L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Che brutto questo Napoli, ok l'Europa League ma il secondo posto va ancora blindato! Insigne assorba le critiche tramutandole in energia positiva!"
11.03.2019 18:54 di Napoli Magazine

NAPOLI - In estrema sintesi. Un Napoli assente, svogliato, non pervenuto, per certi versi irritante, al Mapei Stadium. Con la testa già a Salisburgo, perchè l'Europa League resta l'unico obiettivo da perseguire. Male. Anzi, malissimo. Perchè se non fosse stato per Insigne, che ha pennellato il pareggio nel finale, ci saremmo ritrovati a parlare di una sconfitta contro il Sassuolo. Il capitano è apparso stizzito per le critiche che piovono nei suoi confronti quando non riesce a segnare: è il mestiere del calciatore, di chi indossa una fascia ed è sempre con i riflettori puntati addosso: il mio consiglio è di stringere i denti e tirare dritto, lasciando parlare sempre il campo, perchè tutto sommato è uno stress da vivere positivamente, dato che non sarà eterno, e che va assorbito e tramutato in energia positiva a suon di gol. Dopo l'ultimo trend negativo in campionato, non c'è granchè da sorridere, se non difendere il margine di vantaggio dalle inseguitrici che vincono in scioltezza. L'aspetto che mi ha dato maggiormente fastidio è che nemmeno dopo il gol di Berardi c'è stata una reazione immediata. E stiamo parlando di una compagine distante 25 punti in classifica. Con il Milan che ha appena sei punti di ritardo. Il secondo posto va blindato con prestazioni all'altezza e non con uscite come quelle viste contro Sassuolo, Juventus, Fiorentina, Torino e Milan, per citare le ultime in ordine cronologico. La supponenza non ha mai portato da nessuna parte ed i 18 punti dalla prima in classifica, aiutata o no, ne sono una testimonianza lampante. Le partite vanno affrontate di petto e chiuse senza perdersi in chiacchiere. Nel primo tempo, come pure nella seconda frazione di gioco, si è faticato a concludere. Verdi, Ounas e Mertens non hanno inquadrato quasi mai la porta, con gli esterni Ghoulam e Malcuit in giornata negativa. Il continuo giro-palla, se non finalizzato, dà sui nervi. Capisco che le motivazioni possono fare la differenza, ma qui va chiarito, e ribadito, che non c'e' ancora nulla di guadagnato. E che ogni piccola conquista va ottenuta punto su punto. Non mi e' piaciuto l'approccio alla gara, per non parlare della gestione del possesso palla senza mai arrivare in porta, e non condivido nemmeno il voler tirare una sorta di sospiro di sollievo, sostenendo che si trattava di un campo difficile. Contro avversari di questo tipo, bisogna vincere. Non scherziamo. Senza troppi giri di parole. Otto novità: formazione inedita scelta da Ancelotti, che non ha portato i frutti sperati. Milik, Callejon, Fabian Ruiz e Zielinski, in questo momento, non possono rifiatare, dato che le alternative non riescono ad incidere. Anche da Diawara mi aspetto molto di più. Intanto testa all'Europa League: 3 gol di vantaggio non sembrano bastare nella testa dei protagonisti per affrontare la pratica austriaca in scioltezza. Per questo motivo Luperto, caduto a terra troppo banalmente dopo un contrasto spalla a spalla con Berardi, e Chiriches, che sta prendendo le misure, devono dimostrare di essere all'altezza della situazione. Una sfida da vincere, niente di più. Come le altre a seguire. Con serenità e normalità. Solo così si arriva lontano. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Che brutto questo Napoli, ok l'Europa League ma il secondo posto va ancora blindato! Insigne assorba le critiche tramutandole in energia positiva!"

di Napoli Magazine

11/03/2024 - 18:54

NAPOLI - In estrema sintesi. Un Napoli assente, svogliato, non pervenuto, per certi versi irritante, al Mapei Stadium. Con la testa già a Salisburgo, perchè l'Europa League resta l'unico obiettivo da perseguire. Male. Anzi, malissimo. Perchè se non fosse stato per Insigne, che ha pennellato il pareggio nel finale, ci saremmo ritrovati a parlare di una sconfitta contro il Sassuolo. Il capitano è apparso stizzito per le critiche che piovono nei suoi confronti quando non riesce a segnare: è il mestiere del calciatore, di chi indossa una fascia ed è sempre con i riflettori puntati addosso: il mio consiglio è di stringere i denti e tirare dritto, lasciando parlare sempre il campo, perchè tutto sommato è uno stress da vivere positivamente, dato che non sarà eterno, e che va assorbito e tramutato in energia positiva a suon di gol. Dopo l'ultimo trend negativo in campionato, non c'è granchè da sorridere, se non difendere il margine di vantaggio dalle inseguitrici che vincono in scioltezza. L'aspetto che mi ha dato maggiormente fastidio è che nemmeno dopo il gol di Berardi c'è stata una reazione immediata. E stiamo parlando di una compagine distante 25 punti in classifica. Con il Milan che ha appena sei punti di ritardo. Il secondo posto va blindato con prestazioni all'altezza e non con uscite come quelle viste contro Sassuolo, Juventus, Fiorentina, Torino e Milan, per citare le ultime in ordine cronologico. La supponenza non ha mai portato da nessuna parte ed i 18 punti dalla prima in classifica, aiutata o no, ne sono una testimonianza lampante. Le partite vanno affrontate di petto e chiuse senza perdersi in chiacchiere. Nel primo tempo, come pure nella seconda frazione di gioco, si è faticato a concludere. Verdi, Ounas e Mertens non hanno inquadrato quasi mai la porta, con gli esterni Ghoulam e Malcuit in giornata negativa. Il continuo giro-palla, se non finalizzato, dà sui nervi. Capisco che le motivazioni possono fare la differenza, ma qui va chiarito, e ribadito, che non c'e' ancora nulla di guadagnato. E che ogni piccola conquista va ottenuta punto su punto. Non mi e' piaciuto l'approccio alla gara, per non parlare della gestione del possesso palla senza mai arrivare in porta, e non condivido nemmeno il voler tirare una sorta di sospiro di sollievo, sostenendo che si trattava di un campo difficile. Contro avversari di questo tipo, bisogna vincere. Non scherziamo. Senza troppi giri di parole. Otto novità: formazione inedita scelta da Ancelotti, che non ha portato i frutti sperati. Milik, Callejon, Fabian Ruiz e Zielinski, in questo momento, non possono rifiatare, dato che le alternative non riescono ad incidere. Anche da Diawara mi aspetto molto di più. Intanto testa all'Europa League: 3 gol di vantaggio non sembrano bastare nella testa dei protagonisti per affrontare la pratica austriaca in scioltezza. Per questo motivo Luperto, caduto a terra troppo banalmente dopo un contrasto spalla a spalla con Berardi, e Chiriches, che sta prendendo le misure, devono dimostrare di essere all'altezza della situazione. Una sfida da vincere, niente di più. Come le altre a seguire. Con serenità e normalità. Solo così si arriva lontano. 

 

 

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