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MR Z - Napoli, ecco il segreto vincente
12.09.2017 10:35 di Napoli Magazine

NAPOLI - Lo dicono tutti. L'anno scorso una partita come quella di domenica sera al Dall'Ara il Napoli non l'avrebbe vinta. E' molto probabile che, addirittura, l'avrebbe persa. Che sia un buon segno? Nel primo tempo era sembrato di vedere la squadra che negli anni scorsi, con Sarri ed anche con Benitez in panchina, si faceva schiacciare dall'avversaria, incapace di governare l'agonismo spinto di un Bologna con il diavolo in corpo, bramoso di riscattare il 7-1 dell'anno scorso che nell'animo dei calciatori, di Donadoni, della dirigenza e soprattutto dei tifosi deve ancora bruciare non poco. Invece la squadra, sia pure attraversando più di un momento critico, ha tenuto e nel finale ha travolto l'avversaria. Un po' quello che era successo nel turno precedente di campionato con l'Atalanta. Una volta può essere un caso, due volte no. Insomma Bologna confermato che gli azzurri hanno acquisito una mentalità nuova, una cattiveria diversa, un cinismo spietato ed un pragmatismo spinto, tutte caratteristiche che in un campionato difficile e complicato come è la serie A, alla fine portano punti. Francamente non mi soffermerei neppure a considerare, come fanno in tanti, se il Napoli possa essere ritenuto favorito per lo scudetto. Siamo appena alla terza giornata di campionato e ci vuole ancora troppo tempo per arrivare alla fase cruciale del torneo. Capire oggi chi possa essere davvero favorito per il tricolore è impresa quasi disperata. Andiamo avanti con questo passo, poi si vedrà. Quel che conta ed è anzi fondamentale, in questo momento, è calibrare bene l'impiego degli uomini perché non si deve dimenticare che rispetto agli anni scorsi, in questa stagione la tipologia di preparazione precampionato è completamente cambiata. Il Napoli aveva bisogno di arrivare in condizioni ottimali al duplice impegno con il Nizza per non correre il rischio di rimanere fuori dalla Champions. E' normale che lo stato di forma dei calciatori non potrà quest'anno seguire la stessa curva della passata stagione. Qualcosa di diverso già si vede, infatti, e siamo appena a metà settembre. Hamsik, ad esempio, non è mai stato in condizioni fisiche così precarie a soli due mesi dall'inizio degli allenamenti. Evidentemente lo slovacco è quello che più di tutti gli altri 'soffre' per questo cambio di passo estivo. Sarri però è bravo ed esperto e saprà certamente utilizzare sia il capitano, sa gli altri che dovessero mostrare qualche precoce segno di cedimento atletico (Jorginho?), nella maniera migliore. A cominciare da questo terribile mese di settembre in cui la squadra sarà chiamata a giocare ogni tre-quattro giorni, senza poter tirare il fiato.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

12/09/2024 - 10:35

NAPOLI - Lo dicono tutti. L'anno scorso una partita come quella di domenica sera al Dall'Ara il Napoli non l'avrebbe vinta. E' molto probabile che, addirittura, l'avrebbe persa. Che sia un buon segno? Nel primo tempo era sembrato di vedere la squadra che negli anni scorsi, con Sarri ed anche con Benitez in panchina, si faceva schiacciare dall'avversaria, incapace di governare l'agonismo spinto di un Bologna con il diavolo in corpo, bramoso di riscattare il 7-1 dell'anno scorso che nell'animo dei calciatori, di Donadoni, della dirigenza e soprattutto dei tifosi deve ancora bruciare non poco. Invece la squadra, sia pure attraversando più di un momento critico, ha tenuto e nel finale ha travolto l'avversaria. Un po' quello che era successo nel turno precedente di campionato con l'Atalanta. Una volta può essere un caso, due volte no. Insomma Bologna confermato che gli azzurri hanno acquisito una mentalità nuova, una cattiveria diversa, un cinismo spietato ed un pragmatismo spinto, tutte caratteristiche che in un campionato difficile e complicato come è la serie A, alla fine portano punti. Francamente non mi soffermerei neppure a considerare, come fanno in tanti, se il Napoli possa essere ritenuto favorito per lo scudetto. Siamo appena alla terza giornata di campionato e ci vuole ancora troppo tempo per arrivare alla fase cruciale del torneo. Capire oggi chi possa essere davvero favorito per il tricolore è impresa quasi disperata. Andiamo avanti con questo passo, poi si vedrà. Quel che conta ed è anzi fondamentale, in questo momento, è calibrare bene l'impiego degli uomini perché non si deve dimenticare che rispetto agli anni scorsi, in questa stagione la tipologia di preparazione precampionato è completamente cambiata. Il Napoli aveva bisogno di arrivare in condizioni ottimali al duplice impegno con il Nizza per non correre il rischio di rimanere fuori dalla Champions. E' normale che lo stato di forma dei calciatori non potrà quest'anno seguire la stessa curva della passata stagione. Qualcosa di diverso già si vede, infatti, e siamo appena a metà settembre. Hamsik, ad esempio, non è mai stato in condizioni fisiche così precarie a soli due mesi dall'inizio degli allenamenti. Evidentemente lo slovacco è quello che più di tutti gli altri 'soffre' per questo cambio di passo estivo. Sarri però è bravo ed esperto e saprà certamente utilizzare sia il capitano, sa gli altri che dovessero mostrare qualche precoce segno di cedimento atletico (Jorginho?), nella maniera migliore. A cominciare da questo terribile mese di settembre in cui la squadra sarà chiamata a giocare ogni tre-quattro giorni, senza poter tirare il fiato.

 

 

Mario Zaccaria

 

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