L'Editoriale
L'EDITORIALE - Petrazzuolo: "Gattuso ringhia a vuoto, la squadra non lo segue! Chi non vuole più indossare la maglia del Napoli faccia la valigia e se ne vada altrove! Fuori l'orgoglio e la dignità per i tifosi!"
19.01.2020 17:54 di Napoli Magazine

NAPOLI - Con 4 sconfitte in 5 gare, ci sono pochi alibi per Gattuso. Dispiace perchè si ha la sensazione che non si riesca a venire fuori da questo lungo tunnel buio. Resta la tristezza, l'amarezza, e, per certi versi, l'impotenza, nell'assistere a prestazioni indecorose, come quella offerta contro la Fiorentina. In quest'occasione, a mio avviso, ci ha messo del suo anche l'allenatore. Dallo schieramento della linea difensiva, subito rettificata dopo il gol di Chiesa, al cambio di Allan, nel tentativo disperato di evitare il bagno di fischi a Fabian Ruiz ancora una volta fuori ruolo come vertice basso. Tra un errore e l'altro, ci ha provato Insigne, con una mira da dimenticare. Acrobazia a parte, Milik non ha visto mai la porta. Dov'è finito Callejon? Perchè Zielinski non ne indovina più una? E Llorente? Quando vedremo il vero Lozano? Tanti interrogativi irrisolti. Le parole, purtroppo, se le porta via il vento. L'allenatore vede impegno negli occhi dei suoi giocatori, che però non ripagano in campo il suo entusiasmo. Gattuso vuole vedere il veleno, ma il Napoli risulta imbarazzante, senza se e senza ma. Qual è il problema? Basta alibi. Basta parlare dell'assenza del sostegno dei tifosi, delle multe, dei problemi (a questo punto) mentali che possono attanagliare le menti di fior fior di professionisti strapagati. Alla vigilia delle sfide contro Lazio in Coppa Italia e Juventus in campionato, il Napoli si approccia con la testa quasi del tutto rotta. Per togliere le bende serve delicatezza. Chi sarà presente sugli spalti lo farà esclusivamente come atto di fede azzurra verso la propria passione innata. Vanno suonate le note giuste per risvegliare l'orgoglio e la dignità dei protagonisti che scendono in campo. Si può anche perdere una partita, ma è il modo in cui si esce sconfitti dal terreno di gioco che non va. Sempre ultimi nei contrasti, distanti nelle contrapposizioni ed incapaci di costruire una trama di gioco per arrivare alla conclusione. Ma stiamo scherzando?! Ripenso alla distanza siderale lasciata da Luperto in occasione dei gol viola e comprendo le lacrime dei supporters sugli spalti. Il San Paolo è diventato terra di conquista. E' doveroso passarsi una mano per la coscienza, a patto che la si ha. I tifosi del Napoli non meritano questo scempio, al di là del segnale lanciato dal gruppo con un ritiro che lascia il tempo che trova. Fuori l'anima, fuori il carattere! Qui davvero non se ne può più! E se qualcuno non ha più voglia di indossare la maglia del Napoli, faccia la valigia e se ne vada altrove! Subito!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

19/01/2024 - 17:54

NAPOLI - Con 4 sconfitte in 5 gare, ci sono pochi alibi per Gattuso. Dispiace perchè si ha la sensazione che non si riesca a venire fuori da questo lungo tunnel buio. Resta la tristezza, l'amarezza, e, per certi versi, l'impotenza, nell'assistere a prestazioni indecorose, come quella offerta contro la Fiorentina. In quest'occasione, a mio avviso, ci ha messo del suo anche l'allenatore. Dallo schieramento della linea difensiva, subito rettificata dopo il gol di Chiesa, al cambio di Allan, nel tentativo disperato di evitare il bagno di fischi a Fabian Ruiz ancora una volta fuori ruolo come vertice basso. Tra un errore e l'altro, ci ha provato Insigne, con una mira da dimenticare. Acrobazia a parte, Milik non ha visto mai la porta. Dov'è finito Callejon? Perchè Zielinski non ne indovina più una? E Llorente? Quando vedremo il vero Lozano? Tanti interrogativi irrisolti. Le parole, purtroppo, se le porta via il vento. L'allenatore vede impegno negli occhi dei suoi giocatori, che però non ripagano in campo il suo entusiasmo. Gattuso vuole vedere il veleno, ma il Napoli risulta imbarazzante, senza se e senza ma. Qual è il problema? Basta alibi. Basta parlare dell'assenza del sostegno dei tifosi, delle multe, dei problemi (a questo punto) mentali che possono attanagliare le menti di fior fior di professionisti strapagati. Alla vigilia delle sfide contro Lazio in Coppa Italia e Juventus in campionato, il Napoli si approccia con la testa quasi del tutto rotta. Per togliere le bende serve delicatezza. Chi sarà presente sugli spalti lo farà esclusivamente come atto di fede azzurra verso la propria passione innata. Vanno suonate le note giuste per risvegliare l'orgoglio e la dignità dei protagonisti che scendono in campo. Si può anche perdere una partita, ma è il modo in cui si esce sconfitti dal terreno di gioco che non va. Sempre ultimi nei contrasti, distanti nelle contrapposizioni ed incapaci di costruire una trama di gioco per arrivare alla conclusione. Ma stiamo scherzando?! Ripenso alla distanza siderale lasciata da Luperto in occasione dei gol viola e comprendo le lacrime dei supporters sugli spalti. Il San Paolo è diventato terra di conquista. E' doveroso passarsi una mano per la coscienza, a patto che la si ha. I tifosi del Napoli non meritano questo scempio, al di là del segnale lanciato dal gruppo con un ritiro che lascia il tempo che trova. Fuori l'anima, fuori il carattere! Qui davvero non se ne può più! E se qualcuno non ha più voglia di indossare la maglia del Napoli, faccia la valigia e se ne vada altrove! Subito!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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