NAPOLI - Il professore parlò alla classe, la interrogò sulla città, sui suoi disservizi e sul disagio quotidiano dei suoi abitanti. Poi all’improvviso domandò a Coppola: Qual è secondo te il vero problema di Napoli?“, “La difesa a tre!“ rispose imperturbabile il ragazzo dal terzo banco dell’istituto commerciale. Questo episodio che risale allo scorso anno oggi non sarebbe più credibile visto che nelle ultime due partite il vero nodo non è stato la difesa a tre, ma l’attacco a quattro che ha fallito gol su gol, occasioni su occasioni prima col Porto e poi con la Fiorentina.Sì, ma la squadra esce a testa alta dal campo, ha obiettato qualcuno. Personalmente nel calcio preferirei vergognarmi e fare punti. Ma è mai possibile che non riusciamo a vivere un posticipo in tranquillità? Quando non è il centrocampo ad andare in affanno ci pensa l’attacco a sfidare la nostra pazienza, e se la difesa gira alla perfezione il meraviglioso Reina s’inventa una uscita scriteriata e vanifica tutte le prodezze delle ultime partite. Certo Hamsik sta diventando un problema al punto da vivere una preoccupante involuzione tattico-psicologica dalla quale si potrà uscire solo esplorando campi paranormali. E dire che la pubblicità di una nota telefonia mobile che lo ha scelto come testimonial aveva fatto sperare che ritornasse… veloce. Invece nonostante i tanti giga e l’ottima copertura satellitare non vede più la… rete. Naviga senza wi-fi, si collega poco con i compagni e non risponde agli sms tattici di Benitez. Pare risponda solo ad alcune mail dall’Inghilterra e chissà che non stia pensando di cambiare gestore. E’ vero pure che Marek prima giocava in una posizione a lui più congeniale e aveva vicino anche un certo Cavani e prima ancora uno che si chiamava Lavezzi… Stasera c’è il Catania e non si può sbagliare né in attacco né nelle retrovie: non voglio minimamente pensare che la stagione azzurra si riduca a una ennesima finale di coppa Italia. E’ vero che in Europa dopo la vittoria di Marine Le Pen soffia un vento antieuropeista, ma io in Europa ci voglio andare dalla porta principale e senza preliminari: quelli di solito li faccio solo prima di fare l’amore…
Gino Rivieccio
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
VIDEO - Gino Rivieccio e Antonio Petrazzuolo a ""Napoli Magazine"" su Radio Punto Zero >>>
di Napoli Magazine
26/03/2024 - 20:20
NAPOLI - Il professore parlò alla classe, la interrogò sulla città, sui suoi disservizi e sul disagio quotidiano dei suoi abitanti. Poi all’improvviso domandò a Coppola: Qual è secondo te il vero problema di Napoli?“, “La difesa a tre!“ rispose imperturbabile il ragazzo dal terzo banco dell’istituto commerciale. Questo episodio che risale allo scorso anno oggi non sarebbe più credibile visto che nelle ultime due partite il vero nodo non è stato la difesa a tre, ma l’attacco a quattro che ha fallito gol su gol, occasioni su occasioni prima col Porto e poi con la Fiorentina.Sì, ma la squadra esce a testa alta dal campo, ha obiettato qualcuno. Personalmente nel calcio preferirei vergognarmi e fare punti. Ma è mai possibile che non riusciamo a vivere un posticipo in tranquillità? Quando non è il centrocampo ad andare in affanno ci pensa l’attacco a sfidare la nostra pazienza, e se la difesa gira alla perfezione il meraviglioso Reina s’inventa una uscita scriteriata e vanifica tutte le prodezze delle ultime partite. Certo Hamsik sta diventando un problema al punto da vivere una preoccupante involuzione tattico-psicologica dalla quale si potrà uscire solo esplorando campi paranormali. E dire che la pubblicità di una nota telefonia mobile che lo ha scelto come testimonial aveva fatto sperare che ritornasse… veloce. Invece nonostante i tanti giga e l’ottima copertura satellitare non vede più la… rete. Naviga senza wi-fi, si collega poco con i compagni e non risponde agli sms tattici di Benitez. Pare risponda solo ad alcune mail dall’Inghilterra e chissà che non stia pensando di cambiare gestore. E’ vero pure che Marek prima giocava in una posizione a lui più congeniale e aveva vicino anche un certo Cavani e prima ancora uno che si chiamava Lavezzi… Stasera c’è il Catania e non si può sbagliare né in attacco né nelle retrovie: non voglio minimamente pensare che la stagione azzurra si riduca a una ennesima finale di coppa Italia. E’ vero che in Europa dopo la vittoria di Marine Le Pen soffia un vento antieuropeista, ma io in Europa ci voglio andare dalla porta principale e senza preliminari: quelli di solito li faccio solo prima di fare l’amore…
Gino Rivieccio
Napoli Magazine
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