Mister Z
MR Z - Napoli-Arbitri, iniziamo male!
24.08.2021 23:58 di Napoli Magazine

NAPOLI - Cominciamo male. Anche quest’anno il rapporto tra il Napoli e gli arbitri parte con il piede sbagliato. Ho letto da molte parti giudizi espressi per sostenere la correttezza della decisione di Aureliano di estrarre il cartellino rosso nei confronti di Osimhen e la cosa non mi trova assolutamente d’accordo. Alla ripresa del gioco, dopo l’intervallo, si è letto un labiale del direttore di gara che spiegava a un calciatore del Napoli: ”Gli ha dato uno schiaffo”. A me è sembrato che più che uno schiaffo si sia trattato di una manata, partita d’istinto a seguito di una reiterata trattenuta, che ha concluso la sua corsa tra il collo e la faccia dell’avversario. Da come l’ha presentata l’arbitro sembrava un ceffone proditorio, rifilato a sangue freddo. Probabilmente un cartellino giallo sarebbe stato una punizione anche troppo severa, soprattutto se si considera che Osimhen era già stato preso di mira, fino a quel momento della partita, con continue trattenute e spinte. Mi risulta che la prima preoccupazione degli arbitri dovrebbe essere quella di tutelare gli attaccanti ed evitare che nei loro confronti vengano messi in atto comportamenti violenti e provocatori. E’ troppo facile intervenire solo sulle eventuali e successive reazioni. Ammetto tuttavia che Osimhen deve abituarsi a sopportare le angherie che il campo gli riserverà. Si vada a rivedere le partite del Napoli di qualche anno fa, quando Maradona veniva preso a calcioni e non batteva ciglio. Lasciare la squadra in inferiorità numerica è sempre un peccato molto grave, anche se nella circostanza specifica l’arbitro avrebbe fatto molto meglio a tenere il fischietto in tasca. E a proposito di Aureliano, vorrei tanto che Trentalange facesse ciò che aveva promesso in campagna elettorale, cioè sciogliere finalmente la lingua dei tesserati Aia. Aureliano a fine partita ci avrebbe potuto spiegare la ratio del suo comportamento contraddittorio in occasione dei due rigori fischiati al Napoli. Fallo identico nella dinamica, ma nel primo caso non è scattata l’ammonizione per Caldara, mentre nel secondo è uscito dalla tasca senza alcuna esitazione il cartellino giallo per Ceccaroni. Tutti noi crediamo nella buona fede degli arbitri e proprio per questo pensiamo che un simile comportamento, visto che Caldara era già ammonito e che dunque sarebbe scattata per lui l’espulsione, si sarebbe dovuto evitare per non dare adito a retro pensieri cattivi. Certo è che il danno per il Napoli c’è stato e si tratta di un gravissimo errore tecnico dell’arbitro che non trova alcuna giustificazione.

 


Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

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24/08/2024 - 23:58

NAPOLI - Cominciamo male. Anche quest’anno il rapporto tra il Napoli e gli arbitri parte con il piede sbagliato. Ho letto da molte parti giudizi espressi per sostenere la correttezza della decisione di Aureliano di estrarre il cartellino rosso nei confronti di Osimhen e la cosa non mi trova assolutamente d’accordo. Alla ripresa del gioco, dopo l’intervallo, si è letto un labiale del direttore di gara che spiegava a un calciatore del Napoli: ”Gli ha dato uno schiaffo”. A me è sembrato che più che uno schiaffo si sia trattato di una manata, partita d’istinto a seguito di una reiterata trattenuta, che ha concluso la sua corsa tra il collo e la faccia dell’avversario. Da come l’ha presentata l’arbitro sembrava un ceffone proditorio, rifilato a sangue freddo. Probabilmente un cartellino giallo sarebbe stato una punizione anche troppo severa, soprattutto se si considera che Osimhen era già stato preso di mira, fino a quel momento della partita, con continue trattenute e spinte. Mi risulta che la prima preoccupazione degli arbitri dovrebbe essere quella di tutelare gli attaccanti ed evitare che nei loro confronti vengano messi in atto comportamenti violenti e provocatori. E’ troppo facile intervenire solo sulle eventuali e successive reazioni. Ammetto tuttavia che Osimhen deve abituarsi a sopportare le angherie che il campo gli riserverà. Si vada a rivedere le partite del Napoli di qualche anno fa, quando Maradona veniva preso a calcioni e non batteva ciglio. Lasciare la squadra in inferiorità numerica è sempre un peccato molto grave, anche se nella circostanza specifica l’arbitro avrebbe fatto molto meglio a tenere il fischietto in tasca. E a proposito di Aureliano, vorrei tanto che Trentalange facesse ciò che aveva promesso in campagna elettorale, cioè sciogliere finalmente la lingua dei tesserati Aia. Aureliano a fine partita ci avrebbe potuto spiegare la ratio del suo comportamento contraddittorio in occasione dei due rigori fischiati al Napoli. Fallo identico nella dinamica, ma nel primo caso non è scattata l’ammonizione per Caldara, mentre nel secondo è uscito dalla tasca senza alcuna esitazione il cartellino giallo per Ceccaroni. Tutti noi crediamo nella buona fede degli arbitri e proprio per questo pensiamo che un simile comportamento, visto che Caldara era già ammonito e che dunque sarebbe scattata per lui l’espulsione, si sarebbe dovuto evitare per non dare adito a retro pensieri cattivi. Certo è che il danno per il Napoli c’è stato e si tratta di un gravissimo errore tecnico dell’arbitro che non trova alcuna giustificazione.

 


Mario Zaccaria

 

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