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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Torna o no il Matador? Intanto spunta l'idea di una rielaborata versione della Pizza Cavani"
21.12.2018 12:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un altro e più interessante capitolo, la “Telenovela Cavani” si è riaperta con un nuovo siparietto. Il Matador si è confessato, ha tirato fuori quello che sente dentro: la Cina è vicina e strizza gli occhi all’ex bomber azzurro che traballa, tentato e diviso tra la montagna di soldi del calcio con occhi a mandorla e l’affetto sviscerato per i due suoi marmocchi che nella città in riva al Golfo soffrono per la squadra del cuore e per la lontananza dal loro papy. Si riaccende pure la Torcida napoletana che vive con il batticuore e ansie infinite. Torna o no il Matador? Tutti lì in tormentata e speranzosa attesa. L’amore del bomber per i due little Cavani riapre uno spiraglio in una trattativa mai realmente aperta se non attraverso intenti e propositi del patron che la scorsa estate nel ritiro precampionato di Dimaro chiuse e bloccò il giro di voci con un suo intervento: “Sono io il vostro Cavani…”. Cocente la delusione della gente di fede azzurra ormai definitivamente convinta dello stop arrivato dall’alto e che non se ne sarebbe più parlato. In realtà non era così, giacchè tempo dopo proprio il patron ha riaperto la porta del Napoli in occasione della doppia sfida di Champions con il Psg. Molto chiaro e sintetico il messaggio del patron, più o meno in questi termini: “Napoli è pronta a riaccogliere Cavani ad una condizione: dovrà ridursi lo stipendio”, in tutto ciò un doppio okay da parte di Ancelotti: “Mi piace allenare i grandi giocatori e Cavani è un grande calciatore”, senza riserve il punto di vista del tecnico azzurro che ha espresso il suo totale apprezzamento benedicendo in maniera esplicita l’eventuale trattativa e la bontà dell’operazione: bentornato Cavani! Poi più nulla né in maniera più o meno sommersa o quanto meno non in maniera ufficiale comunque. Ma dietro le quinte si continua a giocare a carte, nel senso che qualcosa si muove, visto che stavolta in forma indiretta l’uruguagio ha inserito Napoli nelle sue osservazioni che scaturiscono da riflessioni personali circa il suo futuro da calciatore e il suo ruolo da padre. Naturalmente il patron azzurro gongola e gongola pure Carletto Ancelotti per una conclusione favorevole di una operazione che non è mai ripartita ma che va avanti nel sommerso del calciomercato, evidentemente per non irritare qualcuna delle parti in causa, tipo il Psg che detiene la proprietà del cartellino del Matador con il contratto in scadenza a giugno 2020 e che sta a guardare. E’ insomma un gioco raffinato che in vari modi viene portato avanti e da cui ognuno vuole trarre il massimo profitto. Adl da parte sua – e l’ha detto – rivorrebbe Cavani in prestito gratuito oppure attraverso una operazione di tutto riguardo. Lo sceicco – fanno sapere invece da Parigi – l’ha sparata grossa, 80 milioni e il Matador torna in azzurro, ma la cosa non sta in cielo né in terra. E naturalmente è suscettibile di ulteriori approfondimenti. Adl intanto sta a guardare e si diverte punzecchiando i napoletani preferendo la “pizza romana” (perché è croccante, sostiene De Laurentiis) alla nostra meravigliosa Margherita “ca pummarola ‘ncoppa”, come amava cantare Aurelio Fierro negli anni ’60. Un parere quello del patron che sta “arruvetanne Napule”, simpaticamente, mentre parecchi pizzaioli partenopei dalla testa ai piedi stanno studiando e preparando una nuova rielaborata versione della “Pizza Cavani”, mica male l’idea!, piacerà anche a De Laurentiis.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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21/12/2024 - 12:10

NAPOLI - Un altro e più interessante capitolo, la “Telenovela Cavani” si è riaperta con un nuovo siparietto. Il Matador si è confessato, ha tirato fuori quello che sente dentro: la Cina è vicina e strizza gli occhi all’ex bomber azzurro che traballa, tentato e diviso tra la montagna di soldi del calcio con occhi a mandorla e l’affetto sviscerato per i due suoi marmocchi che nella città in riva al Golfo soffrono per la squadra del cuore e per la lontananza dal loro papy. Si riaccende pure la Torcida napoletana che vive con il batticuore e ansie infinite. Torna o no il Matador? Tutti lì in tormentata e speranzosa attesa. L’amore del bomber per i due little Cavani riapre uno spiraglio in una trattativa mai realmente aperta se non attraverso intenti e propositi del patron che la scorsa estate nel ritiro precampionato di Dimaro chiuse e bloccò il giro di voci con un suo intervento: “Sono io il vostro Cavani…”. Cocente la delusione della gente di fede azzurra ormai definitivamente convinta dello stop arrivato dall’alto e che non se ne sarebbe più parlato. In realtà non era così, giacchè tempo dopo proprio il patron ha riaperto la porta del Napoli in occasione della doppia sfida di Champions con il Psg. Molto chiaro e sintetico il messaggio del patron, più o meno in questi termini: “Napoli è pronta a riaccogliere Cavani ad una condizione: dovrà ridursi lo stipendio”, in tutto ciò un doppio okay da parte di Ancelotti: “Mi piace allenare i grandi giocatori e Cavani è un grande calciatore”, senza riserve il punto di vista del tecnico azzurro che ha espresso il suo totale apprezzamento benedicendo in maniera esplicita l’eventuale trattativa e la bontà dell’operazione: bentornato Cavani! Poi più nulla né in maniera più o meno sommersa o quanto meno non in maniera ufficiale comunque. Ma dietro le quinte si continua a giocare a carte, nel senso che qualcosa si muove, visto che stavolta in forma indiretta l’uruguagio ha inserito Napoli nelle sue osservazioni che scaturiscono da riflessioni personali circa il suo futuro da calciatore e il suo ruolo da padre. Naturalmente il patron azzurro gongola e gongola pure Carletto Ancelotti per una conclusione favorevole di una operazione che non è mai ripartita ma che va avanti nel sommerso del calciomercato, evidentemente per non irritare qualcuna delle parti in causa, tipo il Psg che detiene la proprietà del cartellino del Matador con il contratto in scadenza a giugno 2020 e che sta a guardare. E’ insomma un gioco raffinato che in vari modi viene portato avanti e da cui ognuno vuole trarre il massimo profitto. Adl da parte sua – e l’ha detto – rivorrebbe Cavani in prestito gratuito oppure attraverso una operazione di tutto riguardo. Lo sceicco – fanno sapere invece da Parigi – l’ha sparata grossa, 80 milioni e il Matador torna in azzurro, ma la cosa non sta in cielo né in terra. E naturalmente è suscettibile di ulteriori approfondimenti. Adl intanto sta a guardare e si diverte punzecchiando i napoletani preferendo la “pizza romana” (perché è croccante, sostiene De Laurentiis) alla nostra meravigliosa Margherita “ca pummarola ‘ncoppa”, come amava cantare Aurelio Fierro negli anni ’60. Un parere quello del patron che sta “arruvetanne Napule”, simpaticamente, mentre parecchi pizzaioli partenopei dalla testa ai piedi stanno studiando e preparando una nuova rielaborata versione della “Pizza Cavani”, mica male l’idea!, piacerà anche a De Laurentiis.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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