NAPOLI - Il Napoli è in Champions League, ci è ritornato dalla porta principale, al termine di una stagione straordinaria. Ho atteso qualche ora prima di raccogliere le idee, le emozioni e le sensazioni. E il primo pensiero che mi viene in mente è un qualcosa che non si può spiegare con le parole, basta guardare la foto che ho scelto per la copertina del mio consueto editoriale. Il dovere del cronista è quello di fornire numeri, dati inconfutabili, asettici ed inequivocabili. Lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo e lo continueremo a fare su "Napoli Magazine", elogiando i 36 centri nella massima serie, da record, di Gonzalo Higuain. Ma permettetemi un attimo di divagare. Raccontare il Napoli, passo dopo passo, dal 1998, è un onore, un privilegio ed anche una grande gioia per il sottoscritto, e quando vedo il "Pipita" superare Nordahl con una sforbiciata da cineteca, incurante del (mal)tempo e dello spazio, quando riascolto l'urlo Champions, gridato da un popolo intero, è impossibile restare insensibili, soprattutto se il Napoli è una fede che da bambino tuo padre ti ha inculcato. Ripenso a Sarri, alla sua frase nel post partita: "Siamo arrivati secondi, ma il nostro pubblico è campione d'Italia". Ed è vero. Sotto la pioggia, al freddo e al gelo, a qualsiasi ora del pomeriggio o della notte, i tifosi non hanno mai abbandonato la squadra. I meriti dell'allenatore sono stati notevoli, è grazie a lui se il team ha trovato la propria filosofia di gioco e molti giocatori, su tutti Koulibaly e Jorginho, hanno spazzato via le incertezze della stagione precedente. Di sicuro qualche errore è stato commesso, come i due cali di concentrazioni contro la Roma e la Juventus negli scontri diretti, ma la sensazione è che i margini di miglioramento siano ancora tanti e visibili. In sala stampa, dopo il 4-0 al Frosinone, De Laurentiis ha annunciato l'acquisto di Tonelli e a Sarri ha rivolto un simpatico invito: "Ora saranno "problemi" tuoi in Champions con 18 giocatori", undici titolari e sette in panchina. Si riparte dunque da Sarri, ma anche dall'uomo dei record Gonzalo Higuain. L'allenatore guadagnerà il triplo di quanto percepito nell'ultima stagione, mentre per il "Pipita" si lavora ad un rinnovo sontuoso: 7 milioni all'anno per 4 stagioni. Ne discuteranno le parti, così come Giuntoli e i suoi collaboratori sono già a lavoro per i rinnovi di Koulibaly & Co. Nel frattempo vanno fatti i complimenti al Napoli, e soprattutto a De Laurentiis, che ha già promesso di rinforzare la squadra lì dove è opportuno, senza smantellarla. E allora? E' giusto festeggiare, con la consapevolezza di poter osare sempre di più. Buona Champions a tutti!