L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, come te nessuno mai! Osimhen regala sogni di gloria e spegne (con Zielu) la follia tedesca"
16.03.2023 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ricordate il primo successo cinematografico di Gabriele Muccino? Il titolo del film, che raccontava la storia di alcuni adolescenti con grandi ambizioni, tra i quali anche il fratello Silvio, era "Come te nessuno mai". Ecco, questo titolo lo trovo azzeccatissimo per descrivere il cammino del Napoli di Spalletti. Per la prima volta, dal 1926 ad oggi, la squadra partenopea accede, e lo fa di gran carriera, ai Quarti di finale di Champions League, mentre in campionato stacca la seconda in classifica di 18 punti. Roba da stropicciarsi gli occhi. In Champions, questo Napoli, puo' temere solo Haaland: per il resto se la gioca con chiunque, anche con chi dalla capitale spagnola prova a corteggiare Kvara e Osimhen. Stavolta, la scena se l'e' presa tutta Victor. Dopo un primo tempo interlocutorio, il sigillo di testa, in volo, su perfetto assist di Politano, ha ricordato un po' quando il cartone animato Oliver Hutton si librava in cielo per quei 15-20 secondi prima di battere il portiere avversario. Per l'appunto, nulla da fare per il bravissimo Trapp (lesto a negare la gioia del gol a Kvara, autore di un destro a giro rasoterra di pregevole fattura). Certo, se poi arriva il raddoppio, sempre di Osimhen, che per un attimo ha fatto tenere tutti in apprensione, restando a terra dopo l'allungo in rete, e poi il tris su perfetto rigore di Zielinski, c'è poco da fare. Glasner alla vigilia del match era apparso un bel po' spavaldo, pensando di poter ribaltare il risultato con tre gol nei primi minuti, ed invece se n'e' tornato mestamente in Germania dopo aver comunque sottolineato i meriti del Napoli. E ci credo! Cinque reti complessive nei due match non sono stati pochi. Oltre che un divario tecnico, e' emerso un divario di personalità e carattere. Per come vedo io lo sport, avrei evitato il gesto della maglia nera numero 12 in panchina come atto di solidarieta' (?) per i loro tifosi assenti. Qui non e' morto nessuno, per fortuna, ma quello che si e' verificato a Piazza del Gesu', e nei dintorni, e' stato del tutto assurdo! I provvedimenti a tutela dell'ordine pubblico, e' bene ricordarlo, sono arrivati in seguito a quanto combinato sempre dai signori tedeschi nel match d'andata. Ed ora chi ripaga i danni subìti dagli esercizi commerciali, oltre che per l'auto incendiata, nel centro storico? Temo nessuno. Come pure trincerarsi dietro un: "Non sono un politico, per cui non parlo di quanto accaduto" l'ho trovato del tutto sommario come atteggiamento. Il riferimento e' sempre al tecnico dell'Eintracht che poi ha avuto, in un sussulto di razionalità ed equilibrio, il buonsenso di sottolineare che la violenza non e' ammissibile in nessuna forma e in nessuna nazione, come ha poi rimarcato drasticamente Spalletti invitando i facinorosi a restare fuori dal calcio. Sta di fatto che a spegnere gli atti osceni dei delinquenti tedeschi ci ha pensato Osimhen, in collaborazione con Zielinski. Tre sigilli che hanno distolto l'attenzione dagli incivili lanciando il Napoli verso traguardi di altissimo livello, oltre che piu' che meritati per il bel calcio che stiamo vedendo. Intanto ci si interroga su dove possa arrivare il team di Spalletti. Onestamente? Fino in fondo, in ogni competizione. 

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, come te nessuno mai! Osimhen regala sogni di gloria e spegne (con Zielu) la follia tedesca"

di Napoli Magazine

16/03/2024 - 23:55

NAPOLI - Ricordate il primo successo cinematografico di Gabriele Muccino? Il titolo del film, che raccontava la storia di alcuni adolescenti con grandi ambizioni, tra i quali anche il fratello Silvio, era "Come te nessuno mai". Ecco, questo titolo lo trovo azzeccatissimo per descrivere il cammino del Napoli di Spalletti. Per la prima volta, dal 1926 ad oggi, la squadra partenopea accede, e lo fa di gran carriera, ai Quarti di finale di Champions League, mentre in campionato stacca la seconda in classifica di 18 punti. Roba da stropicciarsi gli occhi. In Champions, questo Napoli, puo' temere solo Haaland: per il resto se la gioca con chiunque, anche con chi dalla capitale spagnola prova a corteggiare Kvara e Osimhen. Stavolta, la scena se l'e' presa tutta Victor. Dopo un primo tempo interlocutorio, il sigillo di testa, in volo, su perfetto assist di Politano, ha ricordato un po' quando il cartone animato Oliver Hutton si librava in cielo per quei 15-20 secondi prima di battere il portiere avversario. Per l'appunto, nulla da fare per il bravissimo Trapp (lesto a negare la gioia del gol a Kvara, autore di un destro a giro rasoterra di pregevole fattura). Certo, se poi arriva il raddoppio, sempre di Osimhen, che per un attimo ha fatto tenere tutti in apprensione, restando a terra dopo l'allungo in rete, e poi il tris su perfetto rigore di Zielinski, c'è poco da fare. Glasner alla vigilia del match era apparso un bel po' spavaldo, pensando di poter ribaltare il risultato con tre gol nei primi minuti, ed invece se n'e' tornato mestamente in Germania dopo aver comunque sottolineato i meriti del Napoli. E ci credo! Cinque reti complessive nei due match non sono stati pochi. Oltre che un divario tecnico, e' emerso un divario di personalità e carattere. Per come vedo io lo sport, avrei evitato il gesto della maglia nera numero 12 in panchina come atto di solidarieta' (?) per i loro tifosi assenti. Qui non e' morto nessuno, per fortuna, ma quello che si e' verificato a Piazza del Gesu', e nei dintorni, e' stato del tutto assurdo! I provvedimenti a tutela dell'ordine pubblico, e' bene ricordarlo, sono arrivati in seguito a quanto combinato sempre dai signori tedeschi nel match d'andata. Ed ora chi ripaga i danni subìti dagli esercizi commerciali, oltre che per l'auto incendiata, nel centro storico? Temo nessuno. Come pure trincerarsi dietro un: "Non sono un politico, per cui non parlo di quanto accaduto" l'ho trovato del tutto sommario come atteggiamento. Il riferimento e' sempre al tecnico dell'Eintracht che poi ha avuto, in un sussulto di razionalità ed equilibrio, il buonsenso di sottolineare che la violenza non e' ammissibile in nessuna forma e in nessuna nazione, come ha poi rimarcato drasticamente Spalletti invitando i facinorosi a restare fuori dal calcio. Sta di fatto che a spegnere gli atti osceni dei delinquenti tedeschi ci ha pensato Osimhen, in collaborazione con Zielinski. Tre sigilli che hanno distolto l'attenzione dagli incivili lanciando il Napoli verso traguardi di altissimo livello, oltre che piu' che meritati per il bel calcio che stiamo vedendo. Intanto ci si interroga su dove possa arrivare il team di Spalletti. Onestamente? Fino in fondo, in ogni competizione. 

 

 

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