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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, Gattuso pensa ad una nuova variante per l'attacco"
23.01.2021 20:03 di Napoli Magazine

NAPOLI - A capofitto in campionato per la Champions League, dimenticando la Supercoppa e la Juve. Con Madama resta un conto in sospeso da regolare magari un po’ più in là quando Pirlo e i suoi verranno a giocarsela per la classifica al “Diego Armando Maradona” nella prima metà di febbraio. Testa al Verona, insomma, su di un campo bollente e contro una squadra piuttosto capace e molto ben organizzata. Il lavoro di Gattuso è anche sui nervi dei suoi giocatori piuttosto scossi ma il tecnico sta trasformando amarezze e delusioni della Supercoppa in rabbia e convinzione. E ci sta riuscendo, la squadra azzurra ha insomma voltato pagina per dedicarsi del tutto al progetto del club che è quello di rientrare tra le prime quattro per un posto in Champions. Ma c’è anche l’aspetto tecnico-tattico da curare in tutta fretta per il trainer calabrese che un’idea anti-Verona se l’è fatta. Gli gira pensare e ripensare alla fase offensiva, partendo dalle scelte della prima linea per determinare la composizione del centrocampo ed a seguire per quanto riguarda parte della difesa, almeno e soprattutto per la fascia sinistra. Tornando al progetto offensivo, la nuova variante che avrebbe in mente Gattuso sarebbe quella che ricorda il “Tridente dei piccoletti”, all’epoca adottato da Sarri e cioè Insigne, Mertens e Lozano che per la verità tanto piccoletto non è, vantando 1,74 di altezza. Bene, Gattuso accarezza questa soluzione che con Cajellon sulla destra – ed ora con Lozano – fu la fortuna di quel Napoli che annusò lo scudetto, sfiorandolo appena ma che avrebbe meritato. Il mister, sembra chiaro, sta valutando tale ipotesi in tutti i suoi aspetti, la prima incognita riguarda Ciro Mertens, la sua condizione fisico-atletica e quella della caviglia infortunata che lo ha tenuto per tanto tempo lontano dal terreno di gioco. L’attaccante è rientrato dalla panchina al Mapei Stadium nel disperato finale azzurro. Ma se Ciro se la sentirà, il posto finora coperto da Petagna in attesa di Osimhen, è suo. Petagna d’altra parte è in turnazione per riposare un po’ mentre la candidatura di Llorente non sembra supportata dalle idee del tecnico. D’altronde il Napoli ha bisogno di vivacità nella zona centrale dell’attacco che per le sue caratteristiche e per la sua esperienza soltanto Ciro Mertens potrà offrire. Sulla destra le valutazioni di Gattuso sono su Lozano al quale toccherebbe un turno di riposo, ma le sue strepitose condizioni inducono e fanno riflettere Ringhio sulla necessità del suo impiego. Il Chucky è d’altra parte uno dei giocatori più preziosi a disposizione dell’allenatore. Si vedrà. Infine Insigne. La sua presenza a Verona non si discute nemmeno. Gattuso conta sulla capacità di reazione del capitano e dalla rabbia che Lorenzinho si ritroverà in corpo, dopo due giorni di riflessioni proiettate a cancellare amarezze, delusioni e devastanti supercritiche per nulla pertinenti. La sua risposta la darà sul campo, e così sia.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, Gattuso pensa ad una nuova variante per l'attacco"

di Napoli Magazine

23/01/2024 - 20:03

NAPOLI - A capofitto in campionato per la Champions League, dimenticando la Supercoppa e la Juve. Con Madama resta un conto in sospeso da regolare magari un po’ più in là quando Pirlo e i suoi verranno a giocarsela per la classifica al “Diego Armando Maradona” nella prima metà di febbraio. Testa al Verona, insomma, su di un campo bollente e contro una squadra piuttosto capace e molto ben organizzata. Il lavoro di Gattuso è anche sui nervi dei suoi giocatori piuttosto scossi ma il tecnico sta trasformando amarezze e delusioni della Supercoppa in rabbia e convinzione. E ci sta riuscendo, la squadra azzurra ha insomma voltato pagina per dedicarsi del tutto al progetto del club che è quello di rientrare tra le prime quattro per un posto in Champions. Ma c’è anche l’aspetto tecnico-tattico da curare in tutta fretta per il trainer calabrese che un’idea anti-Verona se l’è fatta. Gli gira pensare e ripensare alla fase offensiva, partendo dalle scelte della prima linea per determinare la composizione del centrocampo ed a seguire per quanto riguarda parte della difesa, almeno e soprattutto per la fascia sinistra. Tornando al progetto offensivo, la nuova variante che avrebbe in mente Gattuso sarebbe quella che ricorda il “Tridente dei piccoletti”, all’epoca adottato da Sarri e cioè Insigne, Mertens e Lozano che per la verità tanto piccoletto non è, vantando 1,74 di altezza. Bene, Gattuso accarezza questa soluzione che con Cajellon sulla destra – ed ora con Lozano – fu la fortuna di quel Napoli che annusò lo scudetto, sfiorandolo appena ma che avrebbe meritato. Il mister, sembra chiaro, sta valutando tale ipotesi in tutti i suoi aspetti, la prima incognita riguarda Ciro Mertens, la sua condizione fisico-atletica e quella della caviglia infortunata che lo ha tenuto per tanto tempo lontano dal terreno di gioco. L’attaccante è rientrato dalla panchina al Mapei Stadium nel disperato finale azzurro. Ma se Ciro se la sentirà, il posto finora coperto da Petagna in attesa di Osimhen, è suo. Petagna d’altra parte è in turnazione per riposare un po’ mentre la candidatura di Llorente non sembra supportata dalle idee del tecnico. D’altronde il Napoli ha bisogno di vivacità nella zona centrale dell’attacco che per le sue caratteristiche e per la sua esperienza soltanto Ciro Mertens potrà offrire. Sulla destra le valutazioni di Gattuso sono su Lozano al quale toccherebbe un turno di riposo, ma le sue strepitose condizioni inducono e fanno riflettere Ringhio sulla necessità del suo impiego. Il Chucky è d’altra parte uno dei giocatori più preziosi a disposizione dell’allenatore. Si vedrà. Infine Insigne. La sua presenza a Verona non si discute nemmeno. Gattuso conta sulla capacità di reazione del capitano e dalla rabbia che Lorenzinho si ritroverà in corpo, dopo due giorni di riflessioni proiettate a cancellare amarezze, delusioni e devastanti supercritiche per nulla pertinenti. La sua risposta la darà sul campo, e così sia.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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