NAPOLI - Il 3-3 del Franchi non mi ha divertito, se non a tratti. Un Napoli maturo dopo il gol del 2-1 avrebbe chiuso i conti ed invece si è fatto riprendere due volte, fino a farsi momentaneamente scavalcare da una Fiorentina molto ariosa ma poco attenta in difesa. Ma andiamo con ordine. Il gol di Insigne, strepitoso per gesto tecnico ed imprevedibilità, nasce da una posizione di fuorigioco. Successivamente in molti hanno puntato il dito contro Reina per la protesta plateale in seguito alla simulazione, grande come una casa, di Kalinic, già ammonito e non sanzionato per la seconda volta. Per questi due motivi, regolamento (non applicato) alla mano, Tagliavento si conferma arbitro da mandare in pensione. Largo ai giovani. Dall'altra parte, i viola con Bernardeschi e Chiesa hanno fatto un pò quel che volevano: dopo la prestazione deludente, credo che in pochi chiederanno nuovamente a Sarri come mai non gioca Maksimovic. E' evidente che ha ancora bisogno di molto tempo per capire i meccanismi della difesa, reparto in cui si è salvato Chiriches, uscito anzitempo per una contrattura: Albiol non ha commesso grossi errori, ma ha avuto un calo nel finale, mentre Ghoulam ha sofferto troppo Chiesa, e Hysaj si è avventurato sovente in controlli pericolosi anzichè spedire la palla in tribuna. Le note dolenti, però, sono giunte anche dal centrocampo, dove Zielinski, Diawara e Hamsik non hanno saputo fare filtro come ci si aspettava. Per fortuna lì davanti c'è Mertens, che con il gol, letteralmente rubato e conquistato dai piedi di Tomovic, e il rigore procurato e poi trasformato da Gabbiadini, ha saputo tenere a galla la squadra. Freddo dal dischetto Manolo: chissà se sarà il gol del congedo, dato che ci sono quattro squadre, tra Bundesliga e Premier, che se lo contendono, senza dimenticare che anche i viola lo vorrebbero, ma non hanno i soldoni del Wolfsburg o dell'Everton per citare i primi due nomi che mi vengono in mente. Insomma quei tre lì davanti, con un Callejon non al top, hanno salvato il Natale, anche se un pò d'amaro in bocca resta per non essere rimasti a un punto dalla Roma. Se ne riparlerà dopo l'Epifania. La marcia è ancora lunga. Intanto un mezzo sorriso l'ha restituito Gabbiadini: una sconfitta sarebbe stata dura da digerire nelle prossime due settimane. Infine tanti auguri ai nostri lettori, le frasi in queste circostanze si sprecano, per cui provo a non cadere in sterili banalità ricordandovi un anniversario che mi riguarda, e ci riguarda, da vicino: il 24 dicembre "Napoli Magazine" compie 18 anni: mica male per me che di primavere ne ho 31 e l'ho messo online quando di anni ne avevo soltanto 13. Io lo vedo ormai come fosse uno di famiglia, un fratello più piccolo, con cui sono cresciuto, che è entrato nella vita di milioni di persone sparse in ogni parte del mondo e al quale dico grazie perchè mi ha cambiato la vita. "Napoli Magazine" siete soprattutto voi: per cui auguri a noi tutti, a chi lo rende vivo 365 giorni all'anno, in particolare a mia sorella Rosa che è il vero motore del notiziario quotidiano, ai miei genitori, Vincenzo e Susy, che l'hanno sostenuto dalla nascita, a chi scrive, ha scritto e continuerà a scrivere le rubriche, e ne è stato e sarà protagonista anche in un rigo. Ad maiora!

di Napoli Magazine
23/12/2016 - 23:20
NAPOLI - Il 3-3 del Franchi non mi ha divertito, se non a tratti. Un Napoli maturo dopo il gol del 2-1 avrebbe chiuso i conti ed invece si è fatto riprendere due volte, fino a farsi momentaneamente scavalcare da una Fiorentina molto ariosa ma poco attenta in difesa. Ma andiamo con ordine. Il gol di Insigne, strepitoso per gesto tecnico ed imprevedibilità, nasce da una posizione di fuorigioco. Successivamente in molti hanno puntato il dito contro Reina per la protesta plateale in seguito alla simulazione, grande come una casa, di Kalinic, già ammonito e non sanzionato per la seconda volta. Per questi due motivi, regolamento (non applicato) alla mano, Tagliavento si conferma arbitro da mandare in pensione. Largo ai giovani. Dall'altra parte, i viola con Bernardeschi e Chiesa hanno fatto un pò quel che volevano: dopo la prestazione deludente, credo che in pochi chiederanno nuovamente a Sarri come mai non gioca Maksimovic. E' evidente che ha ancora bisogno di molto tempo per capire i meccanismi della difesa, reparto in cui si è salvato Chiriches, uscito anzitempo per una contrattura: Albiol non ha commesso grossi errori, ma ha avuto un calo nel finale, mentre Ghoulam ha sofferto troppo Chiesa, e Hysaj si è avventurato sovente in controlli pericolosi anzichè spedire la palla in tribuna. Le note dolenti, però, sono giunte anche dal centrocampo, dove Zielinski, Diawara e Hamsik non hanno saputo fare filtro come ci si aspettava. Per fortuna lì davanti c'è Mertens, che con il gol, letteralmente rubato e conquistato dai piedi di Tomovic, e il rigore procurato e poi trasformato da Gabbiadini, ha saputo tenere a galla la squadra. Freddo dal dischetto Manolo: chissà se sarà il gol del congedo, dato che ci sono quattro squadre, tra Bundesliga e Premier, che se lo contendono, senza dimenticare che anche i viola lo vorrebbero, ma non hanno i soldoni del Wolfsburg o dell'Everton per citare i primi due nomi che mi vengono in mente. Insomma quei tre lì davanti, con un Callejon non al top, hanno salvato il Natale, anche se un pò d'amaro in bocca resta per non essere rimasti a un punto dalla Roma. Se ne riparlerà dopo l'Epifania. La marcia è ancora lunga. Intanto un mezzo sorriso l'ha restituito Gabbiadini: una sconfitta sarebbe stata dura da digerire nelle prossime due settimane. Infine tanti auguri ai nostri lettori, le frasi in queste circostanze si sprecano, per cui provo a non cadere in sterili banalità ricordandovi un anniversario che mi riguarda, e ci riguarda, da vicino: il 24 dicembre "Napoli Magazine" compie 18 anni: mica male per me che di primavere ne ho 31 e l'ho messo online quando di anni ne avevo soltanto 13. Io lo vedo ormai come fosse uno di famiglia, un fratello più piccolo, con cui sono cresciuto, che è entrato nella vita di milioni di persone sparse in ogni parte del mondo e al quale dico grazie perchè mi ha cambiato la vita. "Napoli Magazine" siete soprattutto voi: per cui auguri a noi tutti, a chi lo rende vivo 365 giorni all'anno, in particolare a mia sorella Rosa che è il vero motore del notiziario quotidiano, ai miei genitori, Vincenzo e Susy, che l'hanno sostenuto dalla nascita, a chi scrive, ha scritto e continuerà a scrivere le rubriche, e ne è stato e sarà protagonista anche in un rigo. Ad maiora!
