M' 'o vveco io
SHOW TIME di GINO RIVIECCIO: "Arsenico, Arsenal e vecchi merletti"
11.12.2013 19:45 di Napoli Magazine

NAPOLI - Bisogna provarci perché come diceva Walt Disney "Tutti i sogni posso essere realizzati, basta solo avere il coraggio di inseguirli". E stasera vanno inseguiti, magari con i centrocampisti che corrono, gli attaccanti che non sprecano e i difensori che non cazzeggiano contro i temibili Gunners. Bisogna vincere 3 a 0 e non è facile ma si ha il dovere di giocarsela tutta senza indugi, senza amnesie e senza sbandamenti in nessun reparto del campo. Bisogna realizzare la storica impresa un pò come fece il Chelsea quando due stagioni fa ci sbatté impietosamente fuori dalla Champions vanificando il vantaggio dell'andata. Bisogna avvelenare l'Arsenal anche per zittire le vecchie zitelle che sanno tutto di calcio e sono pronte a criticare il modulo di Benitez, la disposizione in campo di Behrami e la rinuncia a Cannavaro. Un'eliminazione potrebbe aprire scenari delicati a cominciare da un cedimento della fiducia tra squadra e tifosi, a un'incrinatura dei rapporti tra società e allenatore oltre alla non trascurabile perdita di 15 milioni di euro. Senza contare che domenica è di scena al San Paolo l'ex di turno, quel Walter Mazzarri che pur di strappare i tre punti regalerebbe per due anni sorrisi in tv. Credo insomma che questa sia la settimana più delicata dell'era Benitez che dopo un promettente avvio scopre di avere una squadra con delle pericolose falle a centrocampo e tre terribili squarci in difesa: più che una squadra il Napoli nelle ultime uscite è sembrata la Costa Concordia. Il punto è che da più parti le vecchie zitelle hanno accostato il neo allenatore azzurro al comandante Schettino: continuerebbe a fare inchini, a sdrammatizzare e a non accorgersi che la sua nave si sta incagliando nelle secche di un'amara realtà, una realtà che sebbene sia costata per il solo restyling 90 milioni di euro, fa acqua da parecchie parti. Per il momento l'armatore non parla. Scommetto che aspetti la sosta di Natale e l'uscita del suo film per fare le previsioni sul mare agitato in casa azzurra. Un mare che stasera potrebbe diventare improvvisamente calmo se solo si superasse il turno. A meno che il Marsiglia non ci regali un altro inno con il pareggio contro i tedeschi di Klopp il quale continua a starmi simpatico come un gatto aggrappato ai coglioni. In questo caso il processo cambierebbe rotta. Perché, come dice qualcuno, nel calcio contano solo i risultati. Ed io analogamente al Petisso che dice "Mi diverto solo quando vinco" aggiungo: "Mi diverto solo quando mi qualifico". E stasera bisogna qualificarsi battendo l'Arsenal con l'arsenale fatto del bazooka Higuain, la mitraglietta Pandev e il kalashnikov Callejon. Un sogno? Ricordiamoci di Walt Disney.





Gino Rivieccio



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di Napoli Magazine

11/12/2024 - 19:45

NAPOLI - Bisogna provarci perché come diceva Walt Disney "Tutti i sogni posso essere realizzati, basta solo avere il coraggio di inseguirli". E stasera vanno inseguiti, magari con i centrocampisti che corrono, gli attaccanti che non sprecano e i difensori che non cazzeggiano contro i temibili Gunners. Bisogna vincere 3 a 0 e non è facile ma si ha il dovere di giocarsela tutta senza indugi, senza amnesie e senza sbandamenti in nessun reparto del campo. Bisogna realizzare la storica impresa un pò come fece il Chelsea quando due stagioni fa ci sbatté impietosamente fuori dalla Champions vanificando il vantaggio dell'andata. Bisogna avvelenare l'Arsenal anche per zittire le vecchie zitelle che sanno tutto di calcio e sono pronte a criticare il modulo di Benitez, la disposizione in campo di Behrami e la rinuncia a Cannavaro. Un'eliminazione potrebbe aprire scenari delicati a cominciare da un cedimento della fiducia tra squadra e tifosi, a un'incrinatura dei rapporti tra società e allenatore oltre alla non trascurabile perdita di 15 milioni di euro. Senza contare che domenica è di scena al San Paolo l'ex di turno, quel Walter Mazzarri che pur di strappare i tre punti regalerebbe per due anni sorrisi in tv. Credo insomma che questa sia la settimana più delicata dell'era Benitez che dopo un promettente avvio scopre di avere una squadra con delle pericolose falle a centrocampo e tre terribili squarci in difesa: più che una squadra il Napoli nelle ultime uscite è sembrata la Costa Concordia. Il punto è che da più parti le vecchie zitelle hanno accostato il neo allenatore azzurro al comandante Schettino: continuerebbe a fare inchini, a sdrammatizzare e a non accorgersi che la sua nave si sta incagliando nelle secche di un'amara realtà, una realtà che sebbene sia costata per il solo restyling 90 milioni di euro, fa acqua da parecchie parti. Per il momento l'armatore non parla. Scommetto che aspetti la sosta di Natale e l'uscita del suo film per fare le previsioni sul mare agitato in casa azzurra. Un mare che stasera potrebbe diventare improvvisamente calmo se solo si superasse il turno. A meno che il Marsiglia non ci regali un altro inno con il pareggio contro i tedeschi di Klopp il quale continua a starmi simpatico come un gatto aggrappato ai coglioni. In questo caso il processo cambierebbe rotta. Perché, come dice qualcuno, nel calcio contano solo i risultati. Ed io analogamente al Petisso che dice "Mi diverto solo quando vinco" aggiungo: "Mi diverto solo quando mi qualifico". E stasera bisogna qualificarsi battendo l'Arsenal con l'arsenale fatto del bazooka Higuain, la mitraglietta Pandev e il kalashnikov Callejon. Un sogno? Ricordiamoci di Walt Disney.





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