NAPOLI - Milik toglie, Milik restituisce. Milik sbaglia, Milik risolve. Da Liverpool a Cagliari, il Napoli passa per Arkadiusz. Chiariamo: diversa era la competizione, diversissimi gli avversari ma il gol, quello, è sempre lo stesso. E lo stesso che lo ha sbagliato ahinoi, è lo stesso che non sbaglia risolvendo una partita stranamente stantia. Ma applichi un ampio turnover può capitare di concedere il fianco, soprattutto nelle ripartenze a giocatori veloci come Farias, comunque ben controllato da un ottimo Ospina. Nel primo tempo si è visto un Napoli atipico con poche palle messe al centro alla ricerca della testa di Milik, in realtà mal servito e spesso apparso defilato e fuori posizione. Partita molto sentita da quelle parti, con il pubblico a spingere dagli spalti e il Napoli in attesa del varco giusto per colpire. Ma dopo la confusione ad inizio partita, nel proseguo il tasso tecnico e la necessità di far punti del Napoli ha indirizzato la partita in maniera differente rispetto al primo tempo. Pronti via nella ripresa e, prima Fabian Ruiz che ha avuto due ghiotte occasioni per portare in vantaggio gli azzurri e poi Milik non riescono a sbloccare il risultato. Ancelotti decide di mettere dentro Mertens, Insigne e Callejon mantenendo al centro dell’attacco anche Milik. Si vede per lunghi sprazzi un Napoli arrembante che dà l’impressione di poter sbloccare da un momento all’altro il risultato e infatti il gol arriva ad inizio recupero grazie a una perla su punizione di Arkadiusz Milik. Vittoria meritata per il Napoli, in grado nonostante le fatiche di Liverpool di stare meglio in campo gestendo la stanchezza dei singoli giocatori con cambi perfetti di Ancelotti. Il secondo posto resta una certezza, mentre per poter sognare altro, il tempo è ancora dalla parte azzurra.