NAPOLI - Potrei stare qui a scrivere fiumi di parole, ma certe emozioni vanno cullate, provate e vissute, motivo per cui in questo momento mi sento come quel marinaio, in mare per lungo tempo, ma ormai prossimo a riabbracciare la fidanzata pronta ad aspettarlo al porto col fazzoletto in mano da sventolare. Di quell'urlo "The Champiooons" ne iniziamo ad avvertire il brivido ed all'orizzonte ne intravediamo la forma concreta, compatta e roboante. Ancora 90 minuti per gioire, per far sì che il 2° posto diventi realtà, nonostante i tentativi di Totti e compagni. A Torino bisognava vincere e il Napoli l'ha fatto, dopo aver disputato un gran primo tempo, che in tutta onestà sarebbe potuto finire 3-0 se la mira di Insigne fosse stata più precisa o se Higuain avesse avuto migliore sorte con un quel destro a giro, favoloso, stampatosi sul palo alla sinistra di Padelli. Ma tant'è, inutile cercare il pelo nell'uovo. Anzi, è giusto sottolineare i meriti della squadra. Allan a centrocampo ha fatto la differenza e Hamsik è stato provvidenziale con i suoi 2 assist gol per Higuain e Callejon. Ancora in ombra Insigne, che potrà riscattarsi sabato sera al San Paolo. Sarri chiama a raccolta il pubblico, che risponderà presente. Lo stesso invito è stato lanciato da Reina, onesto nel promettere maggior impegno, e da Jorginho. L'allenatore non parla del contratto: lo farà dopo l'ultimo turno. Con un piccolo premio la querelle si concluderà. Intanto il "Pipita" ha raggiunto Angelillo a quota 33 gol in A, punta Nordahl (a 35 reti) e vuole la goleada finale. Gliela auguriamo, perchè senza di lui questo Napoli non sarebbe dove si trova adesso.