NAPOLI - Tre punti pesanti, d'oro. Io vedo il bicchiere mezzo pieno e vi spiego subito il perchè. La Spal si è chiusa con 10 uomini dietro la linea della palla, un muro compatto, con una linea difensiva che, in fase passiva, era composta da 5 uomini. Gli avversari, in sostanza, hanno rinunciato a giocare, salvo poi provare l'arrembaggio nel finale, dove l'ex di turno, Alex Meret, ha negato due gol praticamente fatti ai suoi ex compagni di squadra. E' anche vero che il Napoli le occasioni le ha avute: una traversa di Insigne, un palo di Mertens, una deviazione di testa di Koulibaly. Bisognava essere più cinici, questo sì. Chiudere i conti, capitalizzando al meglio i pochi varchi disponibili. Tutto vero. Ma nel calcio, si sa, conta vincere. E il Napoli lo ha fatto, grazie anche al suo portiere che, dopo 80 minuti di sonno, è stato decisivo con due zampate provvidenziali alla Zoff. In molti hanno criticato Mertens e Insigne, dimenticando probabilmente i legni colpiti e l'assist del belga, da calcio d'angolo, per il gol partita di Albiol. Lo spagnolo, in rete, cosa rara, è salito in cielo e ha trovato di testa l'angolino impossibile per Gomis. Un gesto tecnico importante, che merita un plauso speciale, soprattutto perchè Albiol non è uno che segna ogni settimana. Se in difesa ha giganteggiato Koulibaly, per il quale fioccano voci di mercato non confermate, così come per Allan (si è sentita la sua assenza, causa mal di schiena ma già carico per l'Inter), a centrocampo non sempre bene l'intesa Rog-Hamsik-Zielinski, fermo restando che anche grazie al contributo in fase difensiva di Callejon (in vecchio stile Benitez-Sarri), molti buchi sono stati tappati. Hysaj, bloccato, non ha sfigurato, stesso discorso per Ghoulam. Ancelotti, col suo sopracciglio, nel post partita ha detto tutto: non un match entusiasmante, si poteva fare di più. Intanto in alto i calici, i tre punti sono in cassaforte, e buon Natale a tutti! Il tour prosegue.