NAPOLI - Perdere al 90° non fa mai piacere, ma deve far rilettere. Sarebbe stato interessante ascoltare il parere dei diretti interessati, in primis dell'allenatore, per chiedergli il motivo di alcune scelte, come ad esempio la sostituzione di Allan con David Lopez (assente in occasione del gol di Nainggolan) o il mancato ingresso di El Kaddouri, ma questi ed altri quesiti resteranno inevasi. Il Napoli continua a perseguire la strada del silenzio, una scelta condivisibile quando c'era in ballo il ricorso per ridurre le quattro giornate di squalifica ad Higuain, meno comprensibile in questo momento. Il motivo non è noto, ma al di là delle due vittorie nelle ultime cinque partite e della Juventus meritatamente campione d'Italia, anche se spesso aiutata da episodi di cui non ne aveva alcun bisogno, c'è un aspetto che conta più di tutto: il secondo posto. Va fatto un plauso a Koulibaly, sontuoso ed impeccabile. Su ritmi onesti il resto della squadra da Hysaj a Higuain, con Reina che ha assistito al match da posizione privilegiata fino al colpo finale. Questo Napoli, sconfitto all'Olimpico di Roma, come nelle trasferte contro Juventus e Inter, che non va oltre il pari in casa col Milan, resta il maggiore candidato per la seconda posizione, per cui tutti gli altri discorsi possono valere fino ad un certo punto. Di sicuro il distacco di 12 punti dalla capolista non è stato causato solo da episodi sfortunati o dalla squalifica di Higuain. Lo sguardo di Aurelio De Laurentiis, al fischio finale dell'incontro dell'Olimpico mi lascia riflettere. Non è il momento di pensare ai rinnovi e agli interessi personali, ma al bene collettivo. E' anche vero che non si discutono i meriti di una squadra che sta girando a mille, di un allenatore che ha compattato il gruppo portandolo in vetta, seppur commettendo degli errori di inesperienza, ma nel calcio, si sa, contano i numeri. Di lì non si passa. E i numeri dicono che nelle ultime partite si sono persi punti contro squadre non irresistibili e che sono stati presi gol evitabili. E allora se la squadra non è ancora matura per addormentare il gioco e portare a casa un pareggio, bisogna scendere in campo sempre in modo propositivo, senza attendere gli avversari. E così sarà necessario proporsi contro Atalanta, Torino e Frosinone. Senza fronzoli, carica Napoli! Postilla finale sull'arbitro Orsato: non mi era mai capitato di vedere un doppio giallo, come quello comminato a Koulibaly e Ghoulam, praticamente nella stessa azione. Di solito si fischia un fallo e si estrae il giallo. Invece ha lasciato correre, considerando di ammonire successivamente Koulibaly, per poi ritornare sui suoi passi un istante dopo, fermando il gioco ed ammonendo il senegalese e Ghoulam. Di sicuro una novità assoluta. Senza parole. Troppi gialli, poca lucidità.

di Napoli Magazine
26/04/2016 - 13:58
NAPOLI - Perdere al 90° non fa mai piacere, ma deve far rilettere. Sarebbe stato interessante ascoltare il parere dei diretti interessati, in primis dell'allenatore, per chiedergli il motivo di alcune scelte, come ad esempio la sostituzione di Allan con David Lopez (assente in occasione del gol di Nainggolan) o il mancato ingresso di El Kaddouri, ma questi ed altri quesiti resteranno inevasi. Il Napoli continua a perseguire la strada del silenzio, una scelta condivisibile quando c'era in ballo il ricorso per ridurre le quattro giornate di squalifica ad Higuain, meno comprensibile in questo momento. Il motivo non è noto, ma al di là delle due vittorie nelle ultime cinque partite e della Juventus meritatamente campione d'Italia, anche se spesso aiutata da episodi di cui non ne aveva alcun bisogno, c'è un aspetto che conta più di tutto: il secondo posto. Va fatto un plauso a Koulibaly, sontuoso ed impeccabile. Su ritmi onesti il resto della squadra da Hysaj a Higuain, con Reina che ha assistito al match da posizione privilegiata fino al colpo finale. Questo Napoli, sconfitto all'Olimpico di Roma, come nelle trasferte contro Juventus e Inter, che non va oltre il pari in casa col Milan, resta il maggiore candidato per la seconda posizione, per cui tutti gli altri discorsi possono valere fino ad un certo punto. Di sicuro il distacco di 12 punti dalla capolista non è stato causato solo da episodi sfortunati o dalla squalifica di Higuain. Lo sguardo di Aurelio De Laurentiis, al fischio finale dell'incontro dell'Olimpico mi lascia riflettere. Non è il momento di pensare ai rinnovi e agli interessi personali, ma al bene collettivo. E' anche vero che non si discutono i meriti di una squadra che sta girando a mille, di un allenatore che ha compattato il gruppo portandolo in vetta, seppur commettendo degli errori di inesperienza, ma nel calcio, si sa, contano i numeri. Di lì non si passa. E i numeri dicono che nelle ultime partite si sono persi punti contro squadre non irresistibili e che sono stati presi gol evitabili. E allora se la squadra non è ancora matura per addormentare il gioco e portare a casa un pareggio, bisogna scendere in campo sempre in modo propositivo, senza attendere gli avversari. E così sarà necessario proporsi contro Atalanta, Torino e Frosinone. Senza fronzoli, carica Napoli! Postilla finale sull'arbitro Orsato: non mi era mai capitato di vedere un doppio giallo, come quello comminato a Koulibaly e Ghoulam, praticamente nella stessa azione. Di solito si fischia un fallo e si estrae il giallo. Invece ha lasciato correre, considerando di ammonire successivamente Koulibaly, per poi ritornare sui suoi passi un istante dopo, fermando il gioco ed ammonendo il senegalese e Ghoulam. Di sicuro una novità assoluta. Senza parole. Troppi gialli, poca lucidità.
