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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Grandi chance e piccole partite"
20.07.2020 22:44 di Napoli Magazine

NAPOLI - La vittoria sull’Udinese (quel gran gesto di Politano, struggente parabola che ha regalato il killer-gol) mette un bel frego di “bianchetto” sulla partita dormiente, per gioco, ma non per avversario (complimenti all’Udinese). Brutture a parte (il Napoli becca quasi sempre una rete al passivo), il match indolente di ieri é pure figlio della zona grigia, altrimenti detta: assenza di obiettivi. Tuttavia l’obiettivo Champions-Barcellona esiste e lotta insieme con noi. Si avvicina e sarebbe paradossale arrivarci svagati e con gli infradito ai piedi. La considerazione più saggia su questo tempo di attese e di test (singoli e di squadra) l’ha fatta Rino Gattuso: le possibilità (Barcellona e altro ndr) del Napoli e di molti dei ragazzi esistono, c’è solo la paura di sprecarle. E vale per ognuno. Vale per le ambizioni e le desiderate della gente del Napoli. Vale soprattutto per chi resterà e vestirà l’azzurro, e forse ancor di più per lo stesso Gattuso. Se ciò non fosse chiaro, si correrebbe il serio rischio di sacrificare quanto di buono é stato costruito in questo anno difficile, mettendo da parte l’altare degli “ismi”. I personalismi, gli isterismi, i pessimismi e molto altro ancora. Il Napoli post lockdown viaggia a velocità da scudetto: sei vittorie, due pareggi e una sconfitta, quella contro l’Atalanta. Già, il paradigmatico 0-2, rappresenta l’unico mezzo passo falso, la sola ricaduta nei difetti ante-coronavirus. Non è tutto, dalla ripresa del campionato il Napoli risulta essere tra le squadre che hanno realizzato numeri imperiali che stridono con il passato recente: i trascorsi grigi e, ormai, incombenti nella memoria di tutti. E il futuro? Beh quello é legato a come il Napoli ridisegnerà il proprio attacco. Insigne, Callejon, Politano, Milik raramente hanno segnato tanto da guarire dall’immunodeficienza realizzativa. Insomma, per le tante occasioni create anche ieri , servono i gol: quelli di una punta da 25 centri ed esterni e mezzali in doppia cifra. Se futuro proprio dev’essere, tanto vale sia soprattutto questo.

 

 

Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Grandi chance e piccole partite"

di Napoli Magazine

20/07/2024 - 22:44

NAPOLI - La vittoria sull’Udinese (quel gran gesto di Politano, struggente parabola che ha regalato il killer-gol) mette un bel frego di “bianchetto” sulla partita dormiente, per gioco, ma non per avversario (complimenti all’Udinese). Brutture a parte (il Napoli becca quasi sempre una rete al passivo), il match indolente di ieri é pure figlio della zona grigia, altrimenti detta: assenza di obiettivi. Tuttavia l’obiettivo Champions-Barcellona esiste e lotta insieme con noi. Si avvicina e sarebbe paradossale arrivarci svagati e con gli infradito ai piedi. La considerazione più saggia su questo tempo di attese e di test (singoli e di squadra) l’ha fatta Rino Gattuso: le possibilità (Barcellona e altro ndr) del Napoli e di molti dei ragazzi esistono, c’è solo la paura di sprecarle. E vale per ognuno. Vale per le ambizioni e le desiderate della gente del Napoli. Vale soprattutto per chi resterà e vestirà l’azzurro, e forse ancor di più per lo stesso Gattuso. Se ciò non fosse chiaro, si correrebbe il serio rischio di sacrificare quanto di buono é stato costruito in questo anno difficile, mettendo da parte l’altare degli “ismi”. I personalismi, gli isterismi, i pessimismi e molto altro ancora. Il Napoli post lockdown viaggia a velocità da scudetto: sei vittorie, due pareggi e una sconfitta, quella contro l’Atalanta. Già, il paradigmatico 0-2, rappresenta l’unico mezzo passo falso, la sola ricaduta nei difetti ante-coronavirus. Non è tutto, dalla ripresa del campionato il Napoli risulta essere tra le squadre che hanno realizzato numeri imperiali che stridono con il passato recente: i trascorsi grigi e, ormai, incombenti nella memoria di tutti. E il futuro? Beh quello é legato a come il Napoli ridisegnerà il proprio attacco. Insigne, Callejon, Politano, Milik raramente hanno segnato tanto da guarire dall’immunodeficienza realizzativa. Insomma, per le tante occasioni create anche ieri , servono i gol: quelli di una punta da 25 centri ed esterni e mezzali in doppia cifra. Se futuro proprio dev’essere, tanto vale sia soprattutto questo.

 

 

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