L'Angolo
ON AIR - Ursino: "Napoli? Manna ha già in mente i giocatori da prendere"
24.05.2024 14:36 di Napoli Magazine

NAPOLI - A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Ursino, direttore sportivo.

Si aspettava questo exploit dell’Atalanta di Gasperini? Gian Piero è uno di quei tecnici che ha lasciato la sua impronta nel calcio italiano.

“Sono d’accordo, e lo dico da tempo. L’ho avuto per tre anni, è un uomo straordinario, un allenatore che, anche se non avesse vinto l’Europa League, sarebbe rimasto importante. Cambia in continuazione, basti pensare a come migliora i giocatori, come migliora la squadra. Ieri sera è stata una goduria, una goduria. Per tutti gli amanti del calcio, vedere l’Atalanta giocare in quella maniera… Le squadre di Gasperini sono l’ideale per giocare nei palcoscenici europei. Che sia in casa o in trasferta, non c’è nessun problema. Quando c’era lui, ce la giocavamo sempre con tutti, ed era una cosa bellissima”.

Cosa l’ha spinta a sceglierlo al Crotone?

“L’avevo visto in Primavera. Siccome avevamo un ottimo rapporto con la Juventus, specialmente con Franco Ceravolo, lui ci fece il nome del Gasp. Dato che lo conoscevo e l’avevo già osservato, non c’è stato nessun problema. È arrivato a Crotone, senza staff. Gli abbiamo dato noi lo staff, tra cui Mimmo Borrelli, il preparatore che oggi è a Bergamo. In quei tre anni, abbiamo avuto un rapporto straordinario. C’è stima reciproca, si fidava di me ciecamente. Qualsiasi giocatore prendevamo, era contento. Non c’è mai stata una volta in cui si fosse lamentato. Disputammo tre campionati straordinari”.

Gasperini è un allenatore che si adatta a lavorare con persone diverse nel suo staff?

“Lui ha il suo staff. Si porta sempre i propri uomini. Gasperini è uno che vuole guardare tutto, anche la preparazione come è fatta. È giusto, con Mimmo va molto d’accordo”.

Il Gasp potrebbe davvero lasciare da vincente l’Atalanta?

“E’ una domanda molto difficile. Ancora non l’ho sentito. Siccome sono abituato a non disturbare, gli ho mandato solo un messaggio. Dunque, non saprei. È un tecnico molto passionale. Le persone non sanno che carattere ha Gian Piero. Per quanto riguarda questa scelta, sono sicuro non ci stia dormendo la notte. È una grandissima occasione, anche se l’Atalanta è una grandissima squadra. Dopo otto anni, non so cosa abbia in mente”.

L’incontro con Percassi potrebbe essere decisivo? Se gli venissero date garanzie, potrebbe decidere di rimanere?

“Anche questo è un discorso giusto. Tuttavia, anche il Bologna ha offerto il mondo a Thiago Motta ma, dato che aveva già deciso di andarsene, lo ha fatto. Se Gasperini ha già deciso di andare al Napoli, lui andrà via”.

Come dovrà muoversi un direttore sportivo in una ricostruzione come quella che impegnerà Manna?

“Premesso che il Napoli ha preso un ottimo direttore sportivo, Manna è uno che ha già in mente i giocatori da prendere in base all’allenatore che siederà sulla panchina. Siccome leggo che la prima scelta sarebbe Gasperini, Manna avrà già in mente i calciatori e quali dovrebbero essere i rinforzi. Lo stesso vale per Antonio Conte. D’altronde, tutti i nomi fatti per la panchina del Napoli sono ottimi allenatori, compresi Pioli e Italiano. Casting? Sono sicuro che nei prossimi giorni il Napoli finalizzerà il discorso relativo alla guida tecnica”.

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24/05/2024 - 14:36

NAPOLI - A “1 Football Club”, su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Ursino, direttore sportivo.

Si aspettava questo exploit dell’Atalanta di Gasperini? Gian Piero è uno di quei tecnici che ha lasciato la sua impronta nel calcio italiano.

“Sono d’accordo, e lo dico da tempo. L’ho avuto per tre anni, è un uomo straordinario, un allenatore che, anche se non avesse vinto l’Europa League, sarebbe rimasto importante. Cambia in continuazione, basti pensare a come migliora i giocatori, come migliora la squadra. Ieri sera è stata una goduria, una goduria. Per tutti gli amanti del calcio, vedere l’Atalanta giocare in quella maniera… Le squadre di Gasperini sono l’ideale per giocare nei palcoscenici europei. Che sia in casa o in trasferta, non c’è nessun problema. Quando c’era lui, ce la giocavamo sempre con tutti, ed era una cosa bellissima”.

Cosa l’ha spinta a sceglierlo al Crotone?

“L’avevo visto in Primavera. Siccome avevamo un ottimo rapporto con la Juventus, specialmente con Franco Ceravolo, lui ci fece il nome del Gasp. Dato che lo conoscevo e l’avevo già osservato, non c’è stato nessun problema. È arrivato a Crotone, senza staff. Gli abbiamo dato noi lo staff, tra cui Mimmo Borrelli, il preparatore che oggi è a Bergamo. In quei tre anni, abbiamo avuto un rapporto straordinario. C’è stima reciproca, si fidava di me ciecamente. Qualsiasi giocatore prendevamo, era contento. Non c’è mai stata una volta in cui si fosse lamentato. Disputammo tre campionati straordinari”.

Gasperini è un allenatore che si adatta a lavorare con persone diverse nel suo staff?

“Lui ha il suo staff. Si porta sempre i propri uomini. Gasperini è uno che vuole guardare tutto, anche la preparazione come è fatta. È giusto, con Mimmo va molto d’accordo”.

Il Gasp potrebbe davvero lasciare da vincente l’Atalanta?

“E’ una domanda molto difficile. Ancora non l’ho sentito. Siccome sono abituato a non disturbare, gli ho mandato solo un messaggio. Dunque, non saprei. È un tecnico molto passionale. Le persone non sanno che carattere ha Gian Piero. Per quanto riguarda questa scelta, sono sicuro non ci stia dormendo la notte. È una grandissima occasione, anche se l’Atalanta è una grandissima squadra. Dopo otto anni, non so cosa abbia in mente”.

L’incontro con Percassi potrebbe essere decisivo? Se gli venissero date garanzie, potrebbe decidere di rimanere?

“Anche questo è un discorso giusto. Tuttavia, anche il Bologna ha offerto il mondo a Thiago Motta ma, dato che aveva già deciso di andarsene, lo ha fatto. Se Gasperini ha già deciso di andare al Napoli, lui andrà via”.

Come dovrà muoversi un direttore sportivo in una ricostruzione come quella che impegnerà Manna?

“Premesso che il Napoli ha preso un ottimo direttore sportivo, Manna è uno che ha già in mente i giocatori da prendere in base all’allenatore che siederà sulla panchina. Siccome leggo che la prima scelta sarebbe Gasperini, Manna avrà già in mente i calciatori e quali dovrebbero essere i rinforzi. Lo stesso vale per Antonio Conte. D’altronde, tutti i nomi fatti per la panchina del Napoli sono ottimi allenatori, compresi Pioli e Italiano. Casting? Sono sicuro che nei prossimi giorni il Napoli finalizzerà il discorso relativo alla guida tecnica”.