L'Editoriale
Calcio, Napoli, Mazzarri: "Abbiamo sofferto piu' con il Chievo..."
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine Fonte: Radio Marte/Sito Ufficiale del Napoli
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Castelvolturno - Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Brescia: “In linea di massima confermo quelli di Milano. Sono i giocatori che hanno più esperienza e sono affidabili. A volte, ovviamente, sono stanchi a loro e possono fare prestazioni al di sotto delle loro possibilità come è successo a Milano. Voglio ricordare che noi abbiamo perso sei punti con il Chievo. Per assurdo loro ci hanno messo più in difficoltà del Milan. Non abbiamo avuto il solito atteggiamento. La prestazione è stata ancora peggiore, Moscardelli ha sbloccato il risultato su azione, il Milan, invece, ha segnato il 2-0 soltanto a quindici minuti dalla fine. Abbiamo sofferto più contro la squadra di Pioli, quindi i miei giocatori sono pronti e io sono relativamente sicuro, c’è stato qualche giorno in più anche per prepararsi”. Mascara scalpita: “E’ arrivato per ultimo, si è messo al servizio della squadra. Ho possibilità anche di fare altre scelte, dipenderà anche da cosa farà il Brescia. Noi dobbiamo cercare di non cadere nell’imbuto che loro potranno creare. Sto pensando a diverse soluzioni e una di queste prevede Mascara sia dall’inizio che a gara in corsa. Sono coerente e predico equilibrio e per una partita sottotono non si butta tutto a mare. L’ambiente vive sui risultati, una sconfitta per 3-0 viene considerata un disastro. Un allenatore sa benissimo che un episodio può cambiare l’aspetto di una partita. Non cambio di sicuro modo di pensare, non è una disfatta”. Il San Paolo può essere un alleato prezioso: “Mi auguro sia un fattore importante. Chiedo alla gente di darci una mano fino al 95’. I nostri giocatori vanno aiutati. I tifosi se la prendano con me e lascino stare i giocatori, le scelte le faccio io. Quindi le eventuali critiche sono tutte per me. In casa non sarà facile. Gargano? E’ umano anche lui e può sbagliare. Per me è indispensabile, se alla gente non va bene, ripeto, se la prendano pure con me. E’ utilissimo per il nostro gioco e poi mi piace come uomo, pensa sempre alla squadra. Oramai tutti ci rispettano, basta vedere il Milan come ci ha affrontato. Ci sarà anche da soffrire perché a volte non riusciremo ad esprimere il nostro gioco. Mancano 11 finali e cerchiamo di vincerne il più possibile”. Il Brescia è un avversario temibile: “Abbiamo grande rispetto, l’organico è buono. Non c’è quel divario tra le piccole e le grandi. Alcuni dicono che il campionato è regredito, io la penso in maniera opposta. Secondo me, è migliorato. Ogni partita va presa con le molle. In Spagna ci sono solo tre o quattro squadre al vertice”. Mazzarri non parla più di episodi arbitrali: “Ho avuto tempo di riflettere, non voglio parlare più di nulla. Mi viene in mente Pirandello, del così è se vi pare. Qualsiasi cosa possa dire in maniera costruttiva, può venire strumentalizzata. Parlo solo del rendimento della mia squadra”. Ruiz si sta integrando: “Con il Villarreal ha fatto una grande partita, sarà utile quando lo chiamerò in causa”. Cavani ha avuto tempo di rifiatare: “Forse se avesse giocato tutta la partita a Villarreal, sarebbe stato ancora più in forma – sorride in maniera polemica – se l’ho fatto riposare, è stata per una mia scelta. Se domani lo farò giocare, vuol dire che lo reputo in buona condizione. Bisogna mettersi d’accordo. Se gioca si dice che lo fa troppo, se va in panchina, doveva stare in campo. Con il senno di poi è tutto più facile. Forse con lui in campo, il Napoli non avrebbe fatto quella bella partita al Madrigal. Siamo stati condannati solo dalla sfortuna e dall’imprecisione. L’assenza di Lavezzi? Ha detto bene Cannavaro, possiamo vincere anche senza di lui. Ovviamente per me è importante, altrimenti non sarebbe un titolarissimo. Se non c’è, bisogna ovviare alla sua assenza. Non ho voluto i giocatori a gennaio? Ma sapete quanti siamo? Io vorrei sempre i migliori giocatori del mondo, ma più di 22 non servono”. Del terzo posto, Mazzarri non parla: “Per noi non cambia nulla. Andiamo avanti una partita alla volta. Lo scudetto? La matematica non è un’opinione e può succedere di tutto ancora. Bisognerebbe che tutti i grandi club si trovassero d’accordo. Se Galliani ha detto che siamo in corsa va bene così. Comunque anche Roma e Juve possono risalire anche perché gli episodi condizionano i risultati. Dal primo al decimo posto, può succedere di tutto. La squadra sta bene, ho solo corretto gli errori commessi a San Siro, non ho detto altro. Se giochiamo da Napoli, mettiamo in difficoltà chiunque”. Su Juve-Milan non parla: “Non la vedrò, facciamo la corsa su noi stessi. Tutti e due non possono vincere, già questo è importante”.



