Mister Z
MISTER Z - Napoli, di chi è la colpa?
28.02.2017 10:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Di chi è la colpa? Quanto sta accadendo al Napoli è qualcosa di molto avvilente ed i tifosi sono più frastornati ed avviliti che incazzati. La sparata di De Laurentiis, le sue parole al veleno, apparentemente inspiegabili, nei confronti di Sarri, negli spogliatoi del Santiago Bernabeu hanno davvero destabilizzato l'ambiente fino al punto da provocare un fenomeno di rigetto nella squadra? Ed il presidente ha davvero sbroccato senza ragione alcuna o aveva i suoi buoni motivi per sparare a palle incatenate contro l'allenatore? L'ambiente del calcio è in fondo una specie di grande famiglia dove tutti sanno le cose di tutti. Basta andare un po' in giro e tendere un orecchio per sentire conmenti che danno adito a più di una preoccupazione. Voci che girano insistentemente raccontano di un Sarri con la valigia in mano, già pronto a partire da Castel Volturno, appena finito il campionato e di un De Laurentiis furente per un nuovo, ennesimo 'tradimento' di un suo allenatore, dopo quelli di Mazzarri e di Benitez. A niente sarebbe valso, secondo queste voci, il tentativo del presidente di convincere il tecnico a rimanere ancora un anno, annullando la clausola rescissoria di sette milioni di euro. Attraverso il suo procuratore, Sarri avrebbe risposto picche proprio alla vigilia del match di Champions League con il Real. Di qui l'ira di De Laurentiis, non tanto per il risultato negativo che era ampiamente preventivatile, quanto per l'aver appreso di dover ancora una volta ricominciare tutto daccapo, dopo aver scommesso tutto su Sarri ed averlo definitivamente lanciato nel calcio che conta. Ma da che cosa deriverebbe questo atteggiamento di intransigente chiusura da parte dell'allenatore? Si mormora in giro che Sarri sarebbe stanco del rapporto con il presidente e che la Fiorentina si sarebbe fiondata sull'allenatore, dicendosi sin da ora disposta a pagare al Napoli la clausola rescissoria. Un addio in piena regola starebbe dunque per consumarsi. È vera tale ricostruzione o sono solo voci infondate? Quel che è certo è che dopo Madrid, nel momento più delicato della stagione, la squadra ha subito una pressione psicologica insopportabile. Stasera a Torino con la Juventus si presenta l'occasione giusta per dimostrare, al di là dei problemi di convivenza che possano eventualmente esistere tra presidente ed allenatore, che la squadra è forte ed è in grado di farsi valere. Una disfatta con i bianconeri, mentre all'orizzonte si profilano le super sfide con Roma e Real, avrebbe il sapore di una Caporetto. E non sarebbe giusto per nessuno assistere a questo scempio: dai giocatori all'allenatore, dal presidente ai tifosi. Speriamo solo che la professionalità del gruppo sia più forte di tutto e di tutti.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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MISTER Z - Napoli, di chi è la colpa?

di Napoli Magazine

28/02/2024 - 10:10

NAPOLI - Di chi è la colpa? Quanto sta accadendo al Napoli è qualcosa di molto avvilente ed i tifosi sono più frastornati ed avviliti che incazzati. La sparata di De Laurentiis, le sue parole al veleno, apparentemente inspiegabili, nei confronti di Sarri, negli spogliatoi del Santiago Bernabeu hanno davvero destabilizzato l'ambiente fino al punto da provocare un fenomeno di rigetto nella squadra? Ed il presidente ha davvero sbroccato senza ragione alcuna o aveva i suoi buoni motivi per sparare a palle incatenate contro l'allenatore? L'ambiente del calcio è in fondo una specie di grande famiglia dove tutti sanno le cose di tutti. Basta andare un po' in giro e tendere un orecchio per sentire conmenti che danno adito a più di una preoccupazione. Voci che girano insistentemente raccontano di un Sarri con la valigia in mano, già pronto a partire da Castel Volturno, appena finito il campionato e di un De Laurentiis furente per un nuovo, ennesimo 'tradimento' di un suo allenatore, dopo quelli di Mazzarri e di Benitez. A niente sarebbe valso, secondo queste voci, il tentativo del presidente di convincere il tecnico a rimanere ancora un anno, annullando la clausola rescissoria di sette milioni di euro. Attraverso il suo procuratore, Sarri avrebbe risposto picche proprio alla vigilia del match di Champions League con il Real. Di qui l'ira di De Laurentiis, non tanto per il risultato negativo che era ampiamente preventivatile, quanto per l'aver appreso di dover ancora una volta ricominciare tutto daccapo, dopo aver scommesso tutto su Sarri ed averlo definitivamente lanciato nel calcio che conta. Ma da che cosa deriverebbe questo atteggiamento di intransigente chiusura da parte dell'allenatore? Si mormora in giro che Sarri sarebbe stanco del rapporto con il presidente e che la Fiorentina si sarebbe fiondata sull'allenatore, dicendosi sin da ora disposta a pagare al Napoli la clausola rescissoria. Un addio in piena regola starebbe dunque per consumarsi. È vera tale ricostruzione o sono solo voci infondate? Quel che è certo è che dopo Madrid, nel momento più delicato della stagione, la squadra ha subito una pressione psicologica insopportabile. Stasera a Torino con la Juventus si presenta l'occasione giusta per dimostrare, al di là dei problemi di convivenza che possano eventualmente esistere tra presidente ed allenatore, che la squadra è forte ed è in grado di farsi valere. Una disfatta con i bianconeri, mentre all'orizzonte si profilano le super sfide con Roma e Real, avrebbe il sapore di una Caporetto. E non sarebbe giusto per nessuno assistere a questo scempio: dai giocatori all'allenatore, dal presidente ai tifosi. Speriamo solo che la professionalità del gruppo sia più forte di tutto e di tutti.

 

 

Mario Zaccaria

 

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