NAPOLI - Napoli Campione d’inverno, nel segno di Marek Hamsik, al terzo centro consecutivo: 117’ gol, siglato al 17’ minuto, con la maglia numero 17 contro la 17.ma in classifica nell’ultima partita del 2017. Un bottino niente male per uno che veniva dato sul viale del tramonto, etichettato come un ragazzo discontinuo, ormai assuefatto al ruolo di capitano inamovibile, perfettamente integrato nella sua routine di Castel Volturno. E invece no. Non è così. Ha avuto ragione Sarri a dargli fiducia nel momento più buio della stagione, perché Marek gli ha saputo ripagare in pieno la sua stima. La prestazione di Crotone ci ha mostrato l’Hamsik che ci aveva fatto innamorare al suo arrivo all’ombra del Vesuvio, quello che non butta mai via un pallone, che crea la superiorità numerica a centrocampo, che sa lanciare i compagni con precisione millimetrica e all’occorrenza sa far gol, dopo un controllo di destro e una stoccata di sinistro, nella massima disinvoltura. È ritornato l’Hamsik che faceva saltare i pronostici tra amici alle aste del fantacalcio, essendo una garanzia per assist, gol e voti alti in pagella. Insieme allo slovacco, però, merita un plauso speciale Allan, altro gigante del centrocampo. Il suo ritmo sta facendo la differenza e capisco Sarri quando spera che la Nazionale carioca non lo convochi: egoismo puro e più che comprensibile, da buon padre di famiglia, che però andrà messo da parte se il brasiliano continuerà a giocare come sta facendo e sarà preso inevitabilmente in considerazione dalla Seleçao. Tornando invece con la mente a Crotone, sul piano complessivo, se proprio si vuole trovare il pelo nell’uovo, è opinione comune che la partita andava chiusa prima: in molti però evidentemente non hanno notato le straordinarie parate di Cordaz che, a Diawara e Callejon, ha negato la gioia del gol, mostrando una notevole prontezza di riflessi, senza voler rimarcare piu' di tanto la traversa centrata in precedenza da Insigne. Nel post partita Sarri ha evidenziato la necessità di intervenire sul mercato perché c’è un ruolo scoperto, appunti per Giuntoli che è già a lavoro da settimane in tal senso. Ho seguito con attenzione anche le polemiche del Crotone per il tocco di braccio di Mertens al 65’, dopo che c’era stata anche una timida protesta per il contatto Maggio-Ceccherini nei minuti di recupero finali: premesso che su quest’ultimo episodio le immagini hanno evidenziato il chiaro anticipo del difensore partenopeo, e che c’è una trattenuta in area crotonese di Ceccherini su Koulibaly che poteva essere sanzionata con un rigore, va capito nel contempo che i sei arbitri in campo, VAR e AVAR su tutti, hanno valutato involontario il tocco del belga, il quale sulla propria traiettoria aveva anche il compagno di squadra Hamsik a poca distanza. Scelta, a mio avviso, condivisibile se si rivede l’azione a velocità normale. Parlare di “vergogna” o “scandalo” mi è sembrato davvero eccessivo, soprattutto se la polemica arriva da chi ha violato di fatto le regole rivedendo in panchina, al replay, l’azione al telefonino. Sarebbe stato più onesto focalizzarsi sull’occasione pericolosa creata da Stoian, perché di fatto quel pallone a fil di palo, finito sul fondo, ha sancito con merito il primato del Napoli. Altro che VAR, dunque, complimenti al Napoli! L’anno 2017 si è chiuso con 99 punti, ottenuti nell'anno solare in due campionati, e 48 nella stagione in corso. Tutto il resto sono chiacchiere da bar. E questo titolo di campione d’inverno, che due volte su quattro ha significato per il Napoli vincere lo scudetto, va preso con un sorriso. Per la legge dei grandi numeri, e per la serenità che si legge negli occhi dei protagonisti, potrebbe essere l’anno giusto. Buon 2018, tutto da vivere, a tinte azzurre!