"Undici finali, a cominciare da domenica". Walter Mazzarri ricomincia da dove ha lasciato, ovvero dal Napoli straordinario che sta interpretando una stagione esaltante. Il tecnico azzurro guarda solo al futuro e carica l'ambiente in vista di tre mesi cruciali...



Mister, che Napoli vedremo in questo primo match di marzo?



"A oggi vi dico che per sommi capi confermo la squadra di Milano. Metterò in campo i giocatori che a mio parere mi danno in questo momento maggiore affidamento ed hanno maggiore esperienza. Sono coerente e voglio equilibrio, sia da parte mia che dell'ambiente. A San Siro si è perso, ci può stare. Adesso si guarda avanti. Ci sarà da combattere e anche soffrire magari, ma punteremo a vincere quante più gare sarà possibile. Mi interessa solo questa mentalità".



Come ha analizzato la partita di San Siro?



"Serenamente. Sto in questo ambiente da troppo tempo per non capire che ci sono partite che possono decidersi per episodi. Il tre a zero di Milano non è spiegabile se non con lo sviluppo degli episodi. Voglio ricordare che ad un quarto d'ora dalla fine il Milan su azione non aveva fatto granché. Non mi metto a fare processi per una sconfitta, nè intendo buttare nessuno a mare. Anche a Chievo abbiamo perso, e ritengo ancor più nettamente di Milano. E ci siamo rialzati alla grande. Per questo sono fiducioso per futuro e ho grande considerazione del mio gruppo. A volte possono capitare partite affrontate al di sotto delle nostre possibilità. Siamo umani non macchine, può succedere di non avere la stessa adrenalina o la carica nervosa e fisica. Ma domani tutti insieme riprenderemo. I ragazzi adesso sono pronti ed io sono sicuro che faremo una grande prestazione".



Che Brescia si attende?



"Ormai mi aspetto tutte le stesse partite al San Paolo. Qui son venute tutte a difendersi e chiudersi dietro, dalla prima all'ultima squadra indistintamente. Tutti gli avversari che arrivano sul nostro campo hanno sempre avuto lo stesso atteggiamento e questo significa che ci temono e ci rispettano. Anche domani sarà così. Noi dovremo essere bravi a non cadere nell'imbuto del Brescia. Tra l'altro loro hanno una rosa con individualità di valore. Ma ogni partita sarà una battaglia sportiva da qui alla fine. Per me questo è il campionato più intenso ed equilibrato degli ultimi anni e considero questa non una connotazione sminuente, anzi ritengo che il livello del nostro calcio si stia livellando verso l'alto. Non c'è grande divario tecnico tra le squadre di alta e bassa classifica. Bisogna giocarserla con tutti, partita dopo partita"



Chi sostituirà Lavezzi: confermerà Mascara?



"Sto pensando a varie soluzioni e tra queste c'è anche Mascara dall'inizio o a gara in corso. Abbiamo avuto giorni per prepararci e sto valutando tutto con attenzione. Mascara è arrivato per ultimo e si è messo al servizio della squadra con grande dedizione. Chiunque giocherà domani, la chiave sarà quella di aggirare la loro difesa. Abbiamo tanto rispetto del Brescia e mi aspetto dai ragazzi una prestazione all'altezza del Napoli che conosciamo. Sono convinto e fiducioso".



Cambia qualcosa in chiave ambizioni dopo Milano?



"Noi abbiamo sempre lo stesso obiettivo, che è quello della crescita. Non mi piace guardarmi dietro, anche perché un allenatore come me che è da anni in questo mondo, sa che un episodio può cambiare una partita. Adesso si prosegue puntando avanti e pensando una gara per volta. La matematica non è un'opinione: può succedere di tutto. Dal primo al decimo posto il discorso è aperto. Io ho solo un'idea in testa, ovvero che se giochiamo da Napoli possiamo competere con chiunque".



Si è parlato tanto di sudditanza in questi giorni...



"Allora, voglio chiarire che io da oggi in poi non commenterò più episodi arbitrali. Anche perché non voglio che le mie parole vengano strumentalizzate, come è già capitato. In questi giorni ho avuto modo di riflettere e le mie considerazioni me le tengo per me. Mi è venuto in mente Pirandello con il suo "così è se vi pare". Per questo da adesso in poi io penserò esclusivamente al campo, come ho sempre fatto, e tutta la mia energia sarà concentrata sulla squadra. La cosa più bella per me è allenare i miei giocatori. E mi dedicherò solo a questo. Per me è un vero piacere perché questi ragazzi danno l'anima".



Sarà determinante il fattore San Paolo in questo scorcio di calendario...



"Ne siamo coscienti, sul nostro campo dovremo e vogliamo ottenere il massimo. Per questo chiedo ai tifosi e a tutto l'ambiente di sostenerci, starci vicini, come è sempre successo. Ci sarà da lottare, ma mancano undici finali e noi vogliamo vincere il più possibile. Voglio che tutti siano pronti a questo e chiedo alla nostra gente di aiutare e spingere i giocatori fino al novantacinquesimo. Chi ha qualcosa da dire eventualmente lo faccia dopo la partita e parli con me, perché sono io a fare le scelte e dare fiducia a coloro che vanno in campo. Il San Paolo ci deve incoraggiare, dare entusiasmo e forza. Questo deve essere lo spirito affinchè il nostro campo sia l'arma in più. Il San Paolo sarà il nostro valore aggiunto grazie al quale possiamo raggiungere traguardi importanti".


