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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Qui Ringhio io..."
15.03.2021 18:42 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un giorno qualche scienziato del calcio ci spiegherà “l’impatto devastante” che avrebbe avuto sul Napoli, Rino Gattuso (magari ha solo colmato un vuoto, e questo è un gran bene). Qualche analista-opinionista, prima o poi, scioglierà gli strani intrecci della parte tecnica con quella societaria (il sistema nervoso di un club che vive di conflittualità). Tuttavia, nel frattempo, il Napoli di Gattuso ha soffiato punti al Milan, agganciato la Roma e ha ridato vigore a tre dibattiti intrecciati, mai spenti nella città divisa dal pro o contro Gattuso. Il primo riguarda la missione societaria: Insigne e compagnia, allenatore compreso, sono in piena corsa per un posto in Champions. Toccherà ai cultori dei risultati dare risposte. Poi c’è l’organico, qualitativo solo per ciò che riguarda Insigne, Zielinski e Mertens, quando questi recupererà in pieno forma e determinazione. Da qui la parola a chi ha pronosticato futuri radiosi (scudetto, Champions e/o Europa League etc.) trasformando auspici in previsioni a prova di matematica. E, infine, la patologia tutta nostra, napoletana e meridionale, di adagiarci nella retorica dell'inganno e dell'abbandono, rifugiandoci nella sterile litania della "colpa degli altri" e nel rivendicazionismo lamentoso. Voce e riflessioni a chi, anziché produrre nuove idee resta impastato da un sudismo di maniera. Ed eccoci a Milan-Napoli. Vittoria che fa seguito a una partita ruvida, ma tenuta per briglia sciolta dagli azzurri (ieri in versione maglia argentina). Avversario, comunque, molto rimaneggiato. Insigne. Koulibaly e Zielinski su tutti (ma anche Politano). Poi continuità di rendimento e un sistema di gioco che può piacere o no, ma c’è. E poi ancora un’altra buona prestazione. Ed eccoci a due finalini. Bakayoko ha rischiato un’altra brutta figura, ma il rigore non c’era. Seconda chiusura di articolo sulla Roma e la protesta sul rinvio di Juve-Napoli. La Lega ha spiegato, carte alla mano, che quanto deliberato fa parte del regolamento. Cara Roma, il movimento calcistico crescerà quando valuterà le decisioni come tali. E non se fanno comodo a questa o a quella bottega.

 

 

Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

15/03/2024 - 18:42

NAPOLI - Un giorno qualche scienziato del calcio ci spiegherà “l’impatto devastante” che avrebbe avuto sul Napoli, Rino Gattuso (magari ha solo colmato un vuoto, e questo è un gran bene). Qualche analista-opinionista, prima o poi, scioglierà gli strani intrecci della parte tecnica con quella societaria (il sistema nervoso di un club che vive di conflittualità). Tuttavia, nel frattempo, il Napoli di Gattuso ha soffiato punti al Milan, agganciato la Roma e ha ridato vigore a tre dibattiti intrecciati, mai spenti nella città divisa dal pro o contro Gattuso. Il primo riguarda la missione societaria: Insigne e compagnia, allenatore compreso, sono in piena corsa per un posto in Champions. Toccherà ai cultori dei risultati dare risposte. Poi c’è l’organico, qualitativo solo per ciò che riguarda Insigne, Zielinski e Mertens, quando questi recupererà in pieno forma e determinazione. Da qui la parola a chi ha pronosticato futuri radiosi (scudetto, Champions e/o Europa League etc.) trasformando auspici in previsioni a prova di matematica. E, infine, la patologia tutta nostra, napoletana e meridionale, di adagiarci nella retorica dell'inganno e dell'abbandono, rifugiandoci nella sterile litania della "colpa degli altri" e nel rivendicazionismo lamentoso. Voce e riflessioni a chi, anziché produrre nuove idee resta impastato da un sudismo di maniera. Ed eccoci a Milan-Napoli. Vittoria che fa seguito a una partita ruvida, ma tenuta per briglia sciolta dagli azzurri (ieri in versione maglia argentina). Avversario, comunque, molto rimaneggiato. Insigne. Koulibaly e Zielinski su tutti (ma anche Politano). Poi continuità di rendimento e un sistema di gioco che può piacere o no, ma c’è. E poi ancora un’altra buona prestazione. Ed eccoci a due finalini. Bakayoko ha rischiato un’altra brutta figura, ma il rigore non c’era. Seconda chiusura di articolo sulla Roma e la protesta sul rinvio di Juve-Napoli. La Lega ha spiegato, carte alla mano, che quanto deliberato fa parte del regolamento. Cara Roma, il movimento calcistico crescerà quando valuterà le decisioni come tali. E non se fanno comodo a questa o a quella bottega.

 

 

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