L'Angolo
L'EX PRESIDENTE - Ferlaino: "Maradona non avrebbe mai accettato di andare alla Juve, Diego era unico, Sarri uno qualunque"
18.06.2019 10:50 di Napoli Magazine Fonte: Giovanni Annunziata per il Roma

NAPOLI - La notizia era oramai nell’aria da un po’ di tempo, ma domenica è arrivata l’ufficialità: Maurizio Sarri la prossima stagione sarà l’allenatore della Juventus. Nel pomeriggio c’è stato il comunicato ufficiale da parte del Chelsea che comunicava l’addio dell’ormai ex coach del club inglese e, contemporaneamente, i bianconeri ne annunciavano l’arrivo nella loro “scuderia”. Nonostante fosse notizia risaputa da oramai un po’ di tempo il mondo napoletano un po’ sperava ancora potesse cambiare qualcosa o almeno ancora non riusciva a realizzare quanto stesse accadendo. Lo si è notato ieri, quando c’è stata una vera e propria rivolta nei confronti di Maurizio Sarri. Rimossa la sua targa a Bagnoli, sciolto il famosissimo movimento Sarrismo – Gioia e Rivoluzione, partita anche l’iniziativa di modificare il documentario sul Sarrismo di Massimiliano Gallo. Insomma, l’approdo di Sarri in bianconero è stato un colpo veramente duro. Mentre fino a qualche giorno fa i napoletani fingevano indifferenza, ieri è crollato un mito, un simbolo che ha rappresentato a lungo la lotta contro il club più ricco ed importante, l’azienda mostruosa da sconfiggere. Lo stesso neoallenatore della Juventus è stato messo allo stesso livello di un certo Diego Armando Maradona. Paragone non da poco, ma le emozioni che ha saputo regalare sono quelle. L’obiettivo di affrontare la Juventus ha contraddistinto entrambi, ma ecco che qui emerge la differenza abissale tra i due. Il Pibe De Oro rivelava: «Agnelli mi chiamava in continuazione promettendo cifre stratosferiche. Mi disse che aveva offerto 100 miliardi a Ferlaino e di scrivere io la cifra che avrei voluto percepire. Gli risposi che non avrei mai potuto fare un affronto del genere ai napoletani perché mi sono sempre sentito uno di loro, non avrei mai potuto indossare in Italia un'altra maglia se non quella azzurra». Di questa possibilità di trasferimento di Maradona alla Juve ha parlato con noi Corrado Ferlaino. Lo storico presidente del Napoli è chiaro: «Il passaggio di Diego in bianconero è sempre stata una cosa impensabile perché prima c’era un altro calcio, c’erano altri valori e quindi un trasferimento del genere sarebbe stato incredibile, ma poi Maradona non avrebbe mai accettato di andare alla Juventus. Non può mai nascere un discorso a riguardo, Diego non avrebbe mai fatto un torto del genere ai napoletani e neanche a sé stesso, essendo uno di noi». Ciò che ha infastidito probabilmente il popolo napoletano oggi è la mancanza di coerenza che avrebbe mostrato Sarri, in seguito alle dichiarazioni quando era sulla panchina azzurra. Emblematico quel «Per avere un rigore bisogna fare le maglie a righe», ma una domanda sorge spontanea? Come reagirà il “caro Comandante” quando sentirà i cori antinapoletani piovere dagli spalti dell’Allianz Stadium? Farà come il suo collega Allegri dicendo di non esser riuscito a sentire? Allora è proprio vero: come dice Ferlaino il calcio dei suoi tempi oggi non c’è più. Non bisogna aspettarsi fedeltà, né tantomeno illudersi per qualche parola. Tifosi adottivi come Maradona non ne nasceranno più. E lo stesso ex presidente del Napoli conclude così: «Tra Sarri e Maradona c’è una differenza abissale, già partendo dal fatto che Diego era unico, il numero uno, mentre Sarri è un uomo qualunque».

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18/06/2024 - 10:50

NAPOLI - La notizia era oramai nell’aria da un po’ di tempo, ma domenica è arrivata l’ufficialità: Maurizio Sarri la prossima stagione sarà l’allenatore della Juventus. Nel pomeriggio c’è stato il comunicato ufficiale da parte del Chelsea che comunicava l’addio dell’ormai ex coach del club inglese e, contemporaneamente, i bianconeri ne annunciavano l’arrivo nella loro “scuderia”. Nonostante fosse notizia risaputa da oramai un po’ di tempo il mondo napoletano un po’ sperava ancora potesse cambiare qualcosa o almeno ancora non riusciva a realizzare quanto stesse accadendo. Lo si è notato ieri, quando c’è stata una vera e propria rivolta nei confronti di Maurizio Sarri. Rimossa la sua targa a Bagnoli, sciolto il famosissimo movimento Sarrismo – Gioia e Rivoluzione, partita anche l’iniziativa di modificare il documentario sul Sarrismo di Massimiliano Gallo. Insomma, l’approdo di Sarri in bianconero è stato un colpo veramente duro. Mentre fino a qualche giorno fa i napoletani fingevano indifferenza, ieri è crollato un mito, un simbolo che ha rappresentato a lungo la lotta contro il club più ricco ed importante, l’azienda mostruosa da sconfiggere. Lo stesso neoallenatore della Juventus è stato messo allo stesso livello di un certo Diego Armando Maradona. Paragone non da poco, ma le emozioni che ha saputo regalare sono quelle. L’obiettivo di affrontare la Juventus ha contraddistinto entrambi, ma ecco che qui emerge la differenza abissale tra i due. Il Pibe De Oro rivelava: «Agnelli mi chiamava in continuazione promettendo cifre stratosferiche. Mi disse che aveva offerto 100 miliardi a Ferlaino e di scrivere io la cifra che avrei voluto percepire. Gli risposi che non avrei mai potuto fare un affronto del genere ai napoletani perché mi sono sempre sentito uno di loro, non avrei mai potuto indossare in Italia un'altra maglia se non quella azzurra». Di questa possibilità di trasferimento di Maradona alla Juve ha parlato con noi Corrado Ferlaino. Lo storico presidente del Napoli è chiaro: «Il passaggio di Diego in bianconero è sempre stata una cosa impensabile perché prima c’era un altro calcio, c’erano altri valori e quindi un trasferimento del genere sarebbe stato incredibile, ma poi Maradona non avrebbe mai accettato di andare alla Juventus. Non può mai nascere un discorso a riguardo, Diego non avrebbe mai fatto un torto del genere ai napoletani e neanche a sé stesso, essendo uno di noi». Ciò che ha infastidito probabilmente il popolo napoletano oggi è la mancanza di coerenza che avrebbe mostrato Sarri, in seguito alle dichiarazioni quando era sulla panchina azzurra. Emblematico quel «Per avere un rigore bisogna fare le maglie a righe», ma una domanda sorge spontanea? Come reagirà il “caro Comandante” quando sentirà i cori antinapoletani piovere dagli spalti dell’Allianz Stadium? Farà come il suo collega Allegri dicendo di non esser riuscito a sentire? Allora è proprio vero: come dice Ferlaino il calcio dei suoi tempi oggi non c’è più. Non bisogna aspettarsi fedeltà, né tantomeno illudersi per qualche parola. Tifosi adottivi come Maradona non ne nasceranno più. E lo stesso ex presidente del Napoli conclude così: «Tra Sarri e Maradona c’è una differenza abissale, già partendo dal fatto che Diego era unico, il numero uno, mentre Sarri è un uomo qualunque».

Fonte: Giovanni Annunziata per il Roma