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Castelvolturno - Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con il Brescia: “In linea di massima confermo quelli di Milano. Sono i giocatori che hanno più esperienza e sono affidabili. A volte, ovviamente, sono stanchi a loro e possono fare prestazioni al di sotto delle loro possibilità come è successo a Milano. Voglio ricordare che noi abbiamo perso sei punti con il Chievo. Per assurdo loro ci hanno messo più in difficoltà del Milan. Non abbiamo avuto il solito atteggiamento. La prestazione è stata ancora peggiore, Moscardelli ha sbloccato il risultato su azione, il Milan, invece, ha segnato il 2-0 soltanto a quindici minuti dalla fine. Abbiamo sofferto più contro la squadra di Pioli, quindi i miei giocatori sono pronti e io sono relativamente sicuro, c’è stato qualche giorno in più anche per prepararsi”. Mascara scalpita: “E’ arrivato per ultimo, si è messo al servizio della squadra. Ho possibilità anche di fare altre scelte, dipenderà anche da cosa farà il Brescia. Noi dobbiamo cercare di non cadere nell’imbuto che loro potranno creare. Sto pensando a diverse soluzioni e una di queste prevede Mascara sia dall’inizio che a gara in corsa. Sono coerente e predico equilibrio e per una partita sottotono non si butta tutto a mare. L’ambiente vive sui risultati, una sconfitta per 3-0 viene considerata un disastro. Un allenatore sa benissimo che un episodio può cambiare l’aspetto di una partita. Non cambio di sicuro modo di pensare, non è una disfatta”. Il San Paolo può essere un alleato prezioso: “Mi auguro sia un fattore importante. Chiedo alla gente di darci una mano fino al 95’. I nostri giocatori vanno aiutati. I tifosi se la prendano con me e lascino stare i giocatori, le scelte le faccio io. Quindi le eventuali critiche sono tutte per me. In casa non sarà facile. Gargano? E’ umano anche lui e può sbagliare. Per me è indispensabile, se alla gente non va bene, ripeto, se la prendano pure con me. E’ utilissimo per il nostro gioco e poi mi piace come uomo, pensa sempre alla squadra. Oramai tutti ci rispettano, basta vedere il Milan come ci ha affrontato. Ci sarà anche da soffrire perché a volte non riusciremo ad esprimere il nostro gioco. Mancano 11 finali e cerchiamo di vincerne il più possibile”. Il Brescia è un avversario temibile: “Abbiamo grande rispetto, l’organico è buono. Non c’è quel divario tra le piccole e le grandi. Alcuni dicono che il campionato è regredito, io la penso in maniera opposta. Secondo me, è migliorato. Ogni partita va presa con le molle. In Spagna ci sono solo tre o quattro squadre al vertice”. Mazzarri non parla più di episodi arbitrali: “Ho avuto tempo di riflettere, non voglio parlare più di nulla. Mi viene in mente Pirandello, del così è se vi pare. Qualsiasi cosa possa dire in maniera costruttiva, può venire strumentalizzata. Parlo solo del rendimento della mia squadra”. Ruiz si sta integrando: “Con il Villarreal ha fatto una grande partita, sarà utile quando lo chiamerò in causa”. Cavani ha avuto tempo di rifiatare: “Forse se avesse giocato tutta la partita a Villarreal, sarebbe stato ancora più in forma – sorride in maniera polemica – se l’ho fatto riposare, è stata per una mia scelta. Se domani lo farò giocare, vuol dire che lo reputo in buona condizione. Bisogna mettersi d’accordo. Se gioca si dice che lo fa troppo, se va in panchina, doveva stare in campo. Con il senno di poi è tutto più facile. Forse con lui in campo, il Napoli non avrebbe fatto quella bella partita al Madrigal. Siamo stati condannati solo dalla sfortuna e dall’imprecisione. L’assenza di Lavezzi? Ha detto bene Cannavaro, possiamo vincere anche senza di lui. Ovviamente per me è importante, altrimenti non sarebbe un titolarissimo. Se non c’è, bisogna ovviare alla sua assenza. Non ho voluto i giocatori a gennaio? Ma sapete quanti siamo? Io vorrei sempre i migliori giocatori del mondo, ma più di 22 non servono”. Del terzo posto, Mazzarri non parla: “Per noi non cambia nulla. Andiamo avanti una partita alla volta. Lo scudetto? La matematica non è un’opinione e può succedere di tutto ancora. Bisognerebbe che tutti i grandi club si trovassero d’accordo. Se Galliani ha detto che siamo in corsa va bene così. Comunque anche Roma e Juve possono risalire anche perché gli episodi condizionano i risultati. Dal primo al decimo posto, può succedere di tutto. La squadra sta bene, ho solo corretto gli errori commessi a San Siro, non ho detto altro. Se giochiamo da Napoli, mettiamo in difficoltà chiunque”. Su Juve-Milan non parla: “Non la vedrò, facciamo la corsa su noi stessi. Tutti e due non possono vincere, già questo è importante”.



"Undici finali, a cominciare da domenica". Walter Mazzarri ricomincia da dove ha lasciato, ovvero dal Napoli straordinario che sta interpretando una stagione esaltante. Il tecnico azzurro guarda solo al futuro e carica l'ambiente in vista di tre mesi cruciali...



Mister, che Napoli vedremo in questo primo match di marzo?



"A oggi vi dico che per sommi capi confermo la squadra di Milano. Metterò in campo i giocatori che a mio parere mi danno in questo momento maggiore affidamento ed hanno maggiore esperienza. Sono coerente e voglio equilibrio, sia da parte mia che dell'ambiente. A San Siro si è perso, ci può stare. Adesso si guarda avanti. Ci sarà da combattere e anche soffrire magari, ma punteremo a vincere quante più gare sarà possibile. Mi interessa solo questa mentalità".



Come ha analizzato la partita di San Siro?



"Serenamente. Sto in questo ambiente da troppo tempo per non capire che ci sono partite che possono decidersi per episodi. Il tre a zero di Milano non è spiegabile se non con lo sviluppo degli episodi. Voglio ricordare che ad un quarto d'ora dalla fine il Milan su azione non aveva fatto granché. Non mi metto a fare processi per una sconfitta, nè intendo buttare nessuno a mare. Anche a Chievo abbiamo perso, e ritengo ancor più nettamente di Milano. E ci siamo rialzati alla grande. Per questo sono fiducioso per futuro e ho grande considerazione del mio gruppo. A volte possono capitare partite affrontate al di sotto delle nostre possibilità. Siamo umani non macchine, può succedere di non avere la stessa adrenalina o la carica nervosa e fisica. Ma domani tutti insieme riprenderemo. I ragazzi adesso sono pronti ed io sono sicuro che faremo una grande prestazione".



Che Brescia si attende?



"Ormai mi aspetto tutte le stesse partite al San Paolo. Qui son venute tutte a difendersi e chiudersi dietro, dalla prima all'ultima squadra indistintamente. Tutti gli avversari che arrivano sul nostro campo hanno sempre avuto lo stesso atteggiamento e questo significa che ci temono e ci rispettano. Anche domani sarà così. Noi dovremo essere bravi a non cadere nell'imbuto del Brescia. Tra l'altro loro hanno una rosa con individualità di valore. Ma ogni partita sarà una battaglia sportiva da qui alla fine. Per me questo è il campionato più intenso ed equilibrato degli ultimi anni e considero questa non una connotazione sminuente, anzi ritengo che il livello del nostro calcio si stia livellando verso l'alto. Non c'è grande divario tecnico tra le squadre di alta e bassa classifica. Bisogna giocarserla con tutti, partita dopo partita"



Chi sostituirà Lavezzi: confermerà Mascara?



"Sto pensando a varie soluzioni e tra queste c'è anche Mascara dall'inizio o a gara in corso. Abbiamo avuto giorni per prepararci e sto valutando tutto con attenzione. Mascara è arrivato per ultimo e si è messo al servizio della squadra con grande dedizione. Chiunque giocherà domani, la chiave sarà quella di aggirare la loro difesa. Abbiamo tanto rispetto del Brescia e mi aspetto dai ragazzi una prestazione all'altezza del Napoli che conosciamo. Sono convinto e fiducioso".



Cambia qualcosa in chiave ambizioni dopo Milano?



"Noi abbiamo sempre lo stesso obiettivo, che è quello della crescita. Non mi piace guardarmi dietro, anche perché un allenatore come me che è da anni in questo mondo, sa che un episodio può cambiare una partita. Adesso si prosegue puntando avanti e pensando una gara per volta. La matematica non è un'opinione: può succedere di tutto. Dal primo al decimo posto il discorso è aperto. Io ho solo un'idea in testa, ovvero che se giochiamo da Napoli possiamo competere con chiunque".



Si è parlato tanto di sudditanza in questi giorni...



"Allora, voglio chiarire che io da oggi in poi non commenterò più episodi arbitrali. Anche perché non voglio che le mie parole vengano strumentalizzate, come è già capitato. In questi giorni ho avuto modo di riflettere e le mie considerazioni me le tengo per me. Mi è venuto in mente Pirandello con il suo "così è se vi pare". Per questo da adesso in poi io penserò esclusivamente al campo, come ho sempre fatto, e tutta la mia energia sarà concentrata sulla squadra. La cosa più bella per me è allenare i miei giocatori. E mi dedicherò solo a questo. Per me è un vero piacere perché questi ragazzi danno l'anima".



Sarà determinante il fattore San Paolo in questo scorcio di calendario...



"Ne siamo coscienti, sul nostro campo dovremo e vogliamo ottenere il massimo. Per questo chiedo ai tifosi e a tutto l'ambiente di sostenerci, starci vicini, come è sempre successo. Ci sarà da lottare, ma mancano undici finali e noi vogliamo vincere il più possibile. Voglio che tutti siano pronti a questo e chiedo alla nostra gente di aiutare e spingere i giocatori fino al novantacinquesimo. Chi ha qualcosa da dire eventualmente lo faccia dopo la partita e parli con me, perché sono io a fare le scelte e dare fiducia a coloro che vanno in campo. Il San Paolo ci deve incoraggiare, dare entusiasmo e forza. Questo deve essere lo spirito affinchè il nostro campo sia l'arma in più. Il San Paolo sarà il nostro valore aggiunto grazie al quale possiamo raggiungere traguardi importanti".


Fonte: Radio Marte/Sito Ufficiale del Napoli