L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, è tempo di blindare il piazzamento in Champions"
13.12.2021 19:59 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Cinque punti nelle ultime sei partite. Il ruolino di marcia del Napoli, in campionato, non sta entusiasmando, ecco perche' nelle ultime due gare del 2021, contro il Milan a San Siro e al Maradona contro lo Spezia, bisognerà provare a rimediare. Il 17° turno ha visto gli azzurri scivolare al quarto posto, l'ultimo piazzamento valido per centrare la qualificazione in Champions. Il vero obiettivo del Napoli va dunque difeso con i denti, perchè se è stato bello sognare il tricolore va anche detto che ora non bisogna assolutamente correre il rischio di farsi cogliere dalla depressione, scivolando turno dopo turno sempre più in basso e cadendo contro avversari certamente inferiori. Va bene la sfortuna, con la traversa colpita da Elmas e il palo centrato da Petagna, ma certe partite, come l'ultima contro l'Empoli, vanno chiuse nella prima mezz'ora mostrando cinismo e concretezza sotto porta. Ai toscani, comunque, tutti gli episodi sono girati indubbiamente a favore, a partire dallo stop che ha fermato dopo appena 20 minuti l'uomo azzurro con maggiore qualita' a centrocampo. Senza Zielinski, infatti, la squadra ha faticato a trovare le giuste geometrie e l'inserimento anticipato di un Insigne ancora lontano dallo stato di forma ottimale hanno spento di fatto anche la verve propositiva di Elmas, rispedito a fare legna nel cerchio centrale del campo dopo il rientro del 24. Ed e' proprio li' che il Napoli ha sofferto di piu', dando spazio a Parisi & Co., complice un Demme non in perfette condizioni ed un Anguissa gettato nella mischia per provare a smuovere le acque. Piccola parentesi sulla rete di Cutrone: roba da "Mai dire gol", con il 99 azzurro, ancora un po' spaesato, a cui non gli si possono dare nemmeno troppe responsabilita', ma tant'è. La sconfitta è arrivata, amara e pesantissima. Per cui diventa quasi inutile tornare sulla buona prestazione di Lozano, su Ospina sempre più certezza tra i pali, su Mario Rui e Di Lorenzo instancabili e da libro cuore, su Juan Jesus e Rrahmani in un discreto equilibrio, senza dimenticare la verve di Ounas, dello stesso Elmas, come di Mertens (che avrei lasciato in campo, perche' puo' inventarsi sempre il colpo a sorpresa), oltre che di Politano e Petagna. In certe gare non conta il modo, ma il pallone bisogna scaraventarlo assolutamente in rete, di forza e carattere. Ecco perche' ora l'unica cosa che conta sara' restare agganciati ai vagoni d'elite del treno chiamato "Serie A", per continuare a tenere a distanza le inseguitrici ed evitare che il condominio ci sfratti dal nostro attico con vista mare.

 

 
 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, è tempo di blindare il piazzamento in Champions"

di Napoli Magazine

13/12/2021 - 19:59

NAPOLI - Cinque punti nelle ultime sei partite. Il ruolino di marcia del Napoli, in campionato, non sta entusiasmando, ecco perche' nelle ultime due gare del 2021, contro il Milan a San Siro e al Maradona contro lo Spezia, bisognerà provare a rimediare. Il 17° turno ha visto gli azzurri scivolare al quarto posto, l'ultimo piazzamento valido per centrare la qualificazione in Champions. Il vero obiettivo del Napoli va dunque difeso con i denti, perchè se è stato bello sognare il tricolore va anche detto che ora non bisogna assolutamente correre il rischio di farsi cogliere dalla depressione, scivolando turno dopo turno sempre più in basso e cadendo contro avversari certamente inferiori. Va bene la sfortuna, con la traversa colpita da Elmas e il palo centrato da Petagna, ma certe partite, come l'ultima contro l'Empoli, vanno chiuse nella prima mezz'ora mostrando cinismo e concretezza sotto porta. Ai toscani, comunque, tutti gli episodi sono girati indubbiamente a favore, a partire dallo stop che ha fermato dopo appena 20 minuti l'uomo azzurro con maggiore qualita' a centrocampo. Senza Zielinski, infatti, la squadra ha faticato a trovare le giuste geometrie e l'inserimento anticipato di un Insigne ancora lontano dallo stato di forma ottimale hanno spento di fatto anche la verve propositiva di Elmas, rispedito a fare legna nel cerchio centrale del campo dopo il rientro del 24. Ed e' proprio li' che il Napoli ha sofferto di piu', dando spazio a Parisi & Co., complice un Demme non in perfette condizioni ed un Anguissa gettato nella mischia per provare a smuovere le acque. Piccola parentesi sulla rete di Cutrone: roba da "Mai dire gol", con il 99 azzurro, ancora un po' spaesato, a cui non gli si possono dare nemmeno troppe responsabilita', ma tant'è. La sconfitta è arrivata, amara e pesantissima. Per cui diventa quasi inutile tornare sulla buona prestazione di Lozano, su Ospina sempre più certezza tra i pali, su Mario Rui e Di Lorenzo instancabili e da libro cuore, su Juan Jesus e Rrahmani in un discreto equilibrio, senza dimenticare la verve di Ounas, dello stesso Elmas, come di Mertens (che avrei lasciato in campo, perche' puo' inventarsi sempre il colpo a sorpresa), oltre che di Politano e Petagna. In certe gare non conta il modo, ma il pallone bisogna scaraventarlo assolutamente in rete, di forza e carattere. Ecco perche' ora l'unica cosa che conta sara' restare agganciati ai vagoni d'elite del treno chiamato "Serie A", per continuare a tenere a distanza le inseguitrici ed evitare che il condominio ci sfratti dal nostro attico con vista mare.

 

 
 
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