la Feltrinelli, piazza dei Martiri
martedì 27 febbraio ore 18.00
Presentazione del libro
IL CIGNO NERO E IL CAVALIERE BIANCO
di ROBERTO NAPOLETANO
(La nave di Teseo)
Con l’autore intervengono Alessandro Barbano e Gaetano Manfredi
Roberto Napoletano racconta gli anni della grande crisi che ha spazzato l’Europa, vissuti da direttore del Sole 24 Ore. Colloqui riservati a tutti i livelli, italiani e internazionali, fatti, segreti, confidenze, protagonisti e comparse si intrecciano e disvelano in una storia inedita che parte dal novembre del 2011 e arriva fino ai nostri giorni. Napoletano mette a nudo errori strategici, soprusi e asimmetrie tra le nostre sofferenze e il trattamento di favore riservato alle banche tedesche e francesi. La paura dello spread che mette nell’angolo Berlusconi, i sacrifici del governo Monti, il ruolo di Draghi e dell’Europa, il giovane Letta e le trame di Renzi: volti e, soprattutto, misfatti di un capitalismo di relazione all’italiana che non muore mai. Nel frattempo, a combattere ogni giorno la battaglia della competitività, c’è una speranza: un sistema di imprese familiari, cresciute in Italia ma ormai globali, che vince nel mondo perché innova, senza chiedere aiuti a nessuno.
di Napoli Magazine
26/02/2018 - 12:58
la Feltrinelli, piazza dei Martiri
martedì 27 febbraio ore 18.00
Presentazione del libro
IL CIGNO NERO E IL CAVALIERE BIANCO
di ROBERTO NAPOLETANO
(La nave di Teseo)
Con l’autore intervengono Alessandro Barbano e Gaetano Manfredi
Roberto Napoletano racconta gli anni della grande crisi che ha spazzato l’Europa, vissuti da direttore del Sole 24 Ore. Colloqui riservati a tutti i livelli, italiani e internazionali, fatti, segreti, confidenze, protagonisti e comparse si intrecciano e disvelano in una storia inedita che parte dal novembre del 2011 e arriva fino ai nostri giorni. Napoletano mette a nudo errori strategici, soprusi e asimmetrie tra le nostre sofferenze e il trattamento di favore riservato alle banche tedesche e francesi. La paura dello spread che mette nell’angolo Berlusconi, i sacrifici del governo Monti, il ruolo di Draghi e dell’Europa, il giovane Letta e le trame di Renzi: volti e, soprattutto, misfatti di un capitalismo di relazione all’italiana che non muore mai. Nel frattempo, a combattere ogni giorno la battaglia della competitività, c’è una speranza: un sistema di imprese familiari, cresciute in Italia ma ormai globali, che vince nel mondo perché innova, senza chiedere aiuti a nessuno.