gioco della partita domenicale, perciò a gennaio bisogna ripartire bene mentalmente e fisicamente altrimenti si rischia di incappare in brutte situazioni. Penso che il Napoli si debba tener ben stretti i suoi giocatori importanti. Il rinnovo di Anguissa è importante e anche Lobotka penso che possa restare perché è un giocatore fondamentale per il Napoli, oltre che per il mister, e perché sono anche giovani e possono aprire un ciclo lungo, perciò bisogna ragionare bene come sta facendo il Napoli. E’ presto e prematuro parlare di triplete per una squadra che ha iniziato un ciclo e un modo di far calcio in una certa maniera, penso che sia l’allenatore che la società e i giocatori pensino ad un obiettivo alla volta. Pensare al triplete è una cosa molto impegnativa, mi concentrerei su un obiettivo alla volta. Un aggettivo per questo Napoli? Supremo, superbo, grandioso, solo questi aggettivi puoi dare al Napoli. Il Napoli sicuramente alla ripresa del campionato deve temere le squadre che vogliono riacciuffarlo ma soprattutto deve temere se stesso e non commettere certi errori che anche in passato abbiamo visto, con la squadra che nel girone di ritorno fino ad un certo punto era lì davanti e poi si è ritrovata a perdere. Il campionato perso a Firenze ti fa capire che non puoi mai stare tranquillo, perciò il Napoli dentro di sé non deve temere nessuno ma deve stare attento solo a se stesso".

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - Massimo Agostini, allenatore, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Il Napoli è meritatamente primo dopo 15 giornate, ora dopo la sosta del Mondiale, con questo distacco, se riesce a gestire bene le partite che va a fare, penso che non abbia problemi per poter arrivare fino in fondo, a meno che non faccia un harakiri da solo, ma mi sembra improbabile dato che ha un margine di 8 punti sulla seconda. Osimhen è capocannoniere con 9 gol e questo gli permette di lavorare bene. I 57 gol in 21 partite tra campionato e Champions fanno capire che questa è una squadra in cui possono segnare tutti. Spalletti ha lavorato molto sull’unione della squadra, su un modulo di gioco che permette a questa squadra di andare in gol facilmente e di creare situazioni pericolose in tutti i 90 minuti, è stato bravo Spalletti a creare questa sinergia tra il gioco e il gruppo. Osimhen ha segnato tanto, è normale che Spalletti debba contare su di lui, può essere l’uomo chiave di questa squadra ma non dimentichiamo nemmeno il 'Cholito' Simeone e Raspadori; sono due giocatori che stanno dando un contributo importante per arrivare allo scudetto. Penso che gli ottavi di Champions raggiunti dal Napoli siano meritatissimi, è l’unica squadra che ha fatto tantissimi gol nel suo girone. Con l’Eintracht c’è un precedente, mi ricordo che giocammo e fummo eliminati però ero un Napoli diverso da questo che è un gruppo forte e sicuramente se continuerà a giocare a questi livelli, con questa intensità, e potrà arrivare veramente in fondo. Ciò che mi ha impressionato di Kim e di Kvaratskhelia, di Olivera, Raspadori e Simeone è la predisposizione al modulo di gioco che Spalletti sta facendo esprimere a questi giocatori. In più, Kim in difesa sta facendo cose importantissime, sta sostituendo alla grande Koulibaly che dicevano fosse insostituibile. Kvaratskhelia si è rivelato un giocatore, per l’età che ha, all’inizio sconosciuto, ma adesso lo hanno imparato a conoscere quasi tutte le squadre. E’ un giocatore importantissimo. Olivera, Raspadori e Simeone sono giovani, stanno facendo bene, sono giocatori di cui mi ha impressionato la voglia di dimostrare e di far vedere al mister che sono utili al progetto. A centrocampo Lobotka, Anguissa e Ndombele si sapeva dall’inizio che erano forti, dopo la prima partita che ha disputato Anguissa si è capito che tipo di giocatore fosse, perciò le scelte di questi giocatori sconosciuti all’inizio e conosciuti adesso sono state veramente oculate e chi le ha fatte è stato bravo ad andarli a trovare, perciò penso che questo sia un centrocampo importantissimo. Zielinski è maturato, dopo tanti anni sta dimostrando quello che sa fare sia nella fase propositiva che nella fase conclusiva. Lo sta dimostrando come negli altri anni forse con meno continuità, ma lo Zielinski di adesso è un giocatore fondamentale per Spalletti. Elmas è quel giocatore che quando lo fai entrare ti spacca la partita, è un giocatore che ultimamente ha fatto anche qualche gol importante e perciò è un elemento che quando entra in questo modulo incide tanto e perciò non fa sentire l’assenza di Kvaratskhelia. Meret? Penso che anche gli altri anni se gli fosse stata data un po’ più di fiducia sarebbe stato un portiere bravo, giocando crescerà molto, in più con la difesa che ha in questo momento ha più tranquillità e riesce anche a guidare meglio il reparto difensivo. Abbiamo scoperto un Juan Jesus in ottime condizioni che sta rilevando bene Rrahmani. Ostigard con Di Lorenzo e Mario Rui hanno garantito nella fase difensiva una solidità incredibile e questo per Spalletti è una garanzia. Non penso che gli allenatori avversari non siano obiettivi nei confronti del Napoli, non ammettendo che in questo momento il Napoli a livello di gioco e anche di classifica è superiore alle altre squadre che stanno lottando per lo scudetto. Sono tutte interviste o frasi di circostanza dopo una sconfitta o dopo una partita che tutti gli allenatori bene o male fanno, ma penso che dentro di loro sanno che in questo momento il Napoli è superiore e lo dimostrano le 11 vittorie di fila, questo gli garantisce il primato e gli 8 punti di vantaggio sul Milan. Si parla di tutte le squadre che a gennaio potrebbero iniziare un nuovo campionato dopo la sosta per il Mondiale, le squadre devono rifare una preparazione o un ritiro perché si sta fermi un mese e mezzo e questo non ti permette di avere la continuità dei 90 minuti di gioco della partita domenicale, perciò a gennaio bisogna ripartire bene mentalmente e fisicamente altrimenti si rischia di incappare in brutte situazioni. Penso che il Napoli si debba tener ben stretti i suoi giocatori importanti. Il rinnovo di Anguissa è importante e anche Lobotka penso che possa restare perché è un giocatore fondamentale per il Napoli, oltre che per il mister, e perché sono anche giovani e possono aprire un ciclo lungo, perciò bisogna ragionare bene come sta facendo il Napoli. E’ presto e prematuro parlare di triplete per una squadra che ha iniziato un ciclo e un modo di far calcio in una certa maniera, penso che sia l’allenatore che la società e i giocatori pensino ad un obiettivo alla volta. Pensare al triplete è una cosa molto impegnativa, mi concentrerei su un obiettivo alla volta. Un aggettivo per questo Napoli? Supremo, superbo, grandioso, solo questi aggettivi puoi dare al Napoli. Il Napoli sicuramente alla ripresa del campionato deve temere le squadre che vogliono riacciuffarlo ma soprattutto deve temere se stesso e non commettere certi errori che anche in passato abbiamo visto, con la squadra che nel girone di ritorno fino ad un certo punto era lì davanti e poi si è ritrovata a perdere. Il campionato perso a Firenze ti fa capire che non puoi mai stare tranquillo, perciò il Napoli dentro di sé non deve temere nessuno ma deve stare attento solo a se stesso".

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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