Motori
MotoGP, Marc Marquez campione del mondo, è il titolo della rinascita
28.09.2025 09:23 di Napoli Magazine
aA

Il titolo "più importante" quello della sua rinascita sportiva. Marc Marquez a Motegi conquista il nono Mondiale (il settimo nella classe regina), una vittoria, quella conquistata in sella alla Ducati ufficiale che suggella la sua definitiva ripresa dopo il brutto infortunio che ne ha rallentato il ritorno agli alti livelli raggiunti ai tempi delle indimenticabili sfide con Valentino Rossi del quale ha eguagliato i titoli vinti. Quello di Marquez è stato un mondiale dominato fin dal via grazie anche al suo feeling con la moto di Borgo Panigale.

"Questo sarà il titolo della svolta - ha sottolineato qualche giorno fa Marc Marquez - la chiusura del periodo più difficile della mia carriera. Le ultime stagioni sono state molto complicate, ho perso due o tre anni di carriera perché ero a casa. Questa è la mia seconda vita in MotoGP". Lo spagnolo è tornato dopo anni a essere il pilota più forte della MotoGp: a inizio stagione Márquez era dato per favorito e in molti vedevano in Francesco Bagnaia, suo compagno di squadra in Ducati, il suo principale rivale. Ma in pista si è visto ben altro e Marquez è tornato a essere pressoché imbattibile in MotoGP: perché guida la migliore moto del campionato, ma anche perché è l'unico capace di farla rendere al massimo, anche se con uno stile un po' diverso rispetto a quello con cui guidava la Honda. Fino a qualche anno fa il campione iberico era un pilota molto aggressivo e impulsivo, in grado di realizzare sorpassi spettacolari ma anche molto rischiosi. Il modo un po' spericolato con cui affrontava le curve e i contatti in pista era ammirato da piloti e appassionati, ma allo stesso tempo criticato da molti avversari. Tra questi, il più grande critico di Márquez fu (ed è ancora) Valentino Rossi.

Da quando è arrivato in Ducati, Márquez guida in modo molto più controllato: è ancora aggressivo, ma in modo meno spavaldo e più strategico. Oltre che alla nuova moto, questo è dovuto anche al fatto che gli infortuni e il passare degli anni lo hanno reso più consapevole di quali siano i rischi giusti da prendere. Nato a Cervera in Spagna nel 1993 ha mostrato la sua passione er il motociclismo sin da subito. Nel 2001, all'età di 7 anni, vince il campionato catalano di Enduro. L'anno successivo passa direttamente alla pista. A soli 10 anni, Marc conquista il suo primo titolo su squadra, il Champion Open Race 50, prima di passare alla classe 125cc. Márquez passa, in seguito, al Campionato Spagnolo di Velocità per la stagione 2007: partecipa al campionato per una sola stagione, in sella a una KTM 125 RRF, durante la quale ottiene la sua prima vittoria in una gara nazionale e si posiziona nono nella classifica generale.

Per lui era già arrivato il momento di battere tutti i record. Nel 2008, a soli 15 anni e 127 giorni, Márquez, in quanto membro del team KTM Repsol, conquista il suo primo podio nel Campionato del mondo 125cc (ora conosciuto come Moto3), diventando così il più giovane pilota spagnolo a salire sul podio in questo sport. Nel 2010 il mondo inizia ad accorgersi di Márquez. Passato alla Derbi, già a partire dai test la sua velocità non passa inosservata e ciò lo rende uno dei favoriti per la conquista del campionato 125cc. Durante quella stagione, Márquez vince 10 gare (di cui 5 consecutive) delle 17 stabilite nel calendario e conquista 11 pole position per poi passare in Moto2 dove corre per due stagioni: dopo aver preso confidenza con la moto da 600cc nel 2011, conquista il titolo nel 2012. Conclude il periodo in Moto2con una gara spettacolare a Valencia. In MotoGP il giovane Marquez ha una serie di avversari da far paura tra cui Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Nicky Hayden e Dani Pedrosa. Con la Honda ha dimostrato fin da subito che era destinato a fare carriera, conquistando un podio all'esordio in Qatar e vincendo, in seguito, la seconda gara della stagione in Texas, negli Stati Uniti. Márquez diventa il primo esordiente a vincere il campionato mondiale dopo Kenny Roberts nel 1978. Nella sua seconda stagione, Márquez ha fatto sembrare tutto troppo semplice: ha vinto le prime 10 gare e ha conquistato il titolo con 67 punti di vantaggio su Valentino Rossi.

Nel 2015 ha vinto sette gare in stagione, ma ciò non è bastato a fermare Jorge Lorenzo e Valentino Rossi e Márquez si è dovuto accontentare del terzo posto in campionato. La "Formica" è tornata nel 2016 conquistando il suo quinto campionato del mondo in assoluto. Ha ottenuto cinque vittorie in tutta la stagione e ha vinto il titolo. Nel 2017 Marc vince un altro titolo e l'anno successivo, nel 2018, ottiene un altro record, conquistando il suo quinto campionato MotoGP. A soli 25 anni lo spagnolo diventa il più giovane pilota della storia a vincere sette titoli mondiali. Il 2019 è stato un anno importante per Márquez, nonostante ci fossero dubbi sulle sue prestazioni, soprattutto dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla ma lui mette a tacere gli scettici conquistando 12 vittorie in 19 gare e battendo Andrea Dovizioso con 151 punti. Gli infortuni ne hanno messo in pericolo la carriera: l'operazione alla spalla alla fine della stagione 2018, ma lui riesce a rimettersi in carreggiata all'inizio della stagione 2019. All'apertura della stagione 2020 del MotoGP a Jerez, Marquez cade e si procura la frattura dell'omero del braccio destro e ha dovuto subire prontamente un altro intervento chirurgico. Ha cercato di tornare in pista, ma a causa del troppo dolore si è ritirato dalla gara e poi dal resto della stagione per cercare di recuperare.

Il recupero dalla rottura dell'omero diventa lungo e complicato. Márquez deve subire altri due interventi chirurgici e saltare il resto della stagione. Nel 2021 torna a gareggiare, sempre con la Honda, ma è lontano dai suoi livelli. Tra il 2021 e il 2022 ha anche due nuovi episodi di diplopia: uno di questi gli fu diagnosticato dopo una bruttissima caduta nei giorni del Gran Premio d'Indonesia del 2022. Nello stesso anno viene operato per una quarta volta all'omero. Tra il 2021 e il 2023 non riesce mai ad arrivare sopra al settimo posto nella classifica finale del Motomondiale e il pensiero del ritiro lo ha accarezzato in più di una occasione. Lascia la Honda nel 2024 per passare a Gresini Racing, il team satellite della Ducati. La casa di Borgo Panigale decide di inserirlo nel team principale, il Ducati Lenovo Team, per la stagione 2025, quella del trionfo, l'ennesimo.

ULTIMISSIME MOTORI
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
MotoGP, Marc Marquez campione del mondo, è il titolo della rinascita

di Napoli Magazine

28/09/2025 - 09:23

Il titolo "più importante" quello della sua rinascita sportiva. Marc Marquez a Motegi conquista il nono Mondiale (il settimo nella classe regina), una vittoria, quella conquistata in sella alla Ducati ufficiale che suggella la sua definitiva ripresa dopo il brutto infortunio che ne ha rallentato il ritorno agli alti livelli raggiunti ai tempi delle indimenticabili sfide con Valentino Rossi del quale ha eguagliato i titoli vinti. Quello di Marquez è stato un mondiale dominato fin dal via grazie anche al suo feeling con la moto di Borgo Panigale.

"Questo sarà il titolo della svolta - ha sottolineato qualche giorno fa Marc Marquez - la chiusura del periodo più difficile della mia carriera. Le ultime stagioni sono state molto complicate, ho perso due o tre anni di carriera perché ero a casa. Questa è la mia seconda vita in MotoGP". Lo spagnolo è tornato dopo anni a essere il pilota più forte della MotoGp: a inizio stagione Márquez era dato per favorito e in molti vedevano in Francesco Bagnaia, suo compagno di squadra in Ducati, il suo principale rivale. Ma in pista si è visto ben altro e Marquez è tornato a essere pressoché imbattibile in MotoGP: perché guida la migliore moto del campionato, ma anche perché è l'unico capace di farla rendere al massimo, anche se con uno stile un po' diverso rispetto a quello con cui guidava la Honda. Fino a qualche anno fa il campione iberico era un pilota molto aggressivo e impulsivo, in grado di realizzare sorpassi spettacolari ma anche molto rischiosi. Il modo un po' spericolato con cui affrontava le curve e i contatti in pista era ammirato da piloti e appassionati, ma allo stesso tempo criticato da molti avversari. Tra questi, il più grande critico di Márquez fu (ed è ancora) Valentino Rossi.

Da quando è arrivato in Ducati, Márquez guida in modo molto più controllato: è ancora aggressivo, ma in modo meno spavaldo e più strategico. Oltre che alla nuova moto, questo è dovuto anche al fatto che gli infortuni e il passare degli anni lo hanno reso più consapevole di quali siano i rischi giusti da prendere. Nato a Cervera in Spagna nel 1993 ha mostrato la sua passione er il motociclismo sin da subito. Nel 2001, all'età di 7 anni, vince il campionato catalano di Enduro. L'anno successivo passa direttamente alla pista. A soli 10 anni, Marc conquista il suo primo titolo su squadra, il Champion Open Race 50, prima di passare alla classe 125cc. Márquez passa, in seguito, al Campionato Spagnolo di Velocità per la stagione 2007: partecipa al campionato per una sola stagione, in sella a una KTM 125 RRF, durante la quale ottiene la sua prima vittoria in una gara nazionale e si posiziona nono nella classifica generale.

Per lui era già arrivato il momento di battere tutti i record. Nel 2008, a soli 15 anni e 127 giorni, Márquez, in quanto membro del team KTM Repsol, conquista il suo primo podio nel Campionato del mondo 125cc (ora conosciuto come Moto3), diventando così il più giovane pilota spagnolo a salire sul podio in questo sport. Nel 2010 il mondo inizia ad accorgersi di Márquez. Passato alla Derbi, già a partire dai test la sua velocità non passa inosservata e ciò lo rende uno dei favoriti per la conquista del campionato 125cc. Durante quella stagione, Márquez vince 10 gare (di cui 5 consecutive) delle 17 stabilite nel calendario e conquista 11 pole position per poi passare in Moto2 dove corre per due stagioni: dopo aver preso confidenza con la moto da 600cc nel 2011, conquista il titolo nel 2012. Conclude il periodo in Moto2con una gara spettacolare a Valencia. In MotoGP il giovane Marquez ha una serie di avversari da far paura tra cui Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Nicky Hayden e Dani Pedrosa. Con la Honda ha dimostrato fin da subito che era destinato a fare carriera, conquistando un podio all'esordio in Qatar e vincendo, in seguito, la seconda gara della stagione in Texas, negli Stati Uniti. Márquez diventa il primo esordiente a vincere il campionato mondiale dopo Kenny Roberts nel 1978. Nella sua seconda stagione, Márquez ha fatto sembrare tutto troppo semplice: ha vinto le prime 10 gare e ha conquistato il titolo con 67 punti di vantaggio su Valentino Rossi.

Nel 2015 ha vinto sette gare in stagione, ma ciò non è bastato a fermare Jorge Lorenzo e Valentino Rossi e Márquez si è dovuto accontentare del terzo posto in campionato. La "Formica" è tornata nel 2016 conquistando il suo quinto campionato del mondo in assoluto. Ha ottenuto cinque vittorie in tutta la stagione e ha vinto il titolo. Nel 2017 Marc vince un altro titolo e l'anno successivo, nel 2018, ottiene un altro record, conquistando il suo quinto campionato MotoGP. A soli 25 anni lo spagnolo diventa il più giovane pilota della storia a vincere sette titoli mondiali. Il 2019 è stato un anno importante per Márquez, nonostante ci fossero dubbi sulle sue prestazioni, soprattutto dopo essersi sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla ma lui mette a tacere gli scettici conquistando 12 vittorie in 19 gare e battendo Andrea Dovizioso con 151 punti. Gli infortuni ne hanno messo in pericolo la carriera: l'operazione alla spalla alla fine della stagione 2018, ma lui riesce a rimettersi in carreggiata all'inizio della stagione 2019. All'apertura della stagione 2020 del MotoGP a Jerez, Marquez cade e si procura la frattura dell'omero del braccio destro e ha dovuto subire prontamente un altro intervento chirurgico. Ha cercato di tornare in pista, ma a causa del troppo dolore si è ritirato dalla gara e poi dal resto della stagione per cercare di recuperare.

Il recupero dalla rottura dell'omero diventa lungo e complicato. Márquez deve subire altri due interventi chirurgici e saltare il resto della stagione. Nel 2021 torna a gareggiare, sempre con la Honda, ma è lontano dai suoi livelli. Tra il 2021 e il 2022 ha anche due nuovi episodi di diplopia: uno di questi gli fu diagnosticato dopo una bruttissima caduta nei giorni del Gran Premio d'Indonesia del 2022. Nello stesso anno viene operato per una quarta volta all'omero. Tra il 2021 e il 2023 non riesce mai ad arrivare sopra al settimo posto nella classifica finale del Motomondiale e il pensiero del ritiro lo ha accarezzato in più di una occasione. Lascia la Honda nel 2024 per passare a Gresini Racing, il team satellite della Ducati. La casa di Borgo Panigale decide di inserirlo nel team principale, il Ducati Lenovo Team, per la stagione 2025, quella del trionfo, l'ennesimo.