L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, il veleno va messo sul campo non nell'umore dei tifosi!"
07.01.2021 23:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - La rabbia è tanta. Perdere contro lo Spezia, che per stessa ammissione del suo allenatore ha sfoderato una delle peggiori prestazioni stagionali, aumenta il disarmo. Inutile girarci intorno: considerando le difficoltà riscontrate dalle compagini che lottano per il vertice, l'incazzatura per il k.o. fa volare all'ennesima potenza il nervosismo misto a dispiacere dell'ambiente partenopeo. Il Napoli avrebbe potuto vincere. Sarebbe bastato realizzare almeno un paio dei 28 tiri nello specchio della porta, e invece no. Bello l'assist di Di Lorenzo per Petagna, poi il solito errore: la squadra, consapevole della propria forza (evidente), pecca di superiorità e superficialità, credendo di poter ribaltare il risultato in qualsiasi momento. Troppe occasioni sprecate. Così non va. Lo sa Gattuso, che ha ammesso anche alcune scelte sbagliate. Se, ad esempio, Maksimovic mostra segnali di squilibrio non c'è nulla di male a cambiarlo. Se Mario Rui non indovina nemmeno un cross, ricordiamoci che in panchina c'è un certo Ghoulam che qualche traversone lo sa fare. Se il centrocampo non regge, non occorre insistere sul duetto Fabian Ruiz-Bakayoko, riportando Zielinski nel suo torpore in una zona di campo dove non incide più di tanto. Lo stesso esperimento Lozano, nel ruolo di punta centrale, già tentato da Ancelotti, non ha avuto molto senso soprattutto se si considera che il messicano ha ormai trovato la propria dimensione nel ruolo di attaccante di destra e nessun avversario è capace di fermarlo quando parte in velocità. La supponenza con cui è stata incassata questa nuova sconfitta interna dispiace, come pure fa male sentire le analisi post partita. La delusione si evince dagli occhi dei protagonisti. Insigne, che ci ha messo la faccia, ha provato e riprovato a centrare la porta, ma non è riuscito a far gol stavolta: a mio avviso non gli si puo' rimproverare nulla in quanto a generosità. Spesso Gattuso invoca un concetto: vuole vedere il veleno in mezzo al campo, quello che con "cazzimma" ti evita di dormire su Nzola e Pobega per intenderci. Il concetto è bello, ma di fatto la qualificazione in Champions sfugge dalle mani se non si inverte immediatamente la tendenza. Confidiamo nei recuperi di Koulibaly, Mertens ed Osimhen. Ad oggi, purtroppo, il veleno lo vedo solo nell'umore dei tifosi, che soffrono per il Napoli e meritano ben altri risultati, piuttosto che sconfitte cocenti in casa, contro avversari modesti, in uno stadio che porta il nome del piu' grande calciatore di sempre. Serve piu' carattere, nessun alibi.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, il veleno va messo sul campo non nell'umore dei tifosi!"

di Napoli Magazine

07/01/2024 - 23:30

NAPOLI - La rabbia è tanta. Perdere contro lo Spezia, che per stessa ammissione del suo allenatore ha sfoderato una delle peggiori prestazioni stagionali, aumenta il disarmo. Inutile girarci intorno: considerando le difficoltà riscontrate dalle compagini che lottano per il vertice, l'incazzatura per il k.o. fa volare all'ennesima potenza il nervosismo misto a dispiacere dell'ambiente partenopeo. Il Napoli avrebbe potuto vincere. Sarebbe bastato realizzare almeno un paio dei 28 tiri nello specchio della porta, e invece no. Bello l'assist di Di Lorenzo per Petagna, poi il solito errore: la squadra, consapevole della propria forza (evidente), pecca di superiorità e superficialità, credendo di poter ribaltare il risultato in qualsiasi momento. Troppe occasioni sprecate. Così non va. Lo sa Gattuso, che ha ammesso anche alcune scelte sbagliate. Se, ad esempio, Maksimovic mostra segnali di squilibrio non c'è nulla di male a cambiarlo. Se Mario Rui non indovina nemmeno un cross, ricordiamoci che in panchina c'è un certo Ghoulam che qualche traversone lo sa fare. Se il centrocampo non regge, non occorre insistere sul duetto Fabian Ruiz-Bakayoko, riportando Zielinski nel suo torpore in una zona di campo dove non incide più di tanto. Lo stesso esperimento Lozano, nel ruolo di punta centrale, già tentato da Ancelotti, non ha avuto molto senso soprattutto se si considera che il messicano ha ormai trovato la propria dimensione nel ruolo di attaccante di destra e nessun avversario è capace di fermarlo quando parte in velocità. La supponenza con cui è stata incassata questa nuova sconfitta interna dispiace, come pure fa male sentire le analisi post partita. La delusione si evince dagli occhi dei protagonisti. Insigne, che ci ha messo la faccia, ha provato e riprovato a centrare la porta, ma non è riuscito a far gol stavolta: a mio avviso non gli si puo' rimproverare nulla in quanto a generosità. Spesso Gattuso invoca un concetto: vuole vedere il veleno in mezzo al campo, quello che con "cazzimma" ti evita di dormire su Nzola e Pobega per intenderci. Il concetto è bello, ma di fatto la qualificazione in Champions sfugge dalle mani se non si inverte immediatamente la tendenza. Confidiamo nei recuperi di Koulibaly, Mertens ed Osimhen. Ad oggi, purtroppo, il veleno lo vedo solo nell'umore dei tifosi, che soffrono per il Napoli e meritano ben altri risultati, piuttosto che sconfitte cocenti in casa, contro avversari modesti, in uno stadio che porta il nome del piu' grande calciatore di sempre. Serve piu' carattere, nessun alibi.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
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