NAPOLI - La partita di Empoli ha dimostrato ancora una volta, semmai ve ne fosse stato bisogno, che al Napoli manca qualcosa per essere al livello della Juventus. Tutti i tifosi della squadra partenopea, infatti, hanno pensato la stessa cosa: se i bianconeri si fossero trovati in una uguale situazione, in vantaggio alla fine del primo tempo 3-0 sull'Empoli, sicuramente non avrebbero corso il pericolo di pareggiare la partita, come è accaduto a Napoli. La difesa della squadra di Allegri e anche i centrocampisti, avrebbero eretto una cortina impenetrabile davanti all'aria di rigore. Probabilmente ai calciatori di Martusciello non sarebbe stato possibile neppure avvicinarsi ai pali della porta difesa da Buffon. Il Napoli, invece, è riuscito nella clamorosa impresa di rendere possibile il pareggio dell'Empoli. Le coronarie dei tifosi azzurri sono state, ancora una volta, messe a dura prova. Questo è probabilmente l'unico difetto della squadra di Sarri. Si tratta, però, di un difetto grave e che può pregiudicare non soltanto una partita ogni tanto, nell'arco di un campionato, ma addirittura anche tutto il lavoro fatto in una intera stagione. C'è dunque da fare ancora un salto di qualità. D' altro canto lo dice lo stesso Sarri, lo sa bene il presidente De Laurentiis, lo sanno un po' tutti quelli che frequentano l'ambiente napoletano. È inutile, dunque, farsi illusioni. Il Napoli è in grado sicuramente di battere chiunque, sia tra le avversarie che partecipano al campionato italiano, sia a livello di competizioni europee. Nell'arco di una partita o di una confronto di andata e ritorno, gli azzurri possono avere la meglio su chicchessia. Il problema, però, è sulla lunga distanza. Nel corso di un'intera stagione, inevitabilmente, capitano giornate come quella di Empoli e non è detto che vada sempre bene. Anzi, in passato, in più di una circostanza il Napoli è andato incontro battute di arresto provocate proprio da questa tendenza a sentirsi sazi. Esattamente quello che è accaduto domenica a Empoli. Nel secondo tempo sembrava che gli uomini di Sarri fossero in gita di piacere. Scarsa concentrazione, un briciolo di presunzione e tanta approssimazione: una miscela esplosiva che unita ad una intrinseca debolezza della difesa ed alla pessima abitudine di distrarsi in certi momenti determinanti, ha messo a rischio il risultato finale. Per il futuro, dunque, occorrerà fare questo salto di qualità. E inutile avere l'attacco più forte d'Italia, se non d'Europa, segnare una media straordinaria di gol a partita, se poi non si è in grado di difendere un risultato acquisito e tre punti già messi in freezer dopo 45 minuti di gioco.