In Primo Piano
SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "20.000 Super Leghe sotto i mari"
22.04.2021 18:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Giulio Verne, dopo aver visto quello che è successo nel mondo del calcio nelle ultime ore, avrebbe titolato il suo romanzo così: “20.000 Super Leghe sotto i mari“, sprofondate negli abissi degli oceani della solitudine e della ridicolaggine. Mano a mano che trascorrevano le ore, come acini di uva, le società entusiaste che avevano aderito al progetto della Super Lega, cadevano a grappoli dal traliccio dell’entusiasmo e delle ambizioni smisurate. Tanto il Real quanto il Barcellona, sia la Juve che l’Inter mi facevano pensare a quei mariti vogliosi e desiderosi di scappare dalla routine quotidiana che organizzano la vacanza perfetta in Grecia con l’amico e le due americane conquistate su Fb e poi al momento della partenza si tirano indietro perché la moglie ha scoperto tutto e minaccia di appropriarsi della casa, la villa al mare, l’azienda e ha già attivato il blocco dei conti bancari. Questi mariti, sorpresi dalla reazione clamorosa e crudele della consorte, vanno nel panico e non sanno più come fare per ritornare sui propri passi. E come ha fatto Andrea Agnelli staccano il cellulare per non farsi raggiungere dall’amico che sta aspettando all’imbarco di Capodichino insieme alle due americane. A Napoli la chiamiamo figura di m…a e penso che l’espressione renda bene l’idea. In particolare Agnelli mi sa che stia facendo di tutto per farsi estromettere da John Elkann che non vede l’ora di sbalzare dal sellino il cugino che ormai da quando è alla presidenza ne sta collezionando tante che nell’ultima trasferta pare non si siano chiuse le valigie. Certo gran peso sulla marcia indietro l’hanno avuto la politica attraverso i suoi più autorevoli rappresentanti europei e i tifosi che come sempre erano stati estromessi dalla “scappatella”. Personalmente dopo la ritirata di inglesi e italiane credo che il progetto sia miseramente fallito a meno che al posto della sporca dozzina non si voglia far entrare il Besiktas, il Galatasaray, Erdogan, Putin e un paio di danesi. Ormai con certezza possiamo dire che questa SuperLega è un trofeo Birra Moretti che non ce l’ha fatta, se in 48 ore si è conclusa, smontata ridicolizzata e archiviata. Se poi tutto questo è servito solo per accaparrarsi molte decine di milioni in più dall’Uefa, allora il gioco ci può stare. Bastava solo dirlo prima, senza scomodare opinionisti, massmediologi e firme autorevoli. Senza provocare i tackles di Macron, Johnson e Draghi, le minacciate dimissioni di Klopp e di alcune squadre dai tornei nazionali. Torniamo ad essere seri: la situazione economica generale aggravata dalla pandemia ha generato altri debiti per le società più esposte, ma certamente non era questa la soluzione. Forse aveva ragione qualcuno a chiamarla da subito Super Sega: piace solo a chi la fa.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME IN PRIMO PIANO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "20.000 Super Leghe sotto i mari"

di Napoli Magazine

22/04/2024 - 18:04

NAPOLI - Giulio Verne, dopo aver visto quello che è successo nel mondo del calcio nelle ultime ore, avrebbe titolato il suo romanzo così: “20.000 Super Leghe sotto i mari“, sprofondate negli abissi degli oceani della solitudine e della ridicolaggine. Mano a mano che trascorrevano le ore, come acini di uva, le società entusiaste che avevano aderito al progetto della Super Lega, cadevano a grappoli dal traliccio dell’entusiasmo e delle ambizioni smisurate. Tanto il Real quanto il Barcellona, sia la Juve che l’Inter mi facevano pensare a quei mariti vogliosi e desiderosi di scappare dalla routine quotidiana che organizzano la vacanza perfetta in Grecia con l’amico e le due americane conquistate su Fb e poi al momento della partenza si tirano indietro perché la moglie ha scoperto tutto e minaccia di appropriarsi della casa, la villa al mare, l’azienda e ha già attivato il blocco dei conti bancari. Questi mariti, sorpresi dalla reazione clamorosa e crudele della consorte, vanno nel panico e non sanno più come fare per ritornare sui propri passi. E come ha fatto Andrea Agnelli staccano il cellulare per non farsi raggiungere dall’amico che sta aspettando all’imbarco di Capodichino insieme alle due americane. A Napoli la chiamiamo figura di m…a e penso che l’espressione renda bene l’idea. In particolare Agnelli mi sa che stia facendo di tutto per farsi estromettere da John Elkann che non vede l’ora di sbalzare dal sellino il cugino che ormai da quando è alla presidenza ne sta collezionando tante che nell’ultima trasferta pare non si siano chiuse le valigie. Certo gran peso sulla marcia indietro l’hanno avuto la politica attraverso i suoi più autorevoli rappresentanti europei e i tifosi che come sempre erano stati estromessi dalla “scappatella”. Personalmente dopo la ritirata di inglesi e italiane credo che il progetto sia miseramente fallito a meno che al posto della sporca dozzina non si voglia far entrare il Besiktas, il Galatasaray, Erdogan, Putin e un paio di danesi. Ormai con certezza possiamo dire che questa SuperLega è un trofeo Birra Moretti che non ce l’ha fatta, se in 48 ore si è conclusa, smontata ridicolizzata e archiviata. Se poi tutto questo è servito solo per accaparrarsi molte decine di milioni in più dall’Uefa, allora il gioco ci può stare. Bastava solo dirlo prima, senza scomodare opinionisti, massmediologi e firme autorevoli. Senza provocare i tackles di Macron, Johnson e Draghi, le minacciate dimissioni di Klopp e di alcune squadre dai tornei nazionali. Torniamo ad essere seri: la situazione economica generale aggravata dalla pandemia ha generato altri debiti per le società più esposte, ma certamente non era questa la soluzione. Forse aveva ragione qualcuno a chiamarla da subito Super Sega: piace solo a chi la fa.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com