PINO TAGLIALATELA, ex portiere del Napoli, è intervenuto a "Napoli Magazine", trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, condotta da Michele Sibilla ed Antonio Petrazzuolo, che approfondisce i temi proposti da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 15:00 alle 16:00, su Radio Punto Zero, per il consueto punto sugli azzurri: “Non diciamo nulla, ma spero nella vittoria. Cavani sta vivendo un periodo di flessione come capita a tutti e non ci sono altri motivi. Ma di cosa parlano gli altri quando mettono in giro delle voci assurde per un campione ed un professionista serio come lui. I gol arriveranno presto, non sono preoccupato. Mio figlio in porta con il Napoli? Non so se reggerebbe il cuore. Scherzi a parte, sarebbe un po’ come rivivere la prima volta al San Paolo, con un’emozione diversa perché con i figli è tutto diverso. Per l’incontro con Diego devo ringraziare una sola persona: Salvatore Carmando. Ci tenevo anche per un saluto veloce e sono stato accontentato. Tra noi c’è un rapporto speciale, di affetto. Non potrò mai dimenticare tutte le volte che sono stato a casa sua o quando nel ’94 sono stato da lui in Argentina o, ancora i suoi scarpini speciali, fatti apposta per il grave infortunio subito a Barcellona, con i lacci dietro i talloni. Ho avuto la fortuna di viverlo da vicino, da calciatore, tifoso e fan, non potevo chiedere di più. Ricordo una volta a Soccavo: restammo fino a tardi perche’ Diego voleva allenarsi con le punizioni e i rigori. Eravamo con Crippa, arrivò la sua consueta pizza con le cipolle e mentre la mangiavamo mi chiese: “Pino, quanto guadagni?”. Io risposi: “60 milioni”. Lui replicò: “Al giorno?”, io scoppiai a ridere e dissi: “All’anno”. Inizio’ a urlare, chiamo’ Luciano Moggi che arrivò tutto sudato: “Ma come Luciano, un ragazzo che e’ cresciuto con noi lo paghiamo cosi’ poco?”. Moggi subito precisò: “Non ti preoccupare Diego, me lo vedo io”. Dopo qualche giorno Carmando mi disse, dopo un allenamento: “Fai presto che ti vuole il direttore nel suo ufficio”. Io tremavo, non volevo mettere nessuno in difficoltà. Volevo che quella doccia non fosse mai finita. Andai in ufficio e Moggi mi disse: “Firma qua”. Era un contratto di 3 anni con il doppio dell’ingaggio. Questo era Diego Armando Maradona. Un generoso. Lo fece con me, come con altri calciatori di quel Napoli. Per me lui e’ il Napoli”.
VIDEO: Petrazzuolo, Taglialatela, Diego Jr ed Elvira Mazza a ""Napoli Magazine"" su Radio Punto Zero >>>
di Napoli Magazine
08/03/2013 - 18:30
PINO TAGLIALATELA, ex portiere del Napoli, è intervenuto a "Napoli Magazine", trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, condotta da Michele Sibilla ed Antonio Petrazzuolo, che approfondisce i temi proposti da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 15:00 alle 16:00, su Radio Punto Zero, per il consueto punto sugli azzurri: “Non diciamo nulla, ma spero nella vittoria. Cavani sta vivendo un periodo di flessione come capita a tutti e non ci sono altri motivi. Ma di cosa parlano gli altri quando mettono in giro delle voci assurde per un campione ed un professionista serio come lui. I gol arriveranno presto, non sono preoccupato. Mio figlio in porta con il Napoli? Non so se reggerebbe il cuore. Scherzi a parte, sarebbe un po’ come rivivere la prima volta al San Paolo, con un’emozione diversa perché con i figli è tutto diverso. Per l’incontro con Diego devo ringraziare una sola persona: Salvatore Carmando. Ci tenevo anche per un saluto veloce e sono stato accontentato. Tra noi c’è un rapporto speciale, di affetto. Non potrò mai dimenticare tutte le volte che sono stato a casa sua o quando nel ’94 sono stato da lui in Argentina o, ancora i suoi scarpini speciali, fatti apposta per il grave infortunio subito a Barcellona, con i lacci dietro i talloni. Ho avuto la fortuna di viverlo da vicino, da calciatore, tifoso e fan, non potevo chiedere di più. Ricordo una volta a Soccavo: restammo fino a tardi perche’ Diego voleva allenarsi con le punizioni e i rigori. Eravamo con Crippa, arrivò la sua consueta pizza con le cipolle e mentre la mangiavamo mi chiese: “Pino, quanto guadagni?”. Io risposi: “60 milioni”. Lui replicò: “Al giorno?”, io scoppiai a ridere e dissi: “All’anno”. Inizio’ a urlare, chiamo’ Luciano Moggi che arrivò tutto sudato: “Ma come Luciano, un ragazzo che e’ cresciuto con noi lo paghiamo cosi’ poco?”. Moggi subito precisò: “Non ti preoccupare Diego, me lo vedo io”. Dopo qualche giorno Carmando mi disse, dopo un allenamento: “Fai presto che ti vuole il direttore nel suo ufficio”. Io tremavo, non volevo mettere nessuno in difficoltà. Volevo che quella doccia non fosse mai finita. Andai in ufficio e Moggi mi disse: “Firma qua”. Era un contratto di 3 anni con il doppio dell’ingaggio. Questo era Diego Armando Maradona. Un generoso. Lo fece con me, come con altri calciatori di quel Napoli. Per me lui e’ il Napoli”.
VIDEO: Petrazzuolo, Taglialatela, Diego Jr ed Elvira Mazza a ""Napoli Magazine"" su Radio Punto Zero >>>