L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Andatevene a coglier farfalle!"
17.12.2020 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Verrebbe da dire: "Andatevene tutti a coglier farfalle!". Si può dire? Certo, non rischio cartellini rossi dall'ordine dei giornalisti in quanto l'immagine delineata e' poetica oltre che per nulla offensiva. Catapultiamo la scena, a tu per tu con un arbitro di calcio, facciamo che si chiami Massa, in un Inter-Napoli d'alta classifica, dopo che hai giocato a centrocampo in un ruolo inedito con poca licenza di offendere, ed è stato sanzionato un calcio rigore contro la tua squadra, in una gara che fino a quel momento era stata equilibratissima ed avevi rischiato perfino di vincerla. Ora, io arbitro, chiudo un occhio e mi allontano (anche se al posto dell'invito a coglier le farfalle ho udito un invito a fare la pupù) o mi indispettisco, caccio fuori il rosso e condanno oltre modo una squadra gia' penalizzata dal penalty? Siamo in Italia, caro Rino Gattuso, per cui mi faccio forte del completino arbitrale che indosso, applico alla lettera il regolamento, non adotto il buon senso, e sventolo ai quattro venti il cartellino "red". Certo sarebbe fantastico vedere Insigne che fa un invito del genere, alla prossima occasione, al direttore di gara e vederne la reazione... Che peccato, e lo dico sinceramente. Una partita non spettacolare, orribile perche' tattica allo stato puro, da entrambe le parti, decisa dal direttore di gara. Certo, fatta questa premessa, va detto che mai avrei voluto vedere Insigne regista basso di centrocampo a sinistra, con Mario Rui alto sulla corsia mancina che di fatto non ha inciso: se opto per una scelta del genere, punto a occhi chiusi su Ghoulam che, almeno, in quanto a precisione sui cross, è di sicuro più avvezzo. Una scelta che di fatto ha dato a Zielinski la chance di pungere a fasi alterne sulla trequarti, con Lozano da libro cuore per il dispendio di energie profuso sul lato esterno del campo, ed una mira in fase conclusiva certamente non impeccabile da parte del polacco (stesso discorso anche per Politano). Nonostante tutto, l'uomo in meno, le tattiche che ho faticato a capire, e il simpaticissimo direttore di gara, il Napoli era quasi riuscito a pareggiarla, ma stavolta il "bulldozer" Petagna si e' fermato sul palo. Una sconfitta amarissima, che lascia dubbi e perplessità. Ribadisco il concetto, soprattutto ora che bisogna fare a meno di Mertens (si spera per poco) e Insigne: schemi facili e niente rivoluzioni copernicane. Contro la Lazio sarebbe opportuno favorire l'ariete Petagna con cross precisi di natura algerina, considerando anche che c'è chi non ha mai rifiatato (Di Lorenzo e Mario Rui, su tutti, con Malcuit e Hysaj fermi ai box da tempo). Se si batte la Lazio e martedì il CONI dovesse ribaltare le precedenti sentenze, si potrebbe aprire uno spiraglio interessante. Altrimenti le prime continueranno a scappare e la remuntada, soprattutto se si continuano a perdere tutti gli scontri diretti, diventa di difficile realizzazione. Patti chiari e amicizia lunga.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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di Napoli Magazine

17/12/2024 - 23:55

NAPOLI - Verrebbe da dire: "Andatevene tutti a coglier farfalle!". Si può dire? Certo, non rischio cartellini rossi dall'ordine dei giornalisti in quanto l'immagine delineata e' poetica oltre che per nulla offensiva. Catapultiamo la scena, a tu per tu con un arbitro di calcio, facciamo che si chiami Massa, in un Inter-Napoli d'alta classifica, dopo che hai giocato a centrocampo in un ruolo inedito con poca licenza di offendere, ed è stato sanzionato un calcio rigore contro la tua squadra, in una gara che fino a quel momento era stata equilibratissima ed avevi rischiato perfino di vincerla. Ora, io arbitro, chiudo un occhio e mi allontano (anche se al posto dell'invito a coglier le farfalle ho udito un invito a fare la pupù) o mi indispettisco, caccio fuori il rosso e condanno oltre modo una squadra gia' penalizzata dal penalty? Siamo in Italia, caro Rino Gattuso, per cui mi faccio forte del completino arbitrale che indosso, applico alla lettera il regolamento, non adotto il buon senso, e sventolo ai quattro venti il cartellino "red". Certo sarebbe fantastico vedere Insigne che fa un invito del genere, alla prossima occasione, al direttore di gara e vederne la reazione... Che peccato, e lo dico sinceramente. Una partita non spettacolare, orribile perche' tattica allo stato puro, da entrambe le parti, decisa dal direttore di gara. Certo, fatta questa premessa, va detto che mai avrei voluto vedere Insigne regista basso di centrocampo a sinistra, con Mario Rui alto sulla corsia mancina che di fatto non ha inciso: se opto per una scelta del genere, punto a occhi chiusi su Ghoulam che, almeno, in quanto a precisione sui cross, è di sicuro più avvezzo. Una scelta che di fatto ha dato a Zielinski la chance di pungere a fasi alterne sulla trequarti, con Lozano da libro cuore per il dispendio di energie profuso sul lato esterno del campo, ed una mira in fase conclusiva certamente non impeccabile da parte del polacco (stesso discorso anche per Politano). Nonostante tutto, l'uomo in meno, le tattiche che ho faticato a capire, e il simpaticissimo direttore di gara, il Napoli era quasi riuscito a pareggiarla, ma stavolta il "bulldozer" Petagna si e' fermato sul palo. Una sconfitta amarissima, che lascia dubbi e perplessità. Ribadisco il concetto, soprattutto ora che bisogna fare a meno di Mertens (si spera per poco) e Insigne: schemi facili e niente rivoluzioni copernicane. Contro la Lazio sarebbe opportuno favorire l'ariete Petagna con cross precisi di natura algerina, considerando anche che c'è chi non ha mai rifiatato (Di Lorenzo e Mario Rui, su tutti, con Malcuit e Hysaj fermi ai box da tempo). Se si batte la Lazio e martedì il CONI dovesse ribaltare le precedenti sentenze, si potrebbe aprire uno spiraglio interessante. Altrimenti le prime continueranno a scappare e la remuntada, soprattutto se si continuano a perdere tutti gli scontri diretti, diventa di difficile realizzazione. Patti chiari e amicizia lunga.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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