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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Il Napoli lavora tra le quinte"
03.04.2021 12:44 di Napoli Magazine

NAPOLI - Napoli sul trampolino di lancio, Crotone all’ultima spiaggia. In Casa Napoli il silenzio e d’oro e le chiacchiere d’argento, come recitano le strofette colme di antica saggezza: parole e confusione non contano e non ce sono nei contenuti delle scalette azzurre di lavoro e dei programmi di giornata. A Castel Volturno e al di fuori del centro sportivo tutti con la bocca cucita a fil di ferro, dal primo all’ultimo, don Aurelio e Ringhio Gattuso più di tutti dopo il guerresco scambio di colpi di tempo fa. Ora tacciono, tanto meglio: le novità di squadra affidate ai consueti bollettini che riguardano la giornata di lavoro e l’infermeria. E’ un Napoli che lavora tra le quinte e senza sollevare polveroni funesti ad ogni livello, proiettato come è alla partita con i calabresi di Cosmi – un passaggio obbligato - ma soprattutto a quella con la Juve che vale un’intera stagione, senza però trascurare l’impegno in calendario al Tempio dedicato a Diego. Le chiacchiere riguardano un futuro ancora incerto e sono quelle che conducono ad identificare tra una dozzina di nomi il successore di Gattuso, a sua volta diviso nelle candidature alla guida della Lazio, del Monza, della Samp (già rifiutata dall’interessato) e della più probabile Fiorentina, al momento. Non c’è da meravigliarsi per questa attività sotterranea che in determinati casi o in più casi attraverso le varie voci destabilizza interi ambienti. Nel Napoli prevedibilmente non è così e non sarà così, ciò perché la cortina di silenzio scesa a Castel Volturno è servita a gettare acqua sul fuoco dirompente e distruttivo dello scontro funesto tra ADL e Ringhio Gattuso: è di nuovo superstar negli ambienti napoletani, dopo aver corretto la corsa della squadra del cuore, riportandola sui binari della possibile prossima Champions. C’è da giurarci, ‘O Capatosta è uomo d’onore e farà quanto di meglio per realizzare l’impresa, impegnando tutto se stesso ed ogni risorsa tecnica legata all’organico. Osimhen, Mertens, Lozano, Zielinski e capitan Insigne gli uomini chiave per lanciare l’ultima sfida, quella decisiva per i destini azzurri. Non sarà semplice né agevole, giacchè di ostacoli ce ne sono a tutti i livelli, primo tra tutti è quello costituito dal match di recupero con la Juve che non si è giocato a suo tempo: è lo spareggio Champions. E chi lo vincerà in un certo senso avrà la strada spianata per rientrare nel calcio internazionale in pompa magna e con tutti gli onori. Tutto ciò a dispetto e in contrasto degli attuali rapporti tra il patron don Aurelio e Ringhio Superstar, quello di vivere come fanno, da separati in casa ma con un solo comune intento nella testa, la grande Europa. Almeno su questo la pensano alla stessa maniera, evviva.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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03/04/2024 - 12:44

NAPOLI - Napoli sul trampolino di lancio, Crotone all’ultima spiaggia. In Casa Napoli il silenzio e d’oro e le chiacchiere d’argento, come recitano le strofette colme di antica saggezza: parole e confusione non contano e non ce sono nei contenuti delle scalette azzurre di lavoro e dei programmi di giornata. A Castel Volturno e al di fuori del centro sportivo tutti con la bocca cucita a fil di ferro, dal primo all’ultimo, don Aurelio e Ringhio Gattuso più di tutti dopo il guerresco scambio di colpi di tempo fa. Ora tacciono, tanto meglio: le novità di squadra affidate ai consueti bollettini che riguardano la giornata di lavoro e l’infermeria. E’ un Napoli che lavora tra le quinte e senza sollevare polveroni funesti ad ogni livello, proiettato come è alla partita con i calabresi di Cosmi – un passaggio obbligato - ma soprattutto a quella con la Juve che vale un’intera stagione, senza però trascurare l’impegno in calendario al Tempio dedicato a Diego. Le chiacchiere riguardano un futuro ancora incerto e sono quelle che conducono ad identificare tra una dozzina di nomi il successore di Gattuso, a sua volta diviso nelle candidature alla guida della Lazio, del Monza, della Samp (già rifiutata dall’interessato) e della più probabile Fiorentina, al momento. Non c’è da meravigliarsi per questa attività sotterranea che in determinati casi o in più casi attraverso le varie voci destabilizza interi ambienti. Nel Napoli prevedibilmente non è così e non sarà così, ciò perché la cortina di silenzio scesa a Castel Volturno è servita a gettare acqua sul fuoco dirompente e distruttivo dello scontro funesto tra ADL e Ringhio Gattuso: è di nuovo superstar negli ambienti napoletani, dopo aver corretto la corsa della squadra del cuore, riportandola sui binari della possibile prossima Champions. C’è da giurarci, ‘O Capatosta è uomo d’onore e farà quanto di meglio per realizzare l’impresa, impegnando tutto se stesso ed ogni risorsa tecnica legata all’organico. Osimhen, Mertens, Lozano, Zielinski e capitan Insigne gli uomini chiave per lanciare l’ultima sfida, quella decisiva per i destini azzurri. Non sarà semplice né agevole, giacchè di ostacoli ce ne sono a tutti i livelli, primo tra tutti è quello costituito dal match di recupero con la Juve che non si è giocato a suo tempo: è lo spareggio Champions. E chi lo vincerà in un certo senso avrà la strada spianata per rientrare nel calcio internazionale in pompa magna e con tutti gli onori. Tutto ciò a dispetto e in contrasto degli attuali rapporti tra il patron don Aurelio e Ringhio Superstar, quello di vivere come fanno, da separati in casa ma con un solo comune intento nella testa, la grande Europa. Almeno su questo la pensano alla stessa maniera, evviva.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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