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F1: Haas, niente rientro per il pilota russo Mazepin
08.06.2023 20:33 di Napoli Magazine

Il pilota russo Nikita Mazepin, sospeso dalla scuderia Haas in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, non potrà tornare a correre in Formula Uno, almeno nell'immediato futuro. Nonostante la sentenza a suo favore emessa ad inizio anno dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, oggi l'Alta Corte di Londra ha stabilito la legittimità delle sanzioni imposte dal governo britannico a carico della famiglia di Mazepin, figlio di un noto oligarca russo, proprietario della società chimica Uralchem. Dopo la decisione della scuderia Haas, che aveva risolto il contratto all'indomani dello scoppio della guerra, il 24enne Mazepin aveva intrapreso un'azione legale contro il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, nel tentativo di ottenere la revoca delle sanzioni, così da poter fare ritorno nel Regno Unito per avviare i negoziati con le scuderie basati sull'isola. Oggi la doccia fredda, che costringerà il pilota russo ad attendere l'esito di un altro processo, in programma il 19 luglio.

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F1: Haas, niente rientro per il pilota russo Mazepin

di Napoli Magazine

08/06/2024 - 20:33

Il pilota russo Nikita Mazepin, sospeso dalla scuderia Haas in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, non potrà tornare a correre in Formula Uno, almeno nell'immediato futuro. Nonostante la sentenza a suo favore emessa ad inizio anno dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, oggi l'Alta Corte di Londra ha stabilito la legittimità delle sanzioni imposte dal governo britannico a carico della famiglia di Mazepin, figlio di un noto oligarca russo, proprietario della società chimica Uralchem. Dopo la decisione della scuderia Haas, che aveva risolto il contratto all'indomani dello scoppio della guerra, il 24enne Mazepin aveva intrapreso un'azione legale contro il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, nel tentativo di ottenere la revoca delle sanzioni, così da poter fare ritorno nel Regno Unito per avviare i negoziati con le scuderie basati sull'isola. Oggi la doccia fredda, che costringerà il pilota russo ad attendere l'esito di un altro processo, in programma il 19 luglio.