NAPOLI - La sconfitta con la Roma non lascia dubbi: Gabbiadini lì al centro dell'attacco non ha preso una palla, contro un avversario che ha saputo colpire al momento giusto, e in difesa l'assenza di Albiol si è sentita fortemente. Disastrosi Koulibaly (nonostante il gol di testa) e Maksimovic, che non è ancora ben integrato nello schema difensivo. Per fortuna al rientro si intravede Chiriches, con Tonelli "ready to go" ai box e Raul in grado di riprendersi la maglia da titolare. Si può parlare da qui fino ai prossimi 3/4 mesi, quando è previsto il rientro di Milik, ma fino ad allora il Napoli deve limitare i danni e trovare soluzioni alternative. Tenendo conto che ci sono gare ogni tre giorni, credo che sarebbe opportuno premunirsi andando a prendere un attaccante, alto e di ruolo, tra gli svincolati. L'idea, probabilmente, non esalta il club, lo staff tecnico e i tifosi stessi, ma qui c'è poco da riflettere. Bisogna mettere una pezza. E allora diamo una rapida occhiata ai nomi disponibili. Il più indicato sembra Miroslav Klose, il tedesco ex Lazio, che ha 38 anni. Le alternative potrebbero rispondere ai nomi di Adebayor (32 anni, che però a gennaio sarà impegnato col Togo in Coppa d'Africa), Chamakh (32 anni), Berbatov (35 anni), Anelka (37 anni) o l'ex romanista Osvaldo (30 anni, il quale purtroppo ha già fatto sapere di non volere tornare a giocare a calcio, preferendo fare il musicista, ma possibile che non si può convincere?). Solo a gennaio il Napoli potrebbe far tornare alla base Duvan Zapata, dall'Udinese, pagando una penale di 1 milione di euro. Senza troppi fronzoli, bisogna agire. Lo dico riponendo la massima fiducia nella rosa attuale, che per caratteristiche può fare benissimo, tra campionato e coppe, se ognuno gioca nel suo ruolo. L'idea del falso nueve non mi esalta e non credo che possa essere la panacea di tutti i mali. Contro la Roma, lasciando stare gli alibi climatici che non mi appassionano, si è visto un Napoli stralunato, con Jorginho che ha sbagliato passaggi facili e un gol a due passi dalla porta. Lo stesso Insigne, dopo una buona partenza, è calato. Poco lucidi Callejon e Hysaj, bravo Reina a rimediare i danni su Perotti, con Hamsik, Allan e Ghoulam che hanno navigato con impegno e dedizione. Ma si può e si deve fare di più. Per Sarri due sconfitte di fila: la reazione auspicata, dopo Bergamo, non c'è stata. A lui il compito di trovare le soluzioni alternative, anche perchè nel giro di poche ore si torna in campo per il Besiktas e pasticci non ne sono ammessi. Se sbagli, prendi gol.