di Napoli Magazine
30/12/2017 - 17:23
NAPOLI - Napoli Campione d’inverno, nel segno di Marek Hamsik, al terzo centro consecutivo: 117’ gol, siglato al 17’ minuto, con la maglia numero 17 contro la 17.ma in classifica nell’ultima partita del 2017. Un bottino niente male per uno che veniva dato sul viale del tramonto, etichettato come un ragazzo discontinuo, ormai assuefatto al ruolo di capitano inamovibile, perfettamente integrato nella sua routine di Castel Volturno. E invece no. Non è così. Ha avuto ragione Sarri a dargli fiducia nel momento più buio della stagione, perché Marek gli ha saputo ripagare in pieno la sua stima. La prestazione di Crotone ci ha mostrato l’Hamsik che ci aveva fatto innamorare al suo arrivo all’ombra del Vesuvio, quello che non butta mai via un pallone, che crea la superiorità numerica a centrocampo, che sa lanciare i compagni con precisione millimetrica e all’occorrenza sa far gol, dopo un controllo di destro e una stoccata di sinistro, nella massima disinvoltura. È ritornato l’Hamsik che faceva saltare i pronostici tra amici alle aste del fantacalcio, essendo una garanzia per assist, gol e voti alti in pagella. Insieme allo slovacco, però, merita un plauso speciale Allan, altro gigante del centrocampo. Il suo ritmo sta facendo la differenza e capisco Sarri quando spera che la Nazionale carioca non lo convochi: egoismo puro e più che comprensibile, da buon padre di famiglia, che però andrà messo da parte se il brasiliano continuerà a giocare come sta facendo e sarà preso inevitabilmente in considerazione dalla Seleçao. Tornando invece con la mente a Crotone, sul piano complessivo, se proprio si vuole trovare il pelo nell’uovo, è opinione comune che la partita andava chiusa prima: in molti però evidentemente non hanno notato le straordinarie parate di Cordaz che, a Diawara e Callejon, ha negato la gioia del gol, mostrando una notevole prontezza di riflessi, senza voler rimarcare piu' di tanto la traversa centrata in precedenza da Insigne. Nel post partita Sarri ha evidenziato la necessità di intervenire sul mercato perché c’è un ruolo scoperto, appunti per Giuntoli che è già a lavoro da settimane in tal senso. Ho seguito con attenzione anche le polemiche del Crotone per il tocco di braccio di Mertens al 65’, dopo che c’era stata anche una timida protesta per il contatto Maggio-Ceccherini nei minuti di recupero finali: premesso che su quest’ultimo episodio le immagini hanno evidenziato il chiaro anticipo del difensore partenopeo, e che c’è una trattenuta in area crotonese di Ceccherini su Koulibaly che poteva essere sanzionata con un rigore, va capito nel contempo che i sei arbitri in campo, VAR e AVAR su tutti, hanno valutato involontario il tocco del belga, il quale sulla propria traiettoria aveva anche il compagno di squadra Hamsik a poca distanza. Scelta, a mio avviso, condivisibile se si rivede l’azione a velocità normale. Parlare di “vergogna” o “scandalo” mi è sembrato davvero eccessivo, soprattutto se la polemica arriva da chi ha violato di fatto le regole rivedendo in panchina, al replay, l’azione al telefonino. Sarebbe stato più onesto focalizzarsi sull’occasione pericolosa creata da Stoian, perché di fatto quel pallone a fil di palo, finito sul fondo, ha sancito con merito il primato del Napoli. Altro che VAR, dunque, complimenti al Napoli! L’anno 2017 si è chiuso con 99 punti, ottenuti nell'anno solare in due campionati, e 48 nella stagione in corso. Tutto il resto sono chiacchiere da bar. E questo titolo di campione d’inverno, che due volte su quattro ha significato per il Napoli vincere lo scudetto, va preso con un sorriso. Per la legge dei grandi numeri, e per la serenità che si legge negli occhi dei protagonisti, potrebbe essere l’anno giusto. Buon 2018, tutto da vivere, a tinte azzurre!
