NAPOLI - Quei disgustosi cori anti-Napoli, urlati all'Olimpico da alcuni settori di supporters laziali, hanno solo creato un brutto problema in più alla società biancoceleste. Per il resto, si sono frantumati nell'aria mentre il Napoli costruiva e difendeva la sua vittoria, destinata a tener fermo quel primo posto che da' euforia ai suoi tifosi e ancora è un valido segnale per il prossimo cammino degli azzurri. Al di là degli inqualificabili canti che alla Lazio costeranno cari, proprio Koulibaly, preso di mira da stolti coretti di stampo razzista, è stato un decisivo ostacolo per gli attaccanti capitolini, un'ottima diga con gli altri difensori nel rendere vani i tentativi di bucare la rete azzurra. Il gioco arioso del Napoli ha assicurato una ''presenza'' della squadra in campo sempre reattiva e sveglia: la visione calcistica di Sarri si manifesta sul terreno di gioco con continuità ed efficacia. E gli azzurri hanno anche frenato il meccanismo laziale, basato su movimento e continuità. In attacco, poi, la presenza di Higuain ha ancora una volta dimostrato la sua forte spinta nel cercare il gol, mentre la rete messa a segno da Callejon ha reso conto del suo ritorno verso la forma migliore. Positive le presenze di Jorginho, Hamsik e Albiol. E tutto il meccanismo di gioco ha svolto la sua buona funzione, con qualche pausa senza danni. Per il prossimo futuro, meglio puntare a una piena continuità. A fine gara, per le strade intorno all'Olimpico gli spettatori di fede napoletana rifluivano con espressioni e sorrisi di gioia. I cori provocatori erano svaniti nell'aria, come inutili rumori che serviranno solo per le sanzioni già in vista all'orizzonte.