L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "L'urlo devastante di Arkadiusz e l'arma letale Zielinski fanno tornare il sorriso al "telecomandante" Ancelotti!"
25.02.2019 16:43 di Napoli Magazine

NAPOLI - Vincere 4-0 non è mai un risultato banale. Farlo a Parma, su un campo ostico, alla vigilia del big match al San Paolo contro la Juventus, ha un sapore più che dolce. Peccato che si arrivi a questa sfida con 13 punti di ritardo, ma questa è la realtà dei fatti. Il distacco non si può cancellare con un colpo di spugna, ma lo si può assottigliare, a partire da domenica prossima. Vincere significherebbe dare un segnale a tutti in vista del futuro. Come a dire: "Noi ci siamo, e siamo pronti a ripartire col piede giusto, nella prossima stagione, per giocarcela punto a punto contro i bianconeri". Campionato finito? Per me lo è già da un bel pò, ecco allora che trovo giusto sottolineare i meriti del Napoli che, nonostante lo svantaggio, riesce a trovare le motivazioni giuste per vincere ancora. Dall'assist smarcante di Hysaj per il bel fendente di Zielinski, alla doppietta di Milik per chiudere con la stoccata mancina di Ounas, questa squadra ha finalmente risposto alle critiche di chi gli imputava un'assenza di anima in fase realizzativa, me compreso. Creare un gran numero di occasioni gol e non finalizzarle, com'e' avvenuto nelle precedenti apparizioni contro Torino e Fiorentina, aveva fatto sorgere dei dubbi. Senza Insigne, e con Mertens ancora alla ricerca della buona sorte, la replica, roboante, c'è stata, contro un buon Parma. La partenza di Hamsik è coincisa con la crescita di Zielinski. Un caso, sicuramente, perchè lo slovacco avrebbe fatto ancora comodo in mezzo al campo. Ma è pur vero che Piotr sta risultando sempre più decisivo, come assist man e finalizzatore aggiunto. Allan e Koulibaly si confermano punti cardine della formazione titolare, aspetto fondamentale che permette agli altri di crescere. Magistrale la prova corale nel primo tempo. Esemplare Malcuit, così come il capitano Callejon. Lo stesso Fabian Ruiz ci ha messo lo zampino nell'azione che ha portato Milik, telecomandato da Ancelotti, al gol su punizione. Il polacco è parso un po' egoista in occasione del gol del raddoppio personale, nel cercare e trovare la porta, ignorando il liberissimo Mertens, ma come si dice in questi casi: il fine giustifica i mezzi e il gol c'è stato. Per cui tanto di cappello per Arkadiusz. Se poi sulla torta arriva la ciliegina firmata da Ounas, ben posizionata da Verdi, ecco che torna il sorriso all'ombra del Vesuvio. E se battere la Juve puo' voler dire "salvare" la stagione, come accadeva un tempo, in attesa di sogni di gloria in Europa League, la "magra" consolazione la prenderei ben volentieri. Chi si accontenta di poco, gode. Sempre. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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di Napoli Magazine

25/02/2024 - 16:43

NAPOLI - Vincere 4-0 non è mai un risultato banale. Farlo a Parma, su un campo ostico, alla vigilia del big match al San Paolo contro la Juventus, ha un sapore più che dolce. Peccato che si arrivi a questa sfida con 13 punti di ritardo, ma questa è la realtà dei fatti. Il distacco non si può cancellare con un colpo di spugna, ma lo si può assottigliare, a partire da domenica prossima. Vincere significherebbe dare un segnale a tutti in vista del futuro. Come a dire: "Noi ci siamo, e siamo pronti a ripartire col piede giusto, nella prossima stagione, per giocarcela punto a punto contro i bianconeri". Campionato finito? Per me lo è già da un bel pò, ecco allora che trovo giusto sottolineare i meriti del Napoli che, nonostante lo svantaggio, riesce a trovare le motivazioni giuste per vincere ancora. Dall'assist smarcante di Hysaj per il bel fendente di Zielinski, alla doppietta di Milik per chiudere con la stoccata mancina di Ounas, questa squadra ha finalmente risposto alle critiche di chi gli imputava un'assenza di anima in fase realizzativa, me compreso. Creare un gran numero di occasioni gol e non finalizzarle, com'e' avvenuto nelle precedenti apparizioni contro Torino e Fiorentina, aveva fatto sorgere dei dubbi. Senza Insigne, e con Mertens ancora alla ricerca della buona sorte, la replica, roboante, c'è stata, contro un buon Parma. La partenza di Hamsik è coincisa con la crescita di Zielinski. Un caso, sicuramente, perchè lo slovacco avrebbe fatto ancora comodo in mezzo al campo. Ma è pur vero che Piotr sta risultando sempre più decisivo, come assist man e finalizzatore aggiunto. Allan e Koulibaly si confermano punti cardine della formazione titolare, aspetto fondamentale che permette agli altri di crescere. Magistrale la prova corale nel primo tempo. Esemplare Malcuit, così come il capitano Callejon. Lo stesso Fabian Ruiz ci ha messo lo zampino nell'azione che ha portato Milik, telecomandato da Ancelotti, al gol su punizione. Il polacco è parso un po' egoista in occasione del gol del raddoppio personale, nel cercare e trovare la porta, ignorando il liberissimo Mertens, ma come si dice in questi casi: il fine giustifica i mezzi e il gol c'è stato. Per cui tanto di cappello per Arkadiusz. Se poi sulla torta arriva la ciliegina firmata da Ounas, ben posizionata da Verdi, ecco che torna il sorriso all'ombra del Vesuvio. E se battere la Juve puo' voler dire "salvare" la stagione, come accadeva un tempo, in attesa di sogni di gloria in Europa League, la "magra" consolazione la prenderei ben volentieri. Chi si accontenta di poco, gode. Sempre. 

 

 

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