NAPOLI - Finalmente si è chiuso il calciomercato. Dopo le tante voci ed a contratti depositati, esprimo il mio pensiero con la massima serenità, come ho sempre fatto. Il Napoli, con i 90 milioni di Higuain (pagabili in due tranche), i 3.5 di Valdifiori, e i 4.5 di David Lopez, ha deciso di puntare sulla linea giovane. Se hanno avuto ragione ad agire così, o no, solo il campo potrà dirlo. Conti alla mano, a mio avviso è stato un mercato da 7, come il numero di acquisti effettuati: Milik (32 milioni), Maksimovic (25), Zielinski (17), Rog (15), Diawara (15), Tonelli (9) e Giaccherini (2) rappresentano una ventata di novità, di sicuro sono una bella scommessa, anche se per quanto riguarda Tonelli si spera di recuperarlo quanto prima non essendo stati ancora ufficializzati i tempi di recupero. Il Napoli, dunque, ha speso 115 milioni, incassandone 98 dalle cessioni. A questi numeri però vanno aggiunti altri 20 milioni dopo l'uscita dalla Champions della Roma, che non portano in rosso il bilancio del club di De Laurentiis, senza dimenticare gli altri 30-40 milioni che finiranno nelle casse del club per la qualificazione nella massima competizione europea. Una pioggia di milioni, insomma, che per un'estate ha fatto sognare il ritorno all'ombra del Vesuvio di Edinson Cavani. A tal proposito, fino a questo momento, sono stato in silenzio, perchè una notizia o ce l'hai o non ce l'hai. Ho letto ed ascoltato molte considerazioni sulla nostra esclusiva relativa al possibile ritorno di Cavani, data ai fini di luglio. Addirittura c'è chi mi ha dato del visionario o ha attaccato il collega Emanuele Cammaroto, che ha raccontato quanto si è verificato in estate proprio sulle pagine di "Napoli Magazine". E mi fa piacere che anche altre testate abbiano dato risalto alla vicenda verso la fine di agosto, ma credo che sia giusto fare ordine. L'idea Cavani nasce nel cuore di Aurelio De Laurentiis subito dopo il "tradimento" di Higuain. Edinson Cavani non solo ha confermato che i rapporti con il presidente non fossero deteriorati ma anche sottolineato più volte la sua potenziale intenzione di ritornare a Napoli. Le parti avevano trovato anche un'intesa di massima, ma paradossalmente l'intoppo l'ha creato il Psg, che ha incassato prima il "no" di Griezmann, senza poi riuscire a trovare l'affondo decisivo nè per Diego Costa nè per Benzema. Incredibile, ma vero, Cavani era pronto a tornare al Napoli, ma il Psg non ha potuto dare l'ok alla sua cessione, dopo essersi privato di Ibrahimovic e non avendo trovato un sostituto all'altezza. L'ostacolo ingaggio era stato superato con un triennale da 7.5 milioni a stagione, gli stessi che avrebbe percepito Higuain, e con i diritti d'immagine al 50%. Insomma, veramente per poco non si è concretizzato il ritorno del Matador all'ombra del Vesuvio. La rosa del Napoli, in questo momento, appare omogenea. Di sicuro i ricambi in panchina hanno una qualità maggiore rispetto al passato. Ora tocca a Sarri far diventare Milik il nuovo Higuain. La punta polacca ha mostrato finora carattere e personalità, trovando due gol importanti contro il Milan, ed entusiasma notare che non tema il confronto con i grandi bomber del passato, per sua stessa ammissione. Per cui, al Napoli non resta che puntare tutto su Milik, perchè negli altri reparti la squadra, nei doppi ruoli, promette più che bene.

di Napoli Magazine
01/09/2016 - 10:18
NAPOLI - Finalmente si è chiuso il calciomercato. Dopo le tante voci ed a contratti depositati, esprimo il mio pensiero con la massima serenità, come ho sempre fatto. Il Napoli, con i 90 milioni di Higuain (pagabili in due tranche), i 3.5 di Valdifiori, e i 4.5 di David Lopez, ha deciso di puntare sulla linea giovane. Se hanno avuto ragione ad agire così, o no, solo il campo potrà dirlo. Conti alla mano, a mio avviso è stato un mercato da 7, come il numero di acquisti effettuati: Milik (32 milioni), Maksimovic (25), Zielinski (17), Rog (15), Diawara (15), Tonelli (9) e Giaccherini (2) rappresentano una ventata di novità, di sicuro sono una bella scommessa, anche se per quanto riguarda Tonelli si spera di recuperarlo quanto prima non essendo stati ancora ufficializzati i tempi di recupero. Il Napoli, dunque, ha speso 115 milioni, incassandone 98 dalle cessioni. A questi numeri però vanno aggiunti altri 20 milioni dopo l'uscita dalla Champions della Roma, che non portano in rosso il bilancio del club di De Laurentiis, senza dimenticare gli altri 30-40 milioni che finiranno nelle casse del club per la qualificazione nella massima competizione europea. Una pioggia di milioni, insomma, che per un'estate ha fatto sognare il ritorno all'ombra del Vesuvio di Edinson Cavani. A tal proposito, fino a questo momento, sono stato in silenzio, perchè una notizia o ce l'hai o non ce l'hai. Ho letto ed ascoltato molte considerazioni sulla nostra esclusiva relativa al possibile ritorno di Cavani, data ai fini di luglio. Addirittura c'è chi mi ha dato del visionario o ha attaccato il collega Emanuele Cammaroto, che ha raccontato quanto si è verificato in estate proprio sulle pagine di "Napoli Magazine". E mi fa piacere che anche altre testate abbiano dato risalto alla vicenda verso la fine di agosto, ma credo che sia giusto fare ordine. L'idea Cavani nasce nel cuore di Aurelio De Laurentiis subito dopo il "tradimento" di Higuain. Edinson Cavani non solo ha confermato che i rapporti con il presidente non fossero deteriorati ma anche sottolineato più volte la sua potenziale intenzione di ritornare a Napoli. Le parti avevano trovato anche un'intesa di massima, ma paradossalmente l'intoppo l'ha creato il Psg, che ha incassato prima il "no" di Griezmann, senza poi riuscire a trovare l'affondo decisivo nè per Diego Costa nè per Benzema. Incredibile, ma vero, Cavani era pronto a tornare al Napoli, ma il Psg non ha potuto dare l'ok alla sua cessione, dopo essersi privato di Ibrahimovic e non avendo trovato un sostituto all'altezza. L'ostacolo ingaggio era stato superato con un triennale da 7.5 milioni a stagione, gli stessi che avrebbe percepito Higuain, e con i diritti d'immagine al 50%. Insomma, veramente per poco non si è concretizzato il ritorno del Matador all'ombra del Vesuvio. La rosa del Napoli, in questo momento, appare omogenea. Di sicuro i ricambi in panchina hanno una qualità maggiore rispetto al passato. Ora tocca a Sarri far diventare Milik il nuovo Higuain. La punta polacca ha mostrato finora carattere e personalità, trovando due gol importanti contro il Milan, ed entusiasma notare che non tema il confronto con i grandi bomber del passato, per sua stessa ammissione. Per cui, al Napoli non resta che puntare tutto su Milik, perchè negli altri reparti la squadra, nei doppi ruoli, promette più che bene.
