NAPOLI - "La leggenda di Diego Armando Maradona prende forma il mattino del 30 Ottobre 1960 in un barrìo di Buenos Aires. Per il piccolo Diego il calcio non rappresenta soltanto uno sport, una distrazione dalla povertà. È qualcosa di più, una porta sul suo futuro, un trampolino di lancio verso il suo più grande obiettivo. Da quei primi calci al pallone non ha mai più conosciuto limiti, abbattendo tutti gli ostacoli che si ponevano davanti alla sua strada. Arriva in Europa già con il soprannome di “Pibe de Oro” - “Il Ragazzo d’Oro”, il suo calcio è arte in movimento, tanto che a Barcellona lo soprannomineranno Diego Armando Mozart Maraviglia Maradona. Ma come tutti i calciatori dell’America Latina, Diego è legatissimo alla sua famiglia e alle sue origini, al calore della sua gente. Un calore che in blaugrana Diego non sente. È il momento per lui di fare un altro passo in avanti. Il momento di consacrarsi ulteriormente affrontando un’altra grande sfida. Quel momento arriva il 5 Luglio 1984. Il calore tanto ricercato in Spagna gli piomba tutto addosso in un mezzogiorno d’estate: ci sono 70000 mila persone al San Paolo ad urlare il suo nome. Il miglior calciatore al mondo è del Napoli. Inizia qui la leggenda del D10S di Napoli. Un sogno divenuto realtà agli occhi dei tifosi che adesso non si pongono limiti, limiti che neanche Maradona si pone. Maradona porta l’eco della parola Napoli a risuonare nel calcio internazionale, proietta la squadra ad altre altezze, scuotendola dalle radici fino a raggiungere, per la prima volta nella sua storia, il tetto d’Italia nel 1987. La storia del Napoli di Maradona è costellata di successi: 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. Ma spesso il genio vive di pari passo con la sregolatezza. Ed una sera del 17 marzo 1991 quella sregolatezza si abbatte su di lui con violenza in seguito ad un controllo, che interrompe definitivamente la storia di Maradona al Napoli. La città l'aveva perdonato prima ancora che fosse lui a condannarsi. L'amore della gente nei suoi confronti non si è mai spento: sotto il Vesuvio lui è ancora Diego, il ragazzo che ha portato il Napoli ai vertici d’Europa". E' l'omaggio che la Lega Serie A ha fatto a Diego Armando Maradona sui social.
di Napoli Magazine
11/04/2020 - 17:04
NAPOLI - "La leggenda di Diego Armando Maradona prende forma il mattino del 30 Ottobre 1960 in un barrìo di Buenos Aires. Per il piccolo Diego il calcio non rappresenta soltanto uno sport, una distrazione dalla povertà. È qualcosa di più, una porta sul suo futuro, un trampolino di lancio verso il suo più grande obiettivo. Da quei primi calci al pallone non ha mai più conosciuto limiti, abbattendo tutti gli ostacoli che si ponevano davanti alla sua strada. Arriva in Europa già con il soprannome di “Pibe de Oro” - “Il Ragazzo d’Oro”, il suo calcio è arte in movimento, tanto che a Barcellona lo soprannomineranno Diego Armando Mozart Maraviglia Maradona. Ma come tutti i calciatori dell’America Latina, Diego è legatissimo alla sua famiglia e alle sue origini, al calore della sua gente. Un calore che in blaugrana Diego non sente. È il momento per lui di fare un altro passo in avanti. Il momento di consacrarsi ulteriormente affrontando un’altra grande sfida. Quel momento arriva il 5 Luglio 1984. Il calore tanto ricercato in Spagna gli piomba tutto addosso in un mezzogiorno d’estate: ci sono 70000 mila persone al San Paolo ad urlare il suo nome. Il miglior calciatore al mondo è del Napoli. Inizia qui la leggenda del D10S di Napoli. Un sogno divenuto realtà agli occhi dei tifosi che adesso non si pongono limiti, limiti che neanche Maradona si pone. Maradona porta l’eco della parola Napoli a risuonare nel calcio internazionale, proietta la squadra ad altre altezze, scuotendola dalle radici fino a raggiungere, per la prima volta nella sua storia, il tetto d’Italia nel 1987. La storia del Napoli di Maradona è costellata di successi: 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. Ma spesso il genio vive di pari passo con la sregolatezza. Ed una sera del 17 marzo 1991 quella sregolatezza si abbatte su di lui con violenza in seguito ad un controllo, che interrompe definitivamente la storia di Maradona al Napoli. La città l'aveva perdonato prima ancora che fosse lui a condannarsi. L'amore della gente nei suoi confronti non si è mai spento: sotto il Vesuvio lui è ancora Diego, il ragazzo che ha portato il Napoli ai vertici d’Europa". E' l'omaggio che la Lega Serie A ha fatto a Diego Armando Maradona sui social.