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LO SCOOP di GINO RIVIECCIO: "Ecco perchè Roma-Napoli non si poteva spostare, tutti i retroscena"
10.10.2013 00:28 di Napoli Magazine

NAPOLI - Ora è ufficiale, si gioca venerdì 18 alle 20:45. Ma prima di ufficializzare questa decisione vediamo cosa è successo nelle ultime due settimane.



IL PREFETTO - Non è stato facile convincerlo. La concomitanza con una manifestazione dei No-Tav nello stesso giorno di Roma-Napoli gli aveva suggerito di posticipare la partita di almeno tre anni. Quando i suoi collaboratori gli hanno fatto notare che a Roma tutti i giorni c’è una manifestazione, voleva spostare la partita subito dopo le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Al massimo l’avrebbe anticipata al termine dei campionati del Mondo in Brasile. In un primo momento il Comune di Roma aveva proposto l’anticipo all’alba del mercoledì, ma una vibrante protesta dei vivaisti e degli ortofrutticoli mandava all’aria il piano di Marino. L’alternativa prevedeva lo spostamento dell’incontro al giovedì dopo il TG3 di mezzanotte, ma da Saxa Rubra hanno risposto che un ingorgo all’altezza dell’Olimpico avrebbe creato gravi problemi ai conduttori di "Uno Mattina" che alle tre devono già essere in studio per il trucco. Il timido tentativo del Presidente della provincia Zingaretti, fratello del noto Commissario che suggeriva di posticipare la partita al lunedì subito dopo Montalbano al posto di "Porta a Porta", si scontrava con la dura presa di posizione di Vespa che minacciava di incatenarsi al Foro Italico. A quel punto Zingaretti faceva marcia indietro e investiva Rex che per fortuna se la cavava solo con tre punti, quanti spera di farne Garcia.



GARCIA - E’ stato subito contrario a un’inversione di campo giocando prima a Napoli. In cambio l’allenatore giallorosso aveva chiesto: 2 punti di penalizzazione per il Napoli, un bonus di 3 punti per la sua squadra e il passaggio automatico ai quarti di Champions. Il Napoli con un telegramma ha risposto: “Sticazzi!“.



ABETE - Il presidente della Federcalcio non è mai intervenuto sull’argomento. Quando gli è stato chiesto “Presidente secondo lei quando si deve giocare?“, ha risposto seraficamente: “Sempre, tutti giorni, anche due volte al giorno prima e dopo i pasti“.



TOTTI - Essendo impegnato con la pubblicità dell’auto, il capitano proponeva di giocare l’incontro sul set del nuovo spot della Wolkswagen. Ma il Presidente della Lega, da sempre strenuo assertore del marchio Fiat, dopo una lunga telefonata con Marchionne si opponeva fermamente a un’interferenza tedesca nel campionato italiano. Da segnalare che nell’ultimo allenamento a Trigoria, vedendo il senatore Brunetta uscire dal bar con la maglietta azzurra, Totti diceva al barista: “Aò, c’è un giocatore che sta a scappà dar biliardino!“. Anche il portiere De Sanctis avrebbe preferito incontrare i suoi ex compagni sul calcio-balilla.



DE LAURENTIIS - Avrebbe voluto giocare prima a Napoli la partita di andata e anche a Napoli quella di ritorno. Ha proposto una notturna alle due di notte per i napoletani in Giappone o un’alternativa alle sei del mattino per i connazionali in Australia. Quando ha capito che la Roma non avrebbe mai ceduto, come contropartita ha chiesto alla società giallorossa la costruzione gratuita del nuovo stadio San Paolo. Contattato dal presidente del Consiglio che gli consigliava di non esagerare, De Laurentiis avrebbe allora minacciato di costruire il nuovo stadio sull’alta velocità Torino-Lione. “Uno stratagemma per dirottare i No-Tav in Piemonte e non averli tra i piedi all’Olimpico“, puntualizzava il sindaco De Magistris.



BENITEZ - Con la sua flemma inglese sarebbe stato disposto a giocare anche su Skype: aveva già pronto il collegamento da Castel Volturno. Alla fine ha confessato a un giornalista: “Io non temo nessuno, personalmente la Roma la posso affrontare anche con Fifa 14 o Pes!“. Lo capisco, lì in difesa può comprare tutti i giocatori che vuole…





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


VIDEO - Gino Rivieccio, Toni Iavarone, Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla a ""Napoli Magazine"" su Radio Punto Zero >>>

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LO SCOOP di GINO RIVIECCIO: "Ecco perchè Roma-Napoli non si poteva spostare, tutti i retroscena"

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10/10/2024 - 00:28

NAPOLI - Ora è ufficiale, si gioca venerdì 18 alle 20:45. Ma prima di ufficializzare questa decisione vediamo cosa è successo nelle ultime due settimane.



IL PREFETTO - Non è stato facile convincerlo. La concomitanza con una manifestazione dei No-Tav nello stesso giorno di Roma-Napoli gli aveva suggerito di posticipare la partita di almeno tre anni. Quando i suoi collaboratori gli hanno fatto notare che a Roma tutti i giorni c’è una manifestazione, voleva spostare la partita subito dopo le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Al massimo l’avrebbe anticipata al termine dei campionati del Mondo in Brasile. In un primo momento il Comune di Roma aveva proposto l’anticipo all’alba del mercoledì, ma una vibrante protesta dei vivaisti e degli ortofrutticoli mandava all’aria il piano di Marino. L’alternativa prevedeva lo spostamento dell’incontro al giovedì dopo il TG3 di mezzanotte, ma da Saxa Rubra hanno risposto che un ingorgo all’altezza dell’Olimpico avrebbe creato gravi problemi ai conduttori di "Uno Mattina" che alle tre devono già essere in studio per il trucco. Il timido tentativo del Presidente della provincia Zingaretti, fratello del noto Commissario che suggeriva di posticipare la partita al lunedì subito dopo Montalbano al posto di "Porta a Porta", si scontrava con la dura presa di posizione di Vespa che minacciava di incatenarsi al Foro Italico. A quel punto Zingaretti faceva marcia indietro e investiva Rex che per fortuna se la cavava solo con tre punti, quanti spera di farne Garcia.



GARCIA - E’ stato subito contrario a un’inversione di campo giocando prima a Napoli. In cambio l’allenatore giallorosso aveva chiesto: 2 punti di penalizzazione per il Napoli, un bonus di 3 punti per la sua squadra e il passaggio automatico ai quarti di Champions. Il Napoli con un telegramma ha risposto: “Sticazzi!“.



ABETE - Il presidente della Federcalcio non è mai intervenuto sull’argomento. Quando gli è stato chiesto “Presidente secondo lei quando si deve giocare?“, ha risposto seraficamente: “Sempre, tutti giorni, anche due volte al giorno prima e dopo i pasti“.



TOTTI - Essendo impegnato con la pubblicità dell’auto, il capitano proponeva di giocare l’incontro sul set del nuovo spot della Wolkswagen. Ma il Presidente della Lega, da sempre strenuo assertore del marchio Fiat, dopo una lunga telefonata con Marchionne si opponeva fermamente a un’interferenza tedesca nel campionato italiano. Da segnalare che nell’ultimo allenamento a Trigoria, vedendo il senatore Brunetta uscire dal bar con la maglietta azzurra, Totti diceva al barista: “Aò, c’è un giocatore che sta a scappà dar biliardino!“. Anche il portiere De Sanctis avrebbe preferito incontrare i suoi ex compagni sul calcio-balilla.



DE LAURENTIIS - Avrebbe voluto giocare prima a Napoli la partita di andata e anche a Napoli quella di ritorno. Ha proposto una notturna alle due di notte per i napoletani in Giappone o un’alternativa alle sei del mattino per i connazionali in Australia. Quando ha capito che la Roma non avrebbe mai ceduto, come contropartita ha chiesto alla società giallorossa la costruzione gratuita del nuovo stadio San Paolo. Contattato dal presidente del Consiglio che gli consigliava di non esagerare, De Laurentiis avrebbe allora minacciato di costruire il nuovo stadio sull’alta velocità Torino-Lione. “Uno stratagemma per dirottare i No-Tav in Piemonte e non averli tra i piedi all’Olimpico“, puntualizzava il sindaco De Magistris.



BENITEZ - Con la sua flemma inglese sarebbe stato disposto a giocare anche su Skype: aveva già pronto il collegamento da Castel Volturno. Alla fine ha confessato a un giornalista: “Io non temo nessuno, personalmente la Roma la posso affrontare anche con Fifa 14 o Pes!“. Lo capisco, lì in difesa può comprare tutti i giocatori che vuole…





Gino Rivieccio